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Modi, l’amicizia con l’Italia aiuta a rendere il mondo migliore

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“Felice di aver incontrato il primo ministro Giorgia Meloni a margine del Summit G20 di Rio de Janeiro. I nostri colloqui si sono incentrati sull’intensificazione dei rapporti in ambiti come difesa, sicurezza, commercio e tecnologia. Abbiamo anche parlato di come incrementare la cooperazione in settori come cultura, istruzione e altri ambiti simili. L’amicizia tra l’India e l’Italia può contribuire enormemente a rendere il pianeta migliore”. Lo scrive il primo ministro indiano Narendra Modi su X dopo l’incontro con la premier italiana a margine del G20 di Rio de Janeiro.

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Farmaci per diabetici che fanno dimagrire: ecco tutti i rischi per la salute

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Semaglutide e tirzepatide, noti come gli “anti-diabetici dimagranti”, stanno dominando il dibattito pubblico e scientifico. Questi farmaci, progettati per trattare il diabete di tipo 2, si sono guadagnati il soprannome di “farmaci dei miracoli” grazie al loro effetto dimagrante. Tuttavia, il loro utilizzo indiscriminato solleva interrogativi etici e medici.

Come funzionano i farmaci?

Entrambi i farmaci appartengono alla classe degli agonisti del GLP-1, un ormone intestinale che regola sazietà e glicemia. Mimano l’azione del GLP-1, agendo più a lungo dell’ormone naturale e, nel caso di tirzepatide, attivano anche i recettori di un altro ormone simile (GIP), potenziandone gli effetti. Il risultato? Una perdita di peso fino al 20-25% in un anno per i pazienti responsivi.

A chi sono destinati?

Semaglutide e tirzepatide sono approvati per adulti con diabete di tipo 2 o obesità, con dosaggi distinti per le due condizioni. La prescrizione può avvenire tramite medico di famiglia, endocrinologo o dietologo, ma l’uso per scopi estetici è inappropriato e potenzialmente pericoloso.

Potenziali benefici oltre il diabete

Questi farmaci mostrano promesse anche in altre patologie: riduzione del rischio cardiovascolare, rallentamento della progressione del fegato grasso e protezione contro malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per consolidare questi dati.

Effetti collaterali e rischi

Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, vomito, dolori addominali e alterazioni intestinali, solitamente transitori. Rari ma gravi sono i rischi di pancreatiti, calcoli biliari e possibili influenze negative su tumori tiroidei e pancreatici, nonché segnalazioni di pensieri suicidari. Monitoraggi regolari sono cruciali per garantire la sicurezza del trattamento.

Cosa succede quando si interrompe il trattamento?

La sospensione comporta spesso un graduale recupero del peso perso, poiché vengono meno gli effetti sul controllo di fame e sazietà. Ciò rende evidente che il farmaco non è una soluzione definitiva senza un cambiamento dello stile di vita.

Perché l’uso va regolato?

L’abuso di questi farmaci per scopi estetici non solo aumenta il rischio di effetti collaterali gravi, ma può compromettere la disponibilità per i pazienti che ne hanno reale necessità, come già accaduto in Italia. Inoltre, l’acquisto su canali non autorizzati espone a pericoli legati a prodotti contraffatti o mal conservati.

Un fenomeno globale e un dibattito etico

L’uso crescente di semaglutide e tirzepatide, promossi da celebrità e discussi sui social, evidenzia un fenomeno che va oltre il campo medico, toccando la sfera etica. L’accesso a questi farmaci dovrebbe essere garantito a chi ne ha reale bisogno, evitando un consumo irresponsabile che potrebbe trasformare una risorsa terapeutica in un rischio per la salute pubblica.

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Omicidio di Pamela, Cassazione conferma l’ergastolo per Innocent Oseghale

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Confermato l’ergastolo per Innocent Oseghale, il 36enne nigeriano, nel procedimento per l’omicidio, lo stupro e lo smembramento del cadavere della 18enne romana Pamela Mastropietro, avvenuti il 30 gennaio 2018 a Macerata. La Corte di Cassazione ha depositato oggi il verdetto con cui ha respinto il ricorso straordinario della difesa che chiedeva di escludere l’accusa di violenza sessuale sulla base di asseriti errori materiali e di annullare la sentenza che aveva inflitto l’ergastolo. I giudici, dopo l’udienza di ieri, hanno respinto il ricorso, accogliendo la richiesta della Procura generale di conferma della pena.

 

 

 

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De Luca a coalizione, se sentenza non tocca legge mi candido

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Vincenzo De Luca aspetta la sentenza della Corte Costituzionale: se questa non inciderà sulla legge della Campania si candiderà, altrimenti “si costruirà un futuro”. E’ questo – secondo quanto si apprende da alcuni dei consiglieri presenti – il senso del discorso che il presidente della Regione Campania ha fatto nella riunione con i leader della sua maggioranza in consiglio regionale, che si è svolta a porte chiuse e si è conclusa poco fa nella sede della Regione in via Santa Lucia. La Corte Costituzionale si esprimerà probabilmente nei mesi di aprile o maggio sul ricorso fatto dal Governo Meloni nei confronti della legge regionale che la Campania ha approvato, adottando il limite di due mandati consecutivi del governatore, ma che parte da ora, aprendo quindi a De Luca la possibilità di candidarsi per la terza volta consecutiva.

Una scelta che la coalizione nazionale del centrosinistra, da Pd a M5s a Sinistra Italia non appoggia, affermando che verrà presentato un diverso candidato in Campania. Nel corso della riunione di oggi non ci sono stati interventi sul tema specifico da parte dei consiglieri regionali e dopo la presa di posizione di De Luca sono stati affrontati alcuni dei progetti in corso da parte della Regione e di iniziative che devono partire. Il Pd nazionale intende imprimere una accelerazione nella scelta del candidato e del programma elettorale. Nei giorni scorsi la segretaria Elly Schlein ha ribadito che il partito non avrebbe appoggiato De Luca in caso di sua candidatura, mentre Marta Bonafoni, coordinatrice nazionale della segreteria del Partito Democratico, ha spiegato che “abbiamo capito cosa vorremmo fare insieme a De Luca, portare la Campania al dopo De Luca presidente, ma insieme al De Luca campano, politico esperto, popolarissimo”.

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