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Cronache

Migranti, appello dalla Sea Watch: fate sbarcare i bambini

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  In mare dalla vigilia di Natale ha effettuato cinque soccorsi di altrettante imbarcazioni in difficolta’ salvando 440 migranti. Sono gli interventi nel Mediterraneo della Sea Watch 3 che chiede, da sei giorni, un porto sicuro. A bordo ci sono anche 167 minorenni non accompagnati, che hanno tra gli 8 e i 17 anni, e 14 bambini che hanno meno di un anno, il piu’ piccolo ha compiuto 3 settimane in mare. “Ieri la Guardia costiera italiana – afferma la Ong tedesca – ha portato latte per bambini e pannolini. Ma e’ urgente lo sbarco. Il nostro medico conferma che tanti hanno problemi fisici e hanno bisogno di assistenza. Possiamo seguirli nelle loro prime necessita’, ma non possiamo fornire cure adeguate ancora per molto”. “Dalla vigilia di Natale siamo nella zona Sar – dice Martin, medico a bordo della Sea Watch3 in un video postato sui social della Ong – ad oggi abbiamo a bordo 440 persone. Soffrono di diversi disturbi e patologie. Abbiamo curato piu’ del 25% di queste persone. Abbiamo neonati che soffrono per le intemperie e sono a rischio disidratazione, giovani madri con ustioni da carburante, giovani uomini che soffrono per le intemperie e che hanno la tosse presa a bordo delle barche instabili su cui viaggiavano. Chiediamo a tutti di supportarci per ottenere un porto sicuro”. Dalla nave nei giorni scorsi sono state eseguite delle evacuazioni mediche di emergenza: prima una donna incinta e sua figlia di tre anni, condotte a Lampedusa, poi altre quattro persone, un’altra donna incinta e sua sorella e un uomo che aveva problemi di salute e suo figlio, sono state trasferite ad Augusta, nel Siracusano. “Lo abbiamo detto e ripetuto: restiamo umani”, ribadisce Legambiente Sicilia confermando la “richiesta al Governo italiano di autorizzare subito lo sbarco”. “Siamo ancora piu’ sconcertati – rimarca il presidente Gianfranco Zanna – perche’ da questo esecutivo non ci aspettavamo questi comportamenti: da giorni e giorni 440 poveri cristi, molti minorenni, a bordo della Sea Watch3 aspettano di sbarcare in un porto sicuro. Hanno passato il Natale tra le onde di un Mediterraneo che si fa sempre piu’ minaccioso per le condizioni metereologiche in peggioramento: che non passino pure il capodanno in queste condizioni disumane”. Ad Augusta, intanto, sono riprese stamattina, per concludersi in giornata, le operazioni di sbarco degli ultimi 245 migranti che erano ancora a bordo della Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere approdata nel porto del Siracusano la sera del 26 dicembre con 558 persone soccorse in mare. Sono state eseguite, da parte degli agenti dell’Ufficio immigrazione della Questura, le procedure di identificazione degli arrivati. Oltre cento i minorenni non accompagnati gia’ trasferiti al centro di accoglienza di Caltanissetta. Anche quest’ultimo gruppo di migranti sara’ imbarcato su una nave quarantena. Nel Siracusano quest’anno sono stati registrati 151 sbarchi per un totale di 17.688 persone arrivate. Sono stati adottati 2.109 respingimenti e 257 espulsioni. In totale sono state 438 le richieste di asilo presentate.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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