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Cronache

Meteo migliora, ma con maltempo un morto e un disperso

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L’ondata di maltempo dovrebbe allentare la sua morsa a partire dalle prossime ore, tant’e’ che in molti sperano di poter celebrare il 25 aprile con il sole. Eventualita’ che sarebbe auspicabile anche per far riprendere quota ai flussi turistici, in calo deciso in questi giorni di vento e temporali, tant’e’ che secondo Confturismo sarebbero addirittura 2 milioni i vacanzieri italiani che hanno cancellato le prenotazioni per il maltempo. Intanto le piogge e le burrasche delle ore scorse, oltre ad aver prodotto un numero considerevole di danni hanno anche fatto perdere la vita a un turista francese di 62 anni, caduto a Pasquetta nelle acque in tempesta nel sud della Sardegna dopo che la sua barca a vela di 12 metri e’ stata colpita da un’onda molto alta. Preoccupa poi il destino di una donna di 80 anni che risulta ancora dispersa dopo essere stato sbalzata fuori dalla sua auto travolta da un torrente in piena. E’ accaduto nel Pisano, l’anziana signora e’ stata sommersa dalla massa d’acqua mentre era in auto con il marito, che ha fatto in tempo a uscire dal veicolo, in una zona impervia e in prossimita’ di un ponte. Se l’e’ vista brutta anche l’autista di un camion a Bari, rimasto ferito gravemente dopo che un grosso albero ha investito il mezzo che stava guidando. Tornando alle condizioni meteo, lo scenario generale vede un’Italia divisa in due, con sole splendente a centro-sud e qualche schiarita al nord, non a caso sono attese piogge sull’Appennino emiliano e romagnolo e sulle aree alpine e prealpine. Buone notizie da Venezia, dove e’ stata scongiurata un’altra marea record, con le previsioni che avevano annunciato una massima di 105 centimetri, rivelatisi poi nella realta’ solo 73.

In Sardegna, flagellata anche il giorno di Pasquetta da piogge intense e venti violenti, e’ stata riaperta la statale 195 ‘Sulcitana’ tra Cagliari e Pula dopo che era stata invasa dai detriti portati dai temporali. Situazione di pericolo nell’Alessandrino, dove un costone di tufo, probabilmente a causa delle infiltrazioni di acqua, si e’ staccato e ha invaso la strada provinciale 30, mettendo a dura prova la viabilita’ locale. Ancora sotto la morsa del maltempo il Friuli Venezia Giulia: la Protezione civile ha diramato un’allerta meteo di colore giallo fino alle 12 del 24 aprile. In particolare l’allarme riguarderebbe i temporali attesi sulle Prealpi Carniche, oggetto anche di un pericolo valanghe di tipo ‘marcato’. Rinviati per maltempo i lavori per il consolidamento strutturale di un ponte tra Trezzo sull’Adda (Milano) e Capriate San Gervasio (Bergamo): per la riapertura del cantiere bisognera’ aspettare venerdi’ 26 aprile. Non va meglio in Liguria, dove e’ stata prolungata l’allerta gialla visto il persistere di piogge diffuse e persistenti. Piu’ a Sud, in Campania, il maltempo ha deluso le aspettative di molti turisti, messi a dura prova anche dalle partenze a singhiozzo dei traghetti a causa del mare mosso. A Ischia ad esempio sono stati oltre 4mila i passeggeri che hanno fatto ritorno a casa dopo il ponte di Pasqua e Pasquetta. Il brutto tempo ha condizionato quindi i progetti di tanti italiani. Secondo uno studio di Confturismo sarebbero circa 5 milioni i nostri connazionali pronti a pianificare le vacanze a seconda dell’andamento dei bollettini meteo. Cosa che accade, sottolinea lo studio, ancora di piu’ in occasione di un ‘megaponte’, come quello di questi giorni tra Pasqua e il primo maggio. Tra coloro che esultano per il maltempo c’e’ la Coldiretti, secondo la quale sono state salvate le campagne dalla siccita’, almeno dopo che le precipitazioni si erano praticamente dimezzate al nord (-50%) nei primi 3 mesi dell’anno rispetto alla media storica del periodo. Inoltre, sempre secondo l’organizzazione degli imprenditori agricoli, oltre che per gli agricoltori l’ondata di maltempo ha avuto anche il merito di ripristinare le scorte di neve e acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni. (

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Abusi e sevizie su 16enne, fermati un uomo e un 14enne

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Un 44enne e un 14enne sono stati fermati dalla Polizia perché, nella notte tra lunedì e martedì scorso, avrebbero commesso abusi con sevizie, filmandolo, su un ragazzo di 16 anni nello scantinato di un condominio a Milano. Nell’inchiesta della Procura del capoluogo lombardo si contestano i reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico. I fermi sono stati effettuati ieri.

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Torre del Greco: bracciante agricolo trovato morto, ucciso a coltellate

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Un uomo, bracciante agricolo straniero, è stato trovato morto questa mattina in via Gurgo, nella periferia di Torre del Greco. La vittima, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli agenti del commissariato locale e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, è stata colpita da diverse coltellate all’interno dell’appartamento che occupava nella stretta arteria vesuviana.

Le indagini

Gli investigatori, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, hanno ascoltato alcuni testimoni presenti nella zona al momento dell’accaduto. Le prime ricostruzioni suggeriscono che l’uomo potrebbe essere stato ucciso al culmine di una lite.

Grazie alle testimonianze raccolte e agli elementi acquisiti, la polizia è riuscita a individuare un altro soggetto, anche lui straniero, ritenuto coinvolto nell’omicidio.

Un caso che scuote la comunità

L’episodio ha scosso profondamente la comunità di Torre del Greco, una città già alle prese con le sfide legate all’integrazione e alle condizioni di vita dei lavoratori stranieri, spesso impiegati in agricoltura. Le indagini proseguono per chiarire le motivazioni che hanno portato alla violenta aggressione.

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Cronache

Cede il tetto, un operaio morto ed un altro ferito

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La struttura in cemento armato del tetto è venuta giù ed è crollata un’intera porzione del solaio. Il soffitto del capannone sul quale stavano lavorando ha ceduto facendo precipitare da un’altezza di circa sei metri i due lavoratori della ditta romagnola che questa mattina stava operando alla Lamberet SpA. È la filiale in provincia di Frosinone del colosso francese specializzato nella realizzazione di rimorchi – frigorifero e nella trasformazione di furgoni adattandoli al trasporto alimentare in ambiente coibentato. Uno di loro è morto, l’altro è stato trasferito in elicottero al San Camillo di Roma: la prognosi è riservata. È successo poco dopo le 11 nella zona industriale che sta a due passi dall’Autostrada A1 ed a cavallo tra le province di Frosinone e Caserta.

Un punto strategico. Su quell’impianto sono in corso lavori di ampliamento ed adeguamento che prevedono anche la rimozione dell’amianto da un vecchio stabile. È quello che stavano facendo i due specialisti: assunti in modo regolare, protocollo operativo approvato dalla Asl di Frosinone, appalti e sub appalti assegnati in base alle norme accerteranno più tardi i carabinieri. Venivano dalla Romagna i due lavoratori: entrambi stranieri e dipendenti di una ditta di Imola che li aveva inviati in trasferta. La vittima si chiamava Lulzim Buci, aveva 53 anni ed era di nazionalità albanese: abitava a Fiorenzuola d’Arda, un centro di 15mila abitanti in provincia di Piacenza. È morto prima dell’arrivo in ospedale.

Con lui c’era un cittadino del Marocco di 31 anni: è stato trasferito a Roma in eliambulanza. I carabinieri e gli ispettori Asl stanno accertando ora se siano state rispettate tutte le norme in materia di prevenzione. In serata il sindacato Filca-Cisl di Frosinone ha chiesto con urgenza “la convocazione di un tavolo di emergenza”. I carabinieri e gli ispettori Asl del Servizio di Prevenzione sul lavoro hanno acquisito questa sera il ‘Certificato di Calpestabilità’ del tetto del capannone: dal documento risulta che la copertura era sicura e poteva reggere senza difficoltà il peso dei due specialisti. Invece la struttura in cemento armato è venuta giù.

Spresal e carabinieri hanno inoltre esaminato la documentazione presentata dalla società imolese per la quale i due lavoratori infortunati lavoravano regolarmente. Il fascicolo è già stato sottoposto ad un primo esame dalla Asl, risulta completo in ogni sua parte. Tutto era stato regolarmente notificato alla Asl, accompagnato dalla documentazione necessaria. Incidente sul lavoro anche a Fano. Un uomo di circa 50 anni, imbarcato su un peschereccio della flotta di Ancona, è morto stamattina a seguito di un incidente avvenuto durante le operazioni di pesca a quattro miglia al largo di Fano (Pesaro Urbino). Secondo una prima ricostruzione il marinaio sarebbe finito in mare dopo essere stato colpito da un cavo; quando è stato riportato a bordo non c’era più nulla da fare.

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