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Mondiale club, 2-0 al Fluminense: doppietta Joao Pedro, Chelsea in finale

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Il Mondiale per Club ha la sua prima finalista: il Chelsea sfiderà domenica la vincente di Psg-Real Madrid che si sfidano domani sera. Nella semifinale contro il Fluminense dell’inossidabile Thiago Silva, giocata al MetLife Stadium di New York, protagonista è Joao Pedro, che con la sua doppietta manda al tappeto quel Fluminense dove è cresciuto. Due gol di grandissima fattura quelli del brasiliano del Chelsea. Dopo quasi un mese il Mondiale per Club versione 2025 si avvia verso la conclusione con qualche polemica ma soprattutto con la soddisfazione del n.1 della Fifa, Gianni Infantino, per questo nuovo format voluto come tappa di avvicinamento al Mondiale di Stati Uniti-Messico e Canada del prossimo anno.

E nella marcia di avvicinamento alla coppa del mondo 2026 rientra anche la tappa a New York, nella Trump Tower sulla Fifth avenue del trofeo della prima edizione del Mondiale per club e li’ rimarra’ “fino alla finale”, ha annunciato Infantino. Le relazioni tra il n.1 della Fifa e il presidente Usa, Donald Trump sono ottine e infatti, la Fifa aprira’ una sede di rappresentanza dentro la Tower. La semifinale tra Fluminense e Chelsea non delude le attese. La squadra di Maresca fa la gara e trova il vantaggio al 18′ del primo tempo con un gol bellissimo del neo acquisto Joao Pedro, tra l’altro ex di turno.

Dopo il vantaggio i Blues vanno vicinissimi al raddoppio dopo una manciata di minuti poi, al 35′, l’arbitro prima assegna un rigore ai brasiliani per un fallo di mano di Chalobah, poi però il penalty viene cancellato dal Var. Nella ripresa, all’11 il raddoppio Chelsea sempre ad opera di Joao Pedro: micidiale ripartenza del Chelsea con palla a Joao Pedro che punta l’area, entra dentro sposta sul destro e calcia sotto la traversa. Il Fluminense si lancia all’attacco ma è ancora il Chelsea ad andare vicino al gol con Nkunku e Gusto.

I Blues conquistano la finale, i brasiliani, nonostante il ko, restano la grande sorpresa della prima edizione del Mondiale per club con il format a 32 squadre: merito di una solidità e di un percorso che hanno reso il “Flu” una delle rivelazioni del 2025, ne sa qualcosa l’Inter, eliminata proprio dai brasiliani. Domani sera la sfida tra Psg e Real Madrid: in palio la finale contro il Chelsea. Comunque vada, a vincere è il calcio europeo.

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Alcaraz batte Musetti e chiude l’anno da numero 1: Sinner e De Minaur in semifinale, l’Italia sogna anche nel doppio

Carlos Alcaraz supera Musetti 6-4 6-1 e conquista la semifinale delle Atp Finals di Torino, chiudendo il 2025 da numero 1 al mondo. Sinner sfiderà De Minaur, mentre il doppio Bolelli-Vavassori centra la semifinale.

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Carlos Alcaraz mette la firma su una serata perfetta alle Atp Finals di Torino: con la vittoria su Lorenzo Musetti per 6-4 6-1, lo spagnolo conquista la semifinale e si assicura matematicamente di chiudere il 2025 da numero 1 del ranking mondiale.

Alla Inalpi Arena, il talento di Murcia ha dato spettacolo con il suo tennis esplosivo e fantasioso, alternando palle corte millimetriche e accelerazioni devastanti. Dopo un primo set equilibrato, deciso da un break sul 5-4, nel secondo Alcaraz ha dominato, chiudendo in poco più di un’ora e venti minuti.


Musetti parte bene ma finisce la benzina

Musetti ha provato a contrastare il ritmo dello spagnolo con un ottimo servizio – in alcuni casi vicino ai 220 km/h – ma dopo un buon primo set ha ceduto alla distanza. Nel secondo parziale le gambe non hanno più retto, e un break nel quarto game ha spianato la strada ad Alcaraz, che ha poi chiuso con sicurezza.

Alla fine, lo spagnolo ha festeggiato scrivendo #1 sulla telecamera di bordo campo, simbolo del suo dominio stagionale.


Sinner-De Minaur: semifinale ad alta intensità

Il tabellone delle semifinali inizia a delinearsi: Jannik Sinner affronterà Alex De Minaur, che ha battuto a sorpresa Taylor Fritz 7-6 (3), 6-3. Per l’australiano, finalista di nessun match nella scorsa edizione, è la prima vittoria in carriera alle Finals: “Un paio di giorni fa ero in un buco nero – ha detto – oggi mi sento rinato. È incredibile”.

Sinner, già qualificato e pronto alla sfida, giocherà l’ultimo match del girone contro Ben Shelton, già eliminato, in un incontro ininfluente ai fini della classifica ma utile per testare la condizione in vista della semifinale.


L’Italia si infiamma per Sinner: entusiasmo alle stelle a Torino

La febbre per Jannik Sinner cresce di ora in ora. All’Inalpi Arena, l’allenamento mattutino dell’altoatesino è diventato un vero bagno di folla: centinaia di tifosi lo hanno acclamato mentre si allenava con il giovane Gabriele Piraino.

Sinner ha lavorato per quasi due ore su diagonali, volée e smorzate, poi si è concesso ai tifosi firmando autografi ovunque – da palline e cappellini fino ai bicchieri arancioni delle Finals.


Bolelli e Vavassori, azzurri in semifinale anche nel doppio

Non solo singolare: anche il doppio italiano vola. Simone Bolelli e Andrea Vavassori si qualificano per la semifinaledelle Finals, scrivendo un’altra pagina storica per il tennis azzurro.

Pur sconfitti al terzo set dai tedeschi Puetz e Krawietz (7-6, 4-6, 13-11), i due azzurri passano comunque come primi nel girone.

“Siamo soddisfatti delle tre partite giocate – hanno detto – oggi è mancato poco, ma nel doppio si decide tutto per centimetri. Conosciamo bene tutti gli avversari, sarà dura ma siamo pronti”.


Il tennis italiano vive un momento d’oro

Con Sinner protagonista, Musetti in crescita, e il doppio Bolelli-Vavassori tra le migliori coppie del mondo, il tennis italiano vive una stagione storica.

Torino è il cuore pulsante di questa rinascita: l’entusiasmo del pubblico e la qualità in campo raccontano di un movimento che non è più solo una promessa, ma una realtà di livello mondiale.

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Musetti rinuncia alla Coppa Davis: “Scelta dolorosa ma necessaria, non sarò a Bologna”

Lorenzo Musetti annuncia il forfait alle finali di Coppa Davis a Bologna: “Condizione fisica difficile e la mia compagna sta per avere il secondo figlio. Decisione presa con Volandri, mi dispiace molto”.

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Dopo la sconfitta alle Atp Finals di Torino contro Carlos Alcaraz, Lorenzo Musetti ha annunciato in conferenza stampa che non parteciperà alle finali di Coppa Davis in programma a Bologna.

Vista la mia condizione fisica e la mia situazione familiare, d’accordo con il capitano Filippo Volandri, ho deciso che non parteciperò alle finali della Davis”, ha spiegato il tennista toscano, precisando che la compagna è in attesa del secondo figlio.


“Scelta sofferta, ma non potevo dare il massimo”

Musetti non ha nascosto la delusione per dover rinunciare alla maglia azzurra:

“Ovviamente c’è molto rammarico e dispiacere per come sono arrivato a questa competizione. Con un approccio migliore, forse avrei provato a giocarla nonostante l’impegno familiare. Mi dispiace, ma quest’anno non farò parte della squadra.”


“Ero stanco, la partita con De Minaur mi ha svuotato”

Il giocatore di Carrara ha anche parlato della sua condizione fisica, compromessa da una stagione intensa:

“Sapevo che era difficile smaltire la stanchezza accumulata negli ultimi mesi, soprattutto dopo le battaglie delle ultime settimane. La partita con De Minaur è stata molto stressante, anche fisicamente. Oggi avrei dovuto fare un miracolo.”

Musetti ha riconosciuto di aver tenuto solo nel primo set contro Alcaraz grazie al servizio:

“Quello che mi ha tenuto in gioco nel primo set è stato il servizio, ma nel secondo set sono crollato. Era inevitabile.”


L’Italia perde un protagonista

L’assenza di Musetti rappresenta un colpo pesante per la squadra azzurra di Coppa Davis, che dovrà fare a meno di uno dei suoi talenti più promettenti.
Il capitano Filippo Volandri, che ha condiviso la decisione con il giocatore, dovrà ora rimodulare le convocazioni per le finali di Bologna, dove l’Italia cercherà di confermare il titolo conquistato nel 2023.

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Portogallo ko con l’Irlanda: Ronaldo espulso, si riapre il gruppo F. Ungheria e Albania ai playoff

Clamoroso nelle qualificazioni Mondiali: il Portogallo perde con l’Irlanda e fallisce il primo match point. Ronaldo espulso, Ungheria e Albania ai playoff, Serbia fuori dal Mondiale.

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Serata da incubo per il Portogallo, che perde 2-0 contro l’Irlanda e fallisce il primo match point per la qualificazione diretta ai Mondiali 2026.

Protagonista assoluto il giovane Troy Parrott, autore di una doppietta che riaccende le speranze degli irlandesi in chiave playoff. A rovinare ulteriormente la notte lusitana ci pensa Cristiano Ronaldo, espulso per una gomitata su O’Shea, episodio che rischia di pesare anche nelle ultime giornate.

Con questa sconfitta, il Portogallo resta al comando del gruppo F ma dovrà giocarsi tutto nell’ultimo turno, con il margine ridotto e la tensione alle stelle.


Ungheria di Rossi in festa: Varga firma il colpo in Armenia

Nel frattempo, l’Ungheria del ct Marco Rossi ha compiuto un passo decisivo verso il Mondiale grazie al successo per 1-0 sul campo dell’Armenia.

A decidere il match è stato Varga, servito perfettamente da Szoboszlai, in una partita molto combattuta. Gli ungheresi si giocheranno la qualificazione diretta nello scontro finale proprio contro l’Irlanda, in un duello che promette scintille.


Albania ai playoff, Serbia eliminata

Nel gruppo K l’Inghilterra, già qualificata e prima, ha battuto a Wembley la Serbia dei bianconeri Vlahovic e Kosticgrazie ai gol di Saka ed Eze.

Un successo che, oltre a ribadire la forza della squadra di Southgate, regala il secondo posto e la certezza dei playoff all’Albania, vincente su Andorra grazie al gol del centrocampista del Torino Kristjan Asllani.

Per la Serbia, invece, arriva la delusione più amara: eliminata dal Mondiale, dopo una campagna di qualificazione sottotono e senza vittorie pesanti.


Tutto ancora aperto nel gruppo F

Con il tonfo del Portogallo e il colpo esterno dell’Ungheria, il gruppo F resta aperto fino all’ultima giornata. L’Irlanda sogna l’impresa e la qualificazione tramite gli spareggi, mentre la squadra di Roberto Martínez dovrà ritrovare equilibrio e lucidità per evitare un clamoroso fallimento.

Intanto, la notte di Dublino resterà impressa per la follia di Cristiano Ronaldo, simbolo di un Portogallo improvvisamente fragile quando la pressione sale.

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