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Mick Schumacher entra alla Ferrari Academy Driver. Mattia Binotto, Team Principal: “Ha talento e qualità”

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Adesso c’è l’ufficialità, Mick Schumacher entra alla Ferrari Driver Academy. La sua felicità il giovane Mick, fresco campione di F.3 l’ha subito affidata ai social e su Twitter ha postato: “Sono felicissimo di essere entrato a far parte della famiglia e @ @ Farò qualsiasi cosa per realizzare il mio sogno @F.1 Ferrari ha un grande posto nel mio cuore e anche nella nostra famiglia, quindi sono felice anche a livello personale. E questo è il contratto che porta il figliolo di Michael Schumacher all’Academy Ferrari.

“Per chi come me lo ha visto nascere – ha detto Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari- ha sicuramente un significato emotivo particolare accogliere Mick in Ferrari, ma lo abbiamo scelto per il suo talento e per le qualità umane e professionali che ha messo già in mostra malgrado la sua giovane età”.

Mick Schumacher  in questa stagione correrà nel campionato di Formula 2, e dalla settimana prossima sarà impegnato con i compagni della Ferrari Driver Academy nelle attività di preparazione pre-stagione. Insieme a Mick fanno parte di FDA Giuliano Alesi, figlio di Jean, già pilota Ferrari e Callum Ilott, impegnati pure loro in Formula 2, Marcus Armstrong e Robert Shwartzman, che gareggeranno nel campionato FIA Formula 3, Enzo Fittipaldi, nipote di un altro campione, Emerson Fittipaldi, che sarà impegnato nel FIA Formula Regional (Europe), e Gianluca Petecof in gara nella FIA Formula 4 (in Italia e Germania).

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Economia

I Paesi Ue approvano i dazi sulle auto elettriche cinesi

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Via libera dei Paesi Ue all’introduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino. Lo si apprende da fonti europee a margine del voto a Bruxelles.

La votazione si è tenuta nel contesto del Comitato difesa commerciale (Tdi), composto per lo più da funzionari dei singoli governi e non dai Rappresentanti Permanenti. Tecnicamente il via libera si configura come una ‘no opinion’: la maggioranza qualificata per bocciare la proposta della Commissione sui dazi non è stata raggiunto e questo comporta che l’esecutivo Ue può approvare i dazi anti-Cina. Sulla proposta della Commissione di introdurre i nuovi dazi dieci Paesi si sono espressi a favore, cinque hanno votato contro e dodici sono stati gli astenuti. Numeri che non hanno permesso di raggiungere quindi la maggioranza qualificata necessaria per stoppare il testo. La Commissione quindi potrà procedere quando riterrà opportuno.

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Esteri

Khamenei, le nazioni musulmane hanno un nemico comune

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Le nazioni musulmane hanno un “nemico comune” e devono “cingere una cintura di difesa” dall’Afghanistan allo Yemen e dall’Iran a Gaza e al Libano. Lo afferma il leader supremo iraniano Ali Khamenei mentre presiede le preghiere del venerdì in Iran per la prima volta in cinque anni. Lo riporta Sky News. La Guida Suprema ha aggiunto che l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, “è stato un atto legittimo, così come l’attacco dell’Iran al Paese questa settimana”. Il raid missilistico è la “punizione minima” per i crimini di Israele, ha affermato Khamenei.

“Il brillante attacco dell’Iran – ha affermato la Guida Suprema citato dalla TV di Stato – è stata la minima punizione per i crimini senza precedenti del regime lupesco e assetato di sangue che è il cane rabbioso degli Stati Uniti nella regione. L’Iran continuerà ad adempiere al suo dovere né con fretta né con ritardo. I nostri responsabili politici e militari agiranno con logica e saggezza”.

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Amadeus e la sfida del Nove: ascolti flop, ora si spera nella Corrida

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Gli ultimi dati di ascolto sono chiari: 535.000 telespettatori e uno share del 2,7%. La nuova avventura di Amadeus sul Nove continua a essere accidentata, con numeri che non raggiungono neppure le previsioni più prudenti. Tuttavia, nonostante i risultati preoccupanti, in Warner Bros. Discovery negano categoricamente ogni ipotesi di cancellazione o spostamento del programma. Il sostegno ad Amadeus è totale, e le riflessioni attuali sono orientate verso miglioramenti del format piuttosto che cambiamenti drastici.

I motivi della crisi e le possibili soluzioni

Uno dei problemi principali risiede nella mancata risposta del pubblico abitudinario di Rai1, che sembra poco propenso a cambiare canale. Il pubblico del Nove è infatti molto diverso da quello nazionalpopolare di Rai1, a cui Amadeus era abituato. Inoltre, il conduttore si trova di fronte a un formato che non ha la stessa forza e familiarità per gli spettatori del canale. Sanremo fa storia a sé, ma i game show non fanno parte del DNA del Nove, e questa transizione non è stata facile.

Amadeus sa di dover apportare il suo valore aggiunto al programma, ma è consapevole che il successo in televisione richiede tempo e costanza. Il conduttore rimane fiducioso, consapevole che anche in passato ha vissuto momenti difficili da cui è riuscito a risollevarsi. Nel frattempo, continua a lavorare sul programma, pensando a come renderlo più adatto al pubblico di nicchia del Nove.

Le riflessioni sulla Corrida e il futuro

Nel frattempo, Amadeus deve pensare anche al prossimo progetto: la Corrida, che dovrebbe andare in onda in prima serata a fine ottobre. Anche qui, però, sorgono delle perplessità. Il format, seppur storico e apprezzato, sembra essere più adatto al pubblico di Rai1 che a quello del Nove. Il rischio di portare un programma “datato” su una rete che punta a un pubblico diverso potrebbe rivelarsi un suicidio televisivo.

Amadeus e la decisione di lasciare la Rai

La decisione di lasciare la Rai non è stata economica. Amadeus stesso ha dichiarato che le offerte contrattuali ricevute da Rai e Warner Bros. Discovery erano simili in termini di cifre e durata, ma qualcosa di affettivo si era rotto. Il conduttore aveva bisogno di una nuova sfida, ma ora deve fare i conti con un pubblico difficile da conquistare.

Conclusioni: un futuro ancora incerto

Sebbene i numeri attuali non siano incoraggianti, Amadeus non si arrende. La sua carriera ha dimostrato che può risollevarsi da momenti difficili e che la televisione è una maratona, non una corsa veloce. Con l’arrivo della Corrida, l’attenzione sarà su come il conduttore saprà reinventarsi e adattare i suoi progetti a un pubblico diverso.

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