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Mondiali ritmica: tris d’oro Raffaeli, regina anche al nastro

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Dal sogno alla realta’, Sofia Raffaeli non si ferma piu’ ai Mondiali di ginnastica ritmica in Bulgaria. Dopo i due ori conquistati ieri alla palla e al cerchio, la 18enne azzurra si laurea campionessa del mondo anche nell’esercizio al nastro completando la festa a Sofia con un bronzo alle clavette arrivato nonostante due perdite. La ‘formica atomica’ succede cosi’ alla bielorussa Alina Harnasko, oro a kitakyushu 2021, grazie ad un punteggio di 32.650. Argento alla bulgara Stiliana Nikolova (31.850) e bronzo alla slovena Vedeneeva (29.900). Si tratta del terzo oro mondiale per la campionessa di Chiaravalle, quarta medaglia personale con il bronzo alle clavette. Quinto piazzamento FGI nella rassegna bulgara, nona medaglia totale nella storia federale. Secondo bronzo per l’Italia della ritmica ai Mondiali di Sofia, dopo quello alla palla della Baldassarri. Si tratta del secondo bronzo per la Raffaeli dopo quello di Kitakyūshū 2021 al cerchio. L’ultima italiana sul podio individuale mondiale delle clavette era stata Samantha Ferrari, bronzo ad Atene 1991. A frenare la 18enne di Chiaravalle due perdite in una maestria, la prima, e in un rischio la seconda. Oro per la tedesca Darja Varfolomeev (33.550) che succede alla russa Dina Averina, che vinse nel 2021 ai Mondiali in Giappone. Argento all’atleta di casa Stiliana Nikolova (32.600). “Alle clavette ho sbagliato due rischi – ha ammesso Sofia Raffaeli – pero’ ho recuperato in modo veloce e sono riuscita a coinvolgere la giuria e il pubblico. Abbiamo lavorato tutto l’anno per raggiungere questo livello. Al nastro e’ stato bellissimo farlo in questo modo, sono entrata solo per divertirmi. Sono riuscita a dare il massimo, la presa finale l’ho fatta pelo pelo, Tre ori e un bronzo? Non me lo aspettavo – conclude l’azzurra – ma abbiamo lavorato tanto e ci siamo riuscite. Questo terzo oro lo dedico a tutta la ginnastica Fabriano, la famiglia e la federazione”

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Da Napoli Codacons e Associazioni chiedono la revoca dello scudetto 2018-19 alla Juventus

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Due istanze per chiedere la revoca dello scudetto 2018-2019 alla Juventus. Si tratta di un ricorso al Tar del Lazio e di un intervento “ad opponendum”al Collegio di Garanzia dello Sport: a presentare le due istanze il Codacons e l’Associazione Club Napoli Maradona e. Lo hanno reso noto con un comunicato firmato dai legali dell’Associazione e del Codacons, e cioè Enrico Lubrano, Angelo Pisani, Oreste Pallotta e Carlo Claps.

Il ricorso al Tar si fonda, si legge nella nota, “sulla avvenuta violazione dei principi-base dell’Ordinamento Sportivo e della Giustizia Sportiva” e, in particolare, in relazione “all’avvenuto accertamento del fatto che la Società Juventus ha alterato la regolarità dei Campionati 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021”. Per questo motivo occorreva imporre “l’irrogazione della sanzione disciplinare della revoca dello Scudetto 2018-2019, con conseguente assegnazione dello stesso al Napoli (giunto secondo in classifica), come peraltro correttamente disposto dalla Corte Federale della FIGC 4 agosto 2006 in un caso analogo”.

Al Collegio di Garanzia dello Sport viene invece chiesto che venga rigettato il ricorso presentato dalla Juve contro la decisione della Corte Federale di Appello presso la Figc, che ha imposto alla società una penalizzazione di 15 punti in classifica.

Codacons e Associazione Club Napoli Maradona chiedono che invece venga confermata quantomeno “laddove indica espressamente che la Juventus, con operazioni illegittime dal punto di vista finanziario, ha alterato la regolarità dei campionati dal 2018 al 2021 (e, quindi, anche il campionato 2018-2019), avendo determinato una ‘inevitabile alterazione del risultato sportivo’, in palese violazione del principio-cardine di regolarità delle competizioni sportive, ribadito dalla stessa decisione”.

 

 

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Napoli – Milan: Osimhen è infortunato e salta la sfida

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Victor Osimhen non sarà in campo domenica prossima contro il Milan al Maradona: rientrato dagli impegni con la Nazionale nigeriana l’attaccante azzurro è passato per il medico, sottoposto ad una visita gli è stata riscontrata una ‘lesione distrattiva dell’adduttore sinistro’, e potrebbe non essere in campo neppure il prossimo 12 aprile forse per l’andata di Champions, sempre con i rossoneri.
Non ci sarà Osimhen, ma nonostante la pesante assenza il Napoli secondo gli esperti della Sisal  la squadra di Spalletti è favorita a 1,90, si sale a 4,25 per il blitz dei rossoneri, che hanno vinto soltanto 2 degli ultimi 16 incroci di campionato contro i campani, il pareggio è a 3,50.

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Marisa Laurito nuda, fasciata in una bandiera se il Napoli vince lo scudetto

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Lei è una grandissima tifosa del Napoli: cosa è disposta a fare per la vittoria dello scudetto? “Non mi posso spogliare perché è passata l’epoca, forse 20 anni fa avrei potuto ancora farlo. E non mi posso neanche tingere i capelli di blu perché li ho già così. Forse potrei andare in giro per un mese avvolta nella bandiera del Napoli”. E’ disposta a farlo? “Si, farò così, mi avvolgerò nella bandiera e sotto sarò nuda – ha assicurato a Un Giorno da Pecora – questo lo posso promettere”. Marisa Laurito a ruota a libera a Un Giorno da Pecora. Ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, la popolare attrice partenopea si è raccontata in una lunga intervista, partita dal ricordo di un appartamento dove viveva da giovanissima. “Ai tempi io e Marina Gonfalone, grandissima attrice, avevamo una specie di ‘comune’. Era una piccola casa, che non riuscivamo neanche a pagare, e che veniva anche subaffitata come bisca. Ogni tanto dovevamo sloggiare, serviva ad altri per giocare a poker…” In quella casa passarono tanti personaggi famosi.

“Certo, molti attori ad esempio, da Sergio Castellitto a Roberto Benigni”. Quanto c’è di vero nelle sue presunte relazioni con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo? “Non avrei potuto mai avere con loro una relazione: ridevamo dalla mattina alla sera e la sessualità non va d’accordo con la risata”. Parliamo di politica: è felice che ci sia una donna alla presidenza del Consiglio? “Sono molto contenta che ci sia una donna al governo, anche se avrei sperato fosse un’altra donna”. Come vede questo periodo di governo Meloni? “Non so, non li vedo benissimo, la Meloni però è una donna capace, preparata, però abbiamo idee diverse”. Lei ha raccontato di esser figlia di operai comunisti… “Esattamente, poi però mi sono avvicinata anche al c.sinistra”. Anche al Pd? “Il Pd però è ormai una cosa molto lontana dai nostri ricordi”. Le piace Elly Schlein? “Si, pare che piaccia. Ma in questo periodo sono lontana dalla politica, l’importante è che si faccia e si faccia bene”.

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