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Missili russi a Mykolaiv, sfiorata la centrale nucleare

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Un disastro sfiorato. Missili russi sparati nella notte sulla regione meridionale ucraina di Mykolaiv sono caduti ad appena trecento metri dai reattori della centrale nucleare di Pivdennoukrainsk, la seconda piu’ grande del Paese. “L’onda d’urto ha danneggiato gli edifici della centrale. Sono state scollegate anche tre linee elettriche ad alta tensione”, ha spiegato l’operatore di Kiev, Energoatom, precisando poi che “attualmente tutte e tre le unita’ di potenza della centrale funzionano normalmente” e “non ci sono vittime tra il personale”. I bombardamenti hanno ridotto in frantumi un centinaio di finestre e danneggiato una vicina centrale idroelettrica, mentre la caduta di un razzo ha provocato un cratere profondo due metri. Uno scampato pericolo che ha subito rilanciato l’allarme sui rischi per la sicurezza degli impianti atomici derivanti dal conflitto. “Gli invasori volevano sparare di nuovo, ma hanno dimenticato cos’e’ una centrale nucleare. La Russia mette in pericolo il mondo intero. Dobbiamo fermarla prima che sia troppo tardi”, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Poche ore dopo, altri otto missili sono stati lanciati dai russi su Zaporizhzhia, nella regione che ospita la piu’ grande centrale nucleare d’Europa. Per Kiev, e’ l’ennesima dimostrazione dell’urgenza di smilitarizzare l’area. Una richiesta rilanciata nei giorni scorsi anche dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica ma sempre respinta da Mosca, che al contrario con il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha accusato le forze ucraine di bombardare l’impianto con “armi fornite dai Paesi occidentali”, esponendo cosi’ “l’Europa al pericolo di una catastrofe nucleare”. Intanto, il Cremlino e’ tornato a farsi sentire bollando come “menzogne” le denunce sulle atrocita’ commesse dalle truppe russe prima del ritiro dalla regione di Kharkiv, dopo la scoperta di centinaia di corpi sommariamente sepolti in una foresta di Izyum, molti con segni di torture e violenze. Tra i 146 corpi riesumati finora, ha riferito il governatore Oleg Sinegubov, ci sono anche quelli di due bambini. “Si tratta dello stesso scenario di Bucha, e’ una menzogna, e naturalmente noi difenderemo la verita’”, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, intervenuto anche sulla promessa di Kiev di riprendersi l’intero territorio ucraino, compresa la Crimea. La penisola, ha detto, “e’ parte indivisibile della Russia e ogni pretesa sui territori russi ricevera’ un’adeguata risposta”. Tra Mosca e Kiev il rimpallo di responsabilita’ continua anche sugli attacchi che insanguinano l’Ucraina. I filorussi hanno denunciato un raid nemico a Donetsk con 13 civili uccisi, tra cui due bambini. Gli ucraini hanno riferito invece di 10 civili uccisi e 22 feriti in 24 ore. Intanto, mentre “stabilizza” i territori riconquistati – 80 mila km quadrati in tutto il Paese dall’inizio dell’invasione, secondo il procuratore generale Andriy Kostin -, l’esercito di Kiev continua la controffensiva nel Lugansk, dove ha ripreso nelle ultime ore il villaggio di Bilohorivka, alla periferia di Lysychansk. Una conquista importante sul piano simbolico, perche’ toglie a Mosca il pieno controllo sull’oblast. Ma il governatore Serhiy Gaidai ha chiesto pazienza alla popolazione. “Questo processo sara’ molto piu’ difficile che nella regione di Kharkiv, visto che non e’ realistico cogliere di sorpresa il nemico in questa direzione”. Quindi, ha avvertito, “ci sara’ una dura lotta per ogni centimetro della terra di Lugansk”. Anche nel Kherson gli ucraini rivendicano passi avanti. Secondo lo Stato maggiore, i russi sono ormai stretti tra l’avanzata delle loro forze e la riva destra del fiume Dnipro, al punto che alcuni comandanti starebbero cercando di mettersi in contatto con Kiev per negoziare la resa.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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