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Mertens: Napoli è bellissima, sarà difficile tornare in Belgio

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È stato Dries Mertens, l’attaccante azzurro numero 14, l’attaccante che ha segnato più di tutti nel Napoli, l’ospite d’eccezione  alla presentazione ufficiale del libro di Valter De Maggio ‘Napoli, i grandi calciatori’ (edito da Raffaello). Con lui presenti Achille Lauro (padrone di casa al Circolo del Tennis in Villa Comunale, sede ospitante e socio fondatore), il giornalista Carlo Alvino, i conduttori radiofonici di Kiss Kiss Italia Ida Di Martino e Daniele Decibel Bellini (che ha letto vari brani del testo), Nando De Napoli, centrocampista azzurro al tempo dei due scudetti, Corrado Ferlaino e Hugo Maradona. Ma il grande mattatore è stato lui, Dries, e non poteva esserci testimonial migliore per il libro del noto giornalista napoletano, direttore di Kiss Kiss Napoli.

 

Il giocatore belga, per tutti ribattezzato Ciro, appena arrivato ha voluto scattare una foto con i tanti giovani atleti del Circolo che lo hanno accolto e che poi sono i primi fruitori di quel racconto che narra le gesta di campioni che nel Napoli in 100 anni hanno fatto la storia. Molto toccante anche per il giocatore belga il ricordo di Maradona (a pochi giorni del primo anniversario della sua scomparsa) da parte del fratello Hugo, anche se lui stesso sottolinea “Maradona sarà sempre vivo”. Scherza con Ferlaino, Dries, e lo invita a casa sua a via Posillipo per un caffè. La casa da dove ammira uno scenario meraviglioso, il mare, la città che  ama..tanto da affermare “chissà come farò a tornare a vivere in Belgio…” . Una bella risposta a chi come Le Figaro parla di Napoli come una città da terzo mondo.

E ancora lo stuzzicano sul Napoli e lui con orgoglio dichiara che sì, ha fatto la storia ma vorrebbe continuare a farla…giocando e segnando ancora, magari chissà raggiungendo quel sogno che i tifosi gli chiedono (e chiedono a tutta la squadra) da tempo.

Diventerà presto papà Dries, il piccolo nascerà a Napoli, e ringrazia Valter perché anche attraverso quel capitolo a lui dedicato (letto da Daniele Decibel Bellini) suo figlio (‘io e Kat stiamo ancora scegliendo il nome’) potrà apprezzare le qualità del papà calciatore con la casacca azzurra.

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Cinema

Lo scandalo Emilia Pérez: l’Oscar, le accuse e l’isolamento di Karla Sofía Gascón

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Che vinca o meno l’Oscar, il film Emilia Pérez segna un prima e un dopo nella storia del cinema. La pellicola di Jacques Audiard, che ha ottenuto 13 nomination, è il film non in lingua inglese più candidato di sempre. Tra le sue protagoniste spicca Karla Sofía Gascón, attrice spagnola che, in caso di vittoria, diventerebbe la prima persona trans a ottenere una statuetta dall’Academy Award.

Tuttavia, quello che sembrava un trionfo annunciato si è trasformato in un caso mediatico e politico, che intreccia talento, etica e il peso sempre più forte della cancel culture.

L’accusa di complotto e i tweet controversi

Tutto ha inizio il 23 gennaio 2025, quando Emilia Pérez riceve 13 candidature agli Oscar. Gascón festeggia sui social con un mantra buddista: «Nam Myoho Renge Kyo». Ma cinque giorni dopo, il sogno si incrina.

Il primo scossone arriva con una intervista al quotidiano brasiliano A Folha de Sao Paulo, in cui Gascón accusa il team dell’attrice Fernanda Torres – candidata all’Oscar con I’m Still Here – di screditare la sua immagine e quella del film. Il giorno dopo, la stessa Gascón si scusa pubblicamente.

Ma il colpo di grazia arriva il 30 gennaio, quando la giornalista Sarah Hagi ripubblica alcuni vecchi tweet della Gascón. Si tratta di post risalenti a 4-5 anni prima, contenenti commenti discriminatori e offensivi. Tra le frasi incriminate:

  • «L’Islam è un focolaio di infezione per l’umanità»
  • «Mia figlia dovrà imparare l’arabo invece dell’inglese»
  • «Il vaccino cinese viene fornito con il chip obbligatorio»
  • «George Floyd era un truffatore tossicodipendente»
  • «Gli Oscar? Un galà brutto»

Subito l’attrice si difende, parlando di parole mal interpretate o frutto di errori di gioventù. Ma la bufera è ormai inarrestabile.

Netflix e Audiard prendono le distanze

Gascón denuncia di essere vittima di una campagna d’odio e disinformazione:

«Più cercano di affondarmi, più mi fortificano».

Ma le sue parole non convincono Hollywood. Netflix, che distribuisce il film negli Stati Uniti, cancella le sue promozioni pubblicitarie, escludendola dagli eventi ufficiali. Niente più voli o soggiorni a Los Angeles pagati per promuovere il film.

Anche il regista Jacques Audiard si dissocia duramente:

«I suoi messaggi sono odiosi e ingiustificabili».

Audiard rivela di non voler più parlare con la sua protagonista:

«Ha un approccio autodistruttivo che non posso comprendere».

L’isolamento e le reazioni del cast

La co-protagonista Zoe Saldaña, candidata come miglior attrice non protagonista, esprime la sua delusione:

«Non tollero la retorica negativa nei confronti delle minoranze».

Nel frattempo, emerge anche un vecchio tweet contro Selena Gomez, in cui Gascón l’avrebbe definita «una ricca ratta che fa la povera disgraziata». La replica dell’attrice spagnola non tarda ad arrivare:

«Non è mio quel tweet, non parlerei mai di lei in quel modo».

L’ombra della cancel culture su Hollywood

A meno di un mese dalla notte degli Oscar, il caso Gascón rappresenta un nuovo capitolo nel dibattito sulla cancel culture e sul peso dei social network nel mondo dello spettacolo.

L’Academy premierà comunque la sua performance? O il suo passato social influenzerà irrimediabilmente la decisione?

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Guerra Ucraina

Kiev, pronti a aprire un corridoio umanitario nel Kursk

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L’Ucraina aprirà un corridoio umanitario per consentire a centinaia di civili russi nella regione di Kursk bloccati nelle zone occupate di tornare nel territorio controllato dalla Russia, se Mosca ne farà richiesta. “Siamo pronti ad aprire un corridoio umanitario dalla regione di Kursk alle profondità della Russia in risposta a una richiesta ufficiale della Federazione Russa”, ha reso noto la presidenza ucraina.

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In Evidenza

Fiorentina travolgente: Inter sconfitta 3-0 e aggancio al Napoli mancato

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L’Inter fallisce l’aggancio alla vetta della Serie A, lasciando il Napoli in solitaria al comando. Nel recupero della 14ª giornata, il match sospeso lo scorso 1° dicembre per il malore di Edoardo Bove si conclude con un secco 3-0 a favore della Fiorentina, che si impone con i gol di Ranieri e una doppietta di Kean.

Con questa sconfitta, la squadra di Simone Inzaghi resta al secondo posto con 51 punti, a tre lunghezze dagli azzurri, mentre la Fiorentina, con la sua terza vittoria consecutiva, raggiunge la Lazio al 4° posto con 42 punti.

 

Primo tempo equilibrato, ma la Fiorentina cresce

Si riparte dal 17’ e, dopo pochi minuti, l’Inter si rende pericolosa con Lautaro Martinez, che impegna De Gea con un tiro dalla distanza. Al 31’, i nerazzurri trovano anche il gol con Carlos Augusto, ma la rete viene annullata per fuorigioco.

Nel finale del primo tempo la Fiorentina aumenta la pressione: Kean, al 34’, colpisce di testa ma trova la respinta di Sommer, mentre poco dopo Dodo spreca una buona occasione con un diagonale fuori misura. L’Inter risponde con un colpo di testa di Thuram, ma la palla termina alta.

Ranieri sblocca, Kean chiude i giochi

Nella ripresa, al 14’, la Fiorentina passa in vantaggio: su un cross dalla sinistra, Ranieri calcia al volo e batte Sommerper l’1-0. L’Inter accusa il colpo e subisce il raddoppio al 23’ con Kean, che trasforma di testa un cross perfetto di Dodo, infilando il pallone sul primo palo per il 2-0.

Inzaghi prova a cambiare l’inerzia del match con un triplo cambio: entrano Dimarco, Barella e Arnautovic, fuori Bastoni, Calhanoglu e Mkhitaryan, ma la reazione nerazzurra è sterile.

L’errore di Dimarco regala il tris ai viola

Nel finale, l’Inter cerca disperatamente di rientrare in partita, ma al 44’ arriva il colpo di grazia: Dimarco sbaglia un retropassaggio, Sommer è fuori posizione e Kean ne approfitta segnando a porta vuota il suo secondo gol personale e il definitivo 3-0 per la Fiorentina.

Nei minuti di recupero non succede nulla di rilevante e al triplice fischio esplode la gioia dello stadio Franchi, con i tifosi viola che celebrano una vittoria meritatissima.

La classifica e le prospettive

Grazie a questa vittoria, la Fiorentina sale a 42 punti, agganciando la Lazio al 4° posto, mentre l’Inter rimane a 51 punti, mancando l’opportunità di agganciare il Napoli in testa alla classifica.

Per i nerazzurri una sconfitta pesante, che ora dovranno riscattarsi rapidamente per non perdere ulteriore terreno nella corsa scudetto. La Fiorentina, invece, continua a sognare un piazzamento in Champions League.

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