Lieve diminuzione di bocciati e aumento dei rimandati: anche se non ci sono dati ufficiali e’ questa la tendenza che si delinea quando stanno iniziando a uscire i primi quadri e le prime pagelle del secondo anno scolastico Covid e alla vigilia degli esami di maturita’ al via da oggi alle 8,30 per 540 mila studenti. “Non abbiamo dati oggettivi ma l’impressione, rispetto a due anni fa, e’ che ci siano meno mancate ammissioni e numerosi debiti a settembre: si e’ cercato di salvare anche chi due anni fa non si sarebbe salvato”, spiega Cristina Costarelli, preside del liceo scientifico Newton di Roma e vicepresidente dell’Associazione presidi di Roma e Lazio. Quest’anno agli esami di maturita’ e’ stato ammesso il 96,2% degli studenti, dunque non c’e’ l’ha fatta il 3,8%. Nel 2019 la percentuale era stata del 3,9 %, del 4% nel 2018, del 3,9% di nuovo nel 2017. Sommando i non ammessi e i bocciati, dal 2017 ad oggi 1 su 22 non ce l’ha fatta a prendere la Maturita’. L’unica eccezione e’ stata l’anno scorso: nel 2020 i maturandi furono graziati e fu garantita a tutti l’ammissione agli esami. Pertanto hanno preso parte al maxi-orale finale il 99,3% dei frequentanti e, di questi, il 99,5% ha avuto successo guadagnando la promozione “Ho parlato con ragazzi entusiasti, non vogliono essere trattati come coloro che faranno una maturita’ di serie B, hanno affrontato un anno durissimo, hanno tenuto, si ricorderanno della loro maturita’ in modo positivo”, incoraggia i maturandi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che rivolgendosi ai ragazzi dice: “fate l’esame con tutta l’attenzione che richiede un momento di cosi’ grande rilievo nella vita. Ma fatelo anche con la gioia di andare in una nuova fase. Fatelo facendo un sorriso a tutti i vostri compagni, ai vostri insegnanti e pensando che comincia veramente una nuova pagina”. “Lo scorso anno l’esame di Stato in presenza aveva fatto sperare che si aprisse una nuova stagione. Quest’anno c’e’ preoccupazione, incertezza, insofferenza, da parte di ragazzi e insegnanti; la programmazione e’ stata rimodulata e rivista, c’e’ stato tanto lavoro anche di carattere progettuale che ha messo a dura prova la serenita’ di tutti. C’e’ una situazione molto piu’ complessa che non mette in discussione l’esito degli esami ma lo modifica nell’atmosfera. I prof sapranno comunque rendere unici questi momenti”, ragiona Maddalena Gissi, che guida la Cisl Scuola. “Nella scuola c’e’ una rigidita’ di valutazione e una impostazione disciplinarista che e’ molto astratta”, osserva invece Graziamaria Pistorino, della segreteria Flc Cgil, secondo la quale “serve un percorso valutativo piu’ formativo che serva a migliorare lo studente piu’ che punirlo anche per evitare la dispersione, i bocciati che poi non si ripresentano a scuola e l’insuccesso nel mondo del lavoro”. Intanto si avvicina la fatidica notte prima degli esami che la gran parte degli studenti vivra’ all’insegna dell’ansia e dello studio dell’ultimo minuto. Da un sondaggio condotto da ScuolaZoo su 17 mila maturandi, il 37% ha dichiarato che trascorrera’ il giorno prima degli esami sui libri studiando a piu’ non posso; il 34,6% invece si dedichera’ al relax, ma stando a casa, solo il 25% uscira’ con gli amici a festeggiare.