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Spettacoli

Moda, a New York debutta la prima collezione ‘non gender’

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New York ha debuttato la prima collezione ‘non gender’, senza genere sessuale. ‘No Sesso’, una creazione della designer transessuale di Los Angeles Pierre Davis, ha sfilato al Pier59 Studios a Chelsea durante l’apertura della fashion week. “Lo show – ha detto la Davis, 29 anni – e’ stato ispirato dall’abbigliamento business ed evoca uno spirito ‘Glamazon’ (unione tra glamour e amazon, ndr) a prescindere dal genere”. In passerella hanno sfilato sia modelle che modelli indossando abiti eleganti, canottiere, abbigliamento sportivo. La stilista, nata uomo, spera di fare capire che e’ importante dare delle opportunita’ a prescindere dall’identita’. “Il terreno di gioco non e’ livellato in questo mondo – ha commentato – ed e’ ancora piu’ difficile nella moda”.

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Musica

Cremonini, 4 nuovi grandi live 2026 da Circo Massimo a Imola

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Dal Circo Massimo all’Autodromo di Imola. A pochi giorni dalla partenza di un tour di tredici stadi sold out da mesi, Cesare Cremonini annuncia quattro nuovi grandi eventi live per l’estate 2026: si esibirà per la prima volta al Circo Massimo di Roma il 6 giugno, suonerà all’Ippodromo Snai La Maura di Milano il 10 giugno, per tornare all’Autodromo di Imola Enzo e Dino Ferrari il 13 giugno, e infine alla Visarno Arena di Firenze il 17 giugno.

Intanto cresce l’attesa per i due grandi concerti che si terranno a San Siro domenica e lunedì con i quali si darà il via al tour negli stadi. Un progetto live, tra i più attesi di quest’estate, che tiene unito un racconto personale e musicale iniziato con il viaggio nel freddo inverno dell’Alaska e proseguito con la pubblicazione di un album di inediti, “Alaska Baby”. Cremonini, capace di costruire spettacoli sempre diversi e innovativi, si conferma tra i più grandi performer italiani con venticinque anni di carriera.

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Musica

I Pinguini Tattici Nucleari emozionano San Siro sold out

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L’effetto “wow” l’hanno voluto all’inizio del loro concerto milanese I Pinguini Tattici Nucleari: un’esplosione di coriandoli a forma di pixel sparati da 18 cannoni da stadio in simultanea. Così partono davanti a un pubblico giovane e caldissimo “Giovani Wannabe”, “Ringo Starr”, “Romantico ma muori”. I Pinguini Tattici Nucleari le ‘hit’ le hanno messe scientemente all’inizio del loro “Hello World” show che ha fatto sold out a San Siro (domani replica) per cominciare subito con il massimo impatto emotivo ed energetico. Non, invece, come si fa di solito, alla fine. “Hello World” tour intende esplorare il rapporto tra umanità e intelligenza artificiale, tra conoscenza ed elaborazione, tra sentimenti veri e simulati. Vuole essere non solo un concerto ma una esperienza teatrale la cui regia è affidata a Filippo Ferraresi e la direzione musicale di Marco Paganelli. Continui colpi di scena (anche un breve ‘volo’ del cantante Riccardo Zanotti sospeso sul palco a qualche metro da terra) che dialogano con la musica e anche la scenografia è pensata come parte integrante della narrazione. Il dialogo uomo-Intelligenza artificiale è rappresentato visivamente dal Mandala, grande pod circolare sospeso, decorato con motivi pixel e che si illumina a ritmo di musica.

Quando comincia “Verdura” tutto diventa “verduresco”, per dirlo con i Pinguini tattici nucleari con l’applicazione della intelligenza artificiale in tempo reale. Un avatar di Zanotti a un certo punto diventa protagonista del viaggio. Poi “La banalità del mare”, “Giulia”, “Pastello bianco” Un’intelligenza artificiale che sogna di essere umana, una coscienza, dei veri sentimenti. Perché per la band bergamasca l’IA sarà in futuro destinato alle voci e i suoni perfetti mentre l’uomo “tornerà verso l’errore, a sporcarsi le mani: un punk 2.0. Nel tour c’è momento, fortemente voluto e meditato per una riflessione su Giulia Tramontano, uccisa mentre era incinta dal compagno Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo. E’ Chiara, la sorella di Giulia, con cui i Pinguini hanno stretto da tempo amicizia, a ricordarla negli spettacoli con un video e parole toccanti (“in un concerto devi scegliere a un certo punto se devi fare ballare, ridere o piangere”, hanno spiegato in conferenza stampa) Il loro è stato uno show tra musica, tecnologia e immaginazione ma I Pinguini tattici nucleari avvertono: “Siamo sei ragazzi di provincia che suonano le loro canzoni; c’è un modo per certi momenti che vanno oltre la musica e ci piace che si aggiungano alla musica che, però. rimane la parte preponderante”. Vi sentite un po’ Coldplay a cui talvolta siete associati? “Vorremmo farla finita con i paragoni con altri: i nuovi Stato sociale eccetera. Noi siamo noi”. Sono stati 120mila i biglietti venduti a Milano, 420 mila nell’intero tour.

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Economia

Musica live, un fiume di soldi: 4,5 miliardi di indotto nel 2024

La musica live ha generato un indotto da 4,5 miliardi in Italia nel 2024. Concerti, festival e artisti trainano turismo, ristorazione e commercio.

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Non sono più “solo canzonette”. La musica dal vivo, quella dei concerti negli stadi, nelle piazze e nei festival estivi, è diventata una delle industrie più potenti del Paese. Lo dimostra il dato che arriva da uno studio dell’Università di Pisa, commissionato da Assoconcerti: nel 2024 il settore ha generato 4,5 miliardi di euro di indotto.

Non si parla soltanto di biglietti venduti, ma di una ricaduta reale sull’intera filiera dell’economia turistica e urbana: hotel, ristoranti, taxi, negozi, trasporti e imposte locali. I concerti sono oggi eventi socio-economici di rilievo, capaci di attrarre pubblico locale e internazionale e di creare benessere diffuso.

Vasco, Coldplay e Taylor Swift trainano un’estate d’oro

Basta scorrere i nomi: Vasco Rossi, Bruce Springsteen, i Coldplay, Taylor Swift. Le loro date italiane sono un caso studio. Solo le due date milanesi della popstar americana, stando ai dati di Confcommercio, hanno generato quasi 180 milioni di euro di ricaduta economica nel 2023. E il 2024 è già proiettato a superare quei numeri.

I festival come il Firenze Rocks, il Lucca Summer Festival, e le rassegne itineranti nelle principali città italiane muovono milioni di spettatori e miliardi di euro. A confermarlo è Roberto De Luca, presidente della Live Nation Italia: “Solo a Firenze il nostro festival ha prodotto 40 milioni di ricaduta economica all’anno, 33 dei quali solo per la città”.

Chi incassa davvero? Albergatori, ristoratori… e i Comuni

I benefici sono tangibili per le attività commerciali. Ma anche le amministrazioni locali ne traggono vantaggio, soprattutto tramite l’imposta di soggiorno. “Chi arriva dall’estero per un concerto spesso si ferma 3 o 4 giorni per visitare la città”, spiega De Luca, “e questo significa imposte, turismo e consumi”.

Tuttavia, in Italia è ancora tutto molto complicato: permessi, vincoli burocratici, resistenze locali. “Abbiamo proposto un camping di lusso per Firenze Rocks: 200 tende perfettamente attrezzate. La risposta è stata no. Ci riproveremo”. L’appello di De Luca è chiaro: “Le amministrazioni comunali devono capire che questo non è solo spettacolo: è economia reale, concreta. È benessere diffuso”.

Una vera industria culturale che crea valore

Quella dei concerti non è più una scena marginale. È un settore produttivo. Crea posti di lavoro, attiva l’indotto, spinge il turismo. Ed è capace di dare visibilità alle città italiane in tutto il mondo.

“Vorrei dire che facciamo cultura”, conclude De Luca, “ma so che quel discorso non funziona. Allora lo dico in modo più diretto: vi riempiamo di soldi. E questo dovrebbe bastare”.

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