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Cronache

Morto a Dubai l’ex deputato di Fi Amedeo Matacena, era latitante da 10 anni

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E’ stata un’esistenza tormentata e dai risvolti complessi quella di Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia morto a Dubai dove viveva da dieci anni dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena, in tutti questi anni, aveva sempre rifiutato l’etichetta di latitante, definendosi “rifugiato”. I tentativi messi in atto piu’ volte dal Ministero della Giustizia di ottenerne l’estradizione in Italia erano andati sempre a vuoto e cosi’ Matacena aveva continuato a vivere nel suo rifugio dorato degli Emirati arabi, mantenendo, comunque, un’attenzione costante alle vicende giudiziarie in cui era coinvolto. Amedeo Matacena era stato eletto in Parlamento nel 1994 con Forza Italia e confermato nella carica nel 1996, ma poco tempo dopo era incappato nelle maglie della giustizia con il coinvolgimento in un troncone della maxi inchiesta “Olimpia” nell’ambito della quale gli era stata inflitta la condanna definitiva a cinque anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Pena successivamente ridotta dalla stessa Suprema corte a tre anni. Nel 2004 Matacena era stato coinvolto anche in un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in cui figuravano come parte lesa alcuni magistrati di Reggio Calabria, ma nel processo che ne era scaturito era stato assolto. Un’altra inchiesta in cui era stato indagato Matacena, condotta dall’attuale Procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, era stata quella denominata “Breakfast”. Nella stessa indagine furono coinvolti l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola e l’ex moglie di Matacena, Chiara Rizzo, condannati in primo grado, rispettivamente, a due anni e ad un anno di reclusione per procurata inosservanza della pena in quanto avrebbero favorito la latitanza dell’ex parlamentare. A Dubai, tra l’altro, Matacena, che in passato, prima di sposare Chiara Rizzo, era stato anche legato sentimentalmente all’annunciatrice televisiva Alessandra Canale, si era unito in matrimonio di recente con Maria Pia Tropepi, ex modella e medico, che adesso e’ in attesa di due gemelli. Negli ultimi tempi, tra l’altro, Matacena aveva incassato alcuni risultati favorevoli sul piano giudiziario. Nei confronti dell’ex parlamentare, tra l’altro, erano stati revocati sia l’ordinanza di custodia cautelare che il sequestro dei beni. Proprio sulla base di questi sviluppi positivi della sua vicenda giudiziaria Matacena meditava il grande rientro a Reggio Calabria e l’avvio di una nuova vita. Proposito che adesso e’ stato stroncato dal suo improvviso decesso.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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