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Meloni vede Merz, ‘smentito il disinteresse tedesco’

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L’asse con Berlino è rinsaldato, proprio mentre è calato il gelo nei rapporti con Parigi. Giorgia Meloni definisce l’incontro con Friedrich Merz “molto operativo, la smentita più efficace alla presunta assenza di interesse del governo tedesco a un rapporto con l’Italia”. Automotive, crisi internazionali, immigrazione, è lungo l’elenco dei dossier con obiettivi sovrapponibili. Mentre c’è decisamente meno sintonia con Emmanuel Macron, come confermato anche dallo scontro a distanza a Tirana dopo la riunione dei Volenterosi senza la premier.

“Non posso che prendere atto del fatto che dalle parole del presidente Macron l’invio delle truppe non è più un tema di discussione”, replica Meloni, che realisticamente era il bersaglio implicito del leader francese quando parlava della diffusione di “false informazioni” aggiungendo che “ce ne sono a sufficienza di quelle russe”. Un format ristretto come quello di Tirana “indebolisce l’Unione europea e mina l’unità occidentale”, il commento di primo mattino del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, e qualche ora dopo rispondendo a qualche domanda dopo le dichiarazioni con Merz la presidente del Consiglio ha chiarito ulteriormente la linea: “In un momento delicato come questo è forse necessario abbandonare un po’ i personalismi”.

Resta da vedere che formato avrà la prossima riunione dei Volenterosi. “Nel momento in cui l’ipotesi dei soldati pare sia tramontata – spiega Meloni -, a maggior ragione siamo disponibili come sempre a partecipare a qualsiasi formato con i partner europei e occidentali per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina”. Comunque Merz assicura che “non c’è nessuna discussione sull’invio di truppe in Ucraina, è fuori di ogni realtà politica”. Mentre il Cancelliere è deluso dai negoziati a Istanbul e sottolinea l’aumento della pressione su Mosca con “il 17esimo pacchetto di sanzioni” europee “soprattutto sulla flotta ombra sul mar Baltico”, Meloni auspica sia “un primo timido passo verso un processo di pace”. Accogliendo con gratitudine la proposta del Papa di ospitare le trattative in Vaticano.

Dove tra l’altro, per Meloni ci sarà una nuova occasione di incrociare Macron nelle prossime ore, all’intronizzazione di Leone XIV. Che è poi l’evento che ha portato a Roma il presidente del Libano Joseph Aoun, il primo ministro canadese Mark Carney e Merz, incontrati uno dopo l’altro alla vigilia a Palazzo Chigi. Nelle prossime ore potrebbero prendere corpo anche altri incontri, non necessariamente bilaterali. Nella Capitale sono attesi anche il vicepresidente Usa JD Vance e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, oltre all’ucraino Volodymyr Zelensky. Intanto nella triangolazione a rapporti variabili fra Italia, Germania e Francia, Meloni rafforza quello con il successore di Olaf Scholz.

Le discussioni interne al governo tedesco sul rapporto con Roma sono bollate come fake news da Merz: “L’Italia è per noi un partner strategico irrinunciabile nella politica europea ed estera”. Tra i due, assicurano, c’è feelling politico. Ma Meloni rifiuta di dare consigli all’ospite in vista di un incontro con Donald Trump: “Il cancelliere è un politico di grande esperienza e non faccio lo psicologo dei leader internazionali. Penso Trump lavori per difendere l’interesse americano e rispetti i leader che difendono gli interessi nazionali”.

È stato fissato un nuovo vertice intergovernativo Italia-Germania a inizio 2026. Non mancano le differenze su alcuni dossier, ad esempio il Mercosur su cui la Germania preme per la “rapida adozione”. Ma sono comuni gli obiettivi per modificare la traiettoria del Green Deal e “rimediare i danni di una transizione ideologica” tutelando l’automotive; o sulla difesa europea, di cui “la joint venture Leonardo-Rheinmetall” è “un primo insieme”, nota Meloni, annunciando poi l’interesse di Merz a “partecipare alle riunioni del gruppo di Paesi ‘like minded'” prima delle riunioni del Consiglio europeo “per affrontare la grande questione migratoria anche con soluzioni innovative come il nostro protocollo con l’Albania”. Sul tema migranti, l’Italia, conferma la premier, lavora anche ad aprire un “dibattito politico” con i partner Ue “per interrogarci sulle convenzioni europee”, la Cedu in primis, “e la capacità che hanno oggi, a distanza di qualche decennio da quando sono state scritte”.

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Politica

Commissione d’inchiesta in visita a Casamicciola ed a Napoli

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Mercoledì 25 e giovedì 26 giugno, la Commissione Parlamentare di Inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, presieduta da Pino Bicchielli, sarà in missione a Casamicciola, a Napoli e nei Campi Flegrei e svolgerà audizioni di sindaci e rappresentanti istituzionali, secondo il seguente programma. Mercoledì 25 al Comune di Casamicciola Terme: ore 12.15 audizione Commissario straordinario per la ricostruzione a Ischia, Giovanni Legnini; ore 12.45 audizione Sindaco di Casamicciola, Giuseppe Ferrandino; ore 14.15 sopralluogo alla zona colpita dalla frana del 26 novembre 2022. Al termine è previsto un punto stampa. Giovedì 26 in Prefettura a Napoli: audizioni dei sindaci dei Comuni interessati dal rischio sismico (ore 10 Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi; ore 10.45 Sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni; ore 11.15 Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Alle ore 11.45 è previsto un punto stampa. Alle ore 12 seguiranno le audizioni del Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola; ore 12.30 Assessore all’urbanistica e governo del territorio, Bruno Discepolo; ore 13 Segretario generale Autorità di bacino dell’Appennino meridionale, Vera Corbelli; ore 13.30 Commissario Straordinario per i Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato. Alle ore 15 partenza dalla Prefettura per i sopralluoghi nei Comuni di Bacoli e Pozzuoli. L’ultimo appuntamento è in programma alle ore 18 e prevede la visita dell’Osservatorio vesuviano (sede operativa).

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Emiliano diventerà padre a 65 anni con la nuova compagna

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, diventerà nuovamente padre con la sua nuova compagna, con cui convive da qualche tempo. Il governatore pugliese, che compirà 66 anni a luglio, ha già avuto tre figli dalla sua ex moglie ed è anche nonno. La notizia si è diffusa negli ambienti della politica locale. “Non ho nulla da nascondere ma nulla da comunicare”, ha solo commentato. La nascita del bimbo sarebbe prevista a settembre.

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In Evidenza

Nomine sanità in Campania, De Luca prepara la nuova mappa dei vertici tra conferme e avvicendamenti

In arrivo i nuovi manager di 15 Asl e ospedali. Attesa per il Ruggi, il Pascale e la Napoli 1. In arrivo i nuovi manager per 15 aziende sanitarie e ospedaliere in Campania. Conferme per D’Amore e Iervolino, in uscita Longo, Verdoliva e Pizzuti.

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Scatta il conto alla rovescia per il rinnovo dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere della Campania. Dopo la proroga triennale concessa a Nino Postiglione al vertice dell’Unità di Tutela della Salute della Regione grazie alle norme del PNRR e all’innalzamento del limite d’età a 70 anni, il presidente Vincenzo De Luca è pronto a firmare le nuove nomine. Saranno 15 le poltrone da assegnare su 17 aziende, con due sole eccezioni: il Santobono e il San Sebastiano di Caserta.

Continuità e nuove rotazioni

De Luca punta sulla continuità gestionale per completare i progetti sanitari già avviati. Secondo quanto trapela, dovrebbero essere confermati:

  • Anna Iervolino all’Azienda ospedaliera dei Colli

  • Antonio D’Amore al Cardarelli

  • Mario Iervolino alla Asl Napoli 2 Nord

  • Giuseppe Russo alla Asl Napoli 3 Sud

Saranno invece costretti al passo indietro per raggiunti limiti di età:

  • Giuseppe Longo (Federico II)

  • Ferdinando Russo (Vanvitelli)

  • Renato Pizzuti (Moscati di Avellino)

  • Vincenzo D’Amato (Ruggi di Salerno), dimessosi con sei mesi di anticipo

Al Pascale, dove Attilio Bianchi ha già lasciato l’incarico, il direttore sanitario Maurizio Di Mauro potrebbe assumere la guida in via definitiva o essere destinato alla Vanvitelli, dove ha già operato.

Chi entra e chi cambia incarico

Tra i manager in uscita per il limite dei due mandati:

  • Genny Volpe (Asl Benevento)

  • Ciro Verdoliva, per cui si ipotizza un incarico al Ruggi di Salerno, dove dovrà guidare la realizzazione del nuovo ospedale, replicando quanto fatto con l’Ospedale del Mare a Napoli.

Alla Asl Napoli 1, dove si apre una nuova fase, prende quota il nome di Antonio D’Urso, attuale dg dell’Azienda USL Toscana e vicepresidente Fiaso. A Napoli potrebbe ricomporsi la coppia con Antonio D’Amore, che ricopre lo stesso ruolo nella federazione nazionale delle aziende sanitarie.

I nomi che circolano per i nuovi incarichi

  • Per il Policlinico Federico II: Ugo Trama, attuale responsabile regionale della spesa farmaceutica

  • Per il Moscati di Avellino: Elvira Bianco

  • Per la Asl di Benevento: Monica Vanni, attuale direttrice sanitaria della Napoli 2

Resta massima l’attenzione anche per il Pascale, il San Pio di Benevento, la Asl di Salerno e i due Policlinici universitari, per cui si attendono le scelte definitive nei prossimi giorni. Una partita delicata che disegnerà il futuro della governance sanitaria in Campania per i prossimi anni.

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