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Milan da rimonta, in un minuto ribalta il Genoa

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Colpo esterno del Milan che espugna il Ferraris obbligando i rossoblù alla terza sconfitta consecutiva. Non basta infatti il primo gol stagionale di Vitinha al Genoa per superare il Milan. Ai rossoneri serve appena un minuto, tra il 31′ e il 32′ della ripresa, per ribaltare con Leao e un’autorete di Frendrup i padroni di casa. Sgida che era iniziata con la sorpresa Norton-Cuffy che viene schierato largo a destra alle spalle di Pinamonti nel genoa e con Leao inizialmente in panchina nel Milan.

La pioggia battente non ferma però due squadre alla ricerca della vittoria senza troppi pensieri. E Genoa che dopo appena 8′ sfiora il vantaggio con Norton-Cuffy che brucia in velocità Hernandez e Reijnders in area, si porta il pallone sul sinistro e cerca il palo più lontano ma Maignan ci arriva deviando. Gara dai ritmi alti ma non altissimi pallone che viaggia veloce sul terreno bagnato. Ne nasce una sfida ricca di episodi e di angoli, tanto che a fine primo tempo saranno 5 a testa. Ma è il Genoa nella prima parte a rendersi pericoloso come al 22′ quando sugli sviluppi di un angolo Pulisic sul secondo palo cercando di anticipare i rossoblù rischia l’autogol, ancora super Maignan che poi respinge anche la ribattuta di Messias.

Poco prima dela mezz’ora Conceiçao perder Fofana inserendo così Leao e il Milan cresce nonostante il Genoa ribatta colpo su colpo. Al 38′ azione solitaria di Hernandez libero di arrivare al limite a cercare la conclusione ma Leali è attento e blocca in due tempi. I rossoblù rispondono con Messias, Pavlovic devia in angolo, poi al 42′ leao libera Pulisic in area piccola ma Leali in uscita ipnotizza l’americano respingendo la conclusione. Genoa che parte più aggressivo ad inizio ripresa ma nei primi dieci minuti si gioca pochissimo per alcuni contrasti che portano l’intervento dei rispettivi staff sanitari. Il genoa però ci crede e per due volte con Frendrup cerca la porta ma la mira non è perfetta. Sul fronte opposto è Hernandez direttamente su punizione ad impegnare Leali. Al 15′ la mossa di Vieria, dentro Vitinha per Messias, un minuto dopo cross di Martin dalla trequarti, conclusione al volo del portoghese e palla nell’angolino per la prima rete stagionale che vale il vantaggio per il Grifone.

I rossoneri faticano a replicare ma alla mezz’ora in un minuto ribaltano la gara. Prima pareggiando con Leao che servito da Gimenez trova la deviazione di Norton-Cuffy per eludere Leali, poi con un’autorete di Frendrup che anticipando Joao Felix, servito da Leao, infila il pallone nella propria porta. Il doppio colpo subito non ferma il Genoa che si lancia in avanti ma le energie sono finite e i rossoneri possono festeggiare il successo.

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Calcio, Lukaku: De Bruyne sarà rinforzo decisivo per il Napoli

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“Resterò sicuramente al Napoli. Kevin De Bruyne sarà un rinforzo decisivo. È quello che serve per migliorare e non solo confermarci. Con lui ne ho parlato spesso, anche Mertens ha dato una mano per convincerlo”. Lo ha detto Romelu Lukaku all’emittente belga Vtm Nieuws durante una sua permanenza a Bruxelles. L’attaccante del Napoli, che ha chiuso la scorsa stagione con 14 gol e 10 assist da gol in campionato ha parlato della trattativa per l’arrivo del compagno di nazionale belga dal Manchester Ciy al Napoli: “Gli ho spiegato al telefono in mezz’ora come funzionano le cose qui a Napoli e gli ho detto anche dove avrebbe dovuto cercare una buona casa – ha detto -. Io e Mertens abbiamo fatto del nostro meglio per convincerlo e Kevin ha fatto la scelta giusta su Napoli. Un calciatore qui riceve molto amore, sono felice che anche Kevin possa viverlo. Giocare in Italia ti mostra una passione che non si vede altrove, ma c’è anche il lato negativo, perché ho giocato in club in cui i tifosi venivano agli allenamenti quando le cose andavano male. Non è una cosa bella ma ti stimola a dare tutto in campo sempre”.

Lukaku parla anche dell’avventura che ha portato a vincere lo scudetto: “Sapevo che saremmo diventati campioni. Abbiamo pareggiato con l’Inter ma dimostrando di essere più forti. Tutti consideravano l’Inter favorita per lo scudetto ma Conte ci ha dato la spinta decisiva, abbiamo trovato grande fiducia nel nostro gruppo e a cinque giornate dalla fine del campionato il tecnico ci disse ‘ora ragazzi dobbiamo puntare allo scudetto’. E’ stata la conferma che ci serviva”. Lukaku è andato all’intervista con una maglietta con i colori dell’Anderlecht, club belga: “Sono i colori più belli – ha detto, spiegando il legame alla sua città – io ho un contratto fino al 2027 con il Napoli e voglio rispettarlo. Dopo, chissà magari tornerò davvero a casa, all’Anderlecht. L’ho promesso anche a mio figlio”. Lukaku è atteso per il via del ritiro del Napoli a Dimaro dal 17 luglio e parla del Mondiale per club che guarda: “Sarebbe stato interessante esserci, ma serviva un po’ di relax. Anche andare a dormire più tardi ogni tanto fa bene. C’è stanchezza oggi per i calciatori, il calcio dovrebbe ispirarsi all’NBA: sei settimane di riposo obbligatorio e quattro di preparazione. Si gioca troppo, serve tutelare la salute dei calciatori”.

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Calcio: a Salernitana 0-3 a tavolino e due gare a porte chiuse

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PALLONE CALCIO CAMPO

Sconfitta per 0-3 a tavolino e obbligo di disputare due gare a porte chiuse. Sono queste le sanzioni che il giudice sportivo di serie B, Ines Pisano, “vista la gravità dei fatti” ha inflitto alla Salernitana in relazione al play out di ritorno con la Sampdoria disputato ieri sera allo stadio ‘Arechi’. La partita è stata prima interrotta e poi sospesa definitivamente nel secondo tempo per le intemperanze di parte dei tifosi di casa, determinando la retrocessione della squadra campana in serie C. Secondo la ricostruzione riportata nel dispositivo, in base al rapporto dell’arbitro e dei collaboratori della Procura federale, “al 18′ del secondo tempo un gruppo di sostenitori della Salernitana, posizionati nel settore inferiore della Curva Sud, tentava di forzare il cancello di accesso al recinto di giuoco, non riuscendoci, a causa dell’intervento delle forze dell’ordine posizionatesi a protezione del varco.

Subito dopo, nel settore Distinti lato Curva Sud, altri sostenitori della Salernitana, riuscivano a forzare il cancello di accesso al terreno di gioco senza riuscire ad entrare perché bloccati dagli steward e dalle forze dall’ordine. Successivamente, al 21′ st, la gara veniva sospesa temporaneamente a causa del lancio sul terreno e nel recinto di giuoco, in prevalenza dal settore Curva Sud ma anche dai Distinti e dalla Tribuna, di numerosi petardi, fumogeni e seggiolini divelti dagli spalti. A causa del protrarsi di questa situazione il direttore di gara, dopo essersi confrontato con il responsabile dell’ordine pubblico, invitava le squadre a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa trenta minuti, di concerto con tutte le parti, si rientrava sul terreno di giuoco per riprendere la partita ma, dopo pochi attimi, le intemperanze dei sostenitori della Salernitana riprendevano, costringendo pertanto il responsabile dell’ordine pubblico a disporre la sospensione definitiva della gara”.

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Il Napoli sfida la Premier: De Laurentiis crea la nuova Mecca del calcio europeo

Il divario con l’Inghilterra cresce, ma gli azzurri tengono il passo con forza e credibilità.

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Il divario economico tra Serie A e Premier League si allarga. Secondo “Calcio&Finanza”, le squadre inglesi incassano mediamente il 278% in più rispetto a quelle italiane. Un dato emblematico: il Southampton, ultimo nella classifica degli introiti della Premier, ha guadagnato 50 milioni in più dell’Inter, che guida il ranking italiano. Il Napoli, secondo, si ferma a circa 70 milioni. Ma il punto è proprio questo: il Napoli fa eccezione.

Napoli che acquista dalla Premier: una rivoluzione silenziosa

Mentre la Serie A arranca, il club di De Laurentiis compra a mani piene dalla Premier. L’anno scorso ha portato in azzurro Lukaku dal Chelsea (30 milioni), McTominay dal Manchester United (28 milioni) e Gilmour dal Brighton (20 milioni), senza dimenticare Anguissa dal Fulham.

Quest’estate, ha battuto la concorrenza internazionale e araba per Kevin De Bruyne, dimostrando che il club non è un cimitero degli elefanti: il belga, a 33 anni, ha giocato e vinto ancora tanto al City. E ora, secondo il “Sun”, è stato lui stesso a parlare del progetto Napoli al connazionale Jack Grealish, escluso da Guardiola e ora in cerca di rilancio. Troppo alto il suo stipendio (17 milioni), ma il solo fatto che se ne parli dice molto.

Da Darwin Nunez a Chiesa: il Napoli è nella partita

Il Napoli non è più club da seconda fascia nel panorama europeo: è parte attiva nei dossier più caldi. Le trattative con il Liverpool per Darwin Nunez e Federico Chiesa sono note, così come i contatti con Jadon Sancho, di ritorno al Manchester United dopo il prestito al Chelsea. A gennaio mancò poco al colpaccio: Alejandro Garnacho era praticamente del Napoli, bloccato solo dal dietrofront dei familiari, nonostante l’accordo con lo United sui 60 milioni.

De Laurentiis e Conte, la nuova coppia d’oro del calcio italiano

Il presidente e il tecnico sembrano davvero aver trasformato Napoli in una destinazione desiderata da molti campioni. Mentre la Serie A intera incassa dai diritti esteri appena 240 milioni, BeIN Sports pagherà 215 milioni all’anno alla sola Premier League per il solo Medio Oriente e Nord Africa. Un abisso. Ma il Napoli tiene il passo grazie alla solidità economica e a una gestione oculata: la disponibilità dichiarata da De Laurentiis è di 300 milioni di euro, tra stipendi e mercato.

L’obiettivo è la SuperChampions: contano ricavi e credibilità

Tutto converge verso un obiettivo preciso: la SuperChampions. Il Napoli sa che servono risultati in campo per accedere e guadagnare di più. Ma oggi ha credibilità, potenza economica e un progetto sportivo chiaro. Mentre altri club italiani lottano per sopravvivere, Napoli è diventata la nuova Mecca del calcio europeo.

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