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Meloni lascia il G7 e torna, ‘la coscienza me lo impone’

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Lascia con un giorno in anticipo il G7 perché “la coscienza” le impone di tornare. Giorgia Meloni prima di ripartire da Hiroshima alla volta dell’Emilia Romagna spiega che è già stata troppo tempo lontana. Che ha bisogno di vedere coi suoi occhi l’entità del disastro che ha messo in ginocchio le terre alluvionate. E di preparare al meglio le misure più urgenti che arriveranno nel Consiglio dei ministri che resta comunque fissato per martedì. Non si poteva fare prima, magari tra una tappa e l’altra del viaggio che l’ha portata in Islanda e poi in Giappone. Perché la protezione civile sta ancora facendo l’inventario dei danni. E perché il maltempo non ha ancora smesso di imperversare in zone che in larga parte vivono di turismo, con la stagione estiva alle porte.

Intanto martedì arriveranno “20 milioni”, per affrontare le emergenze. Poi ci saranno altre risorse, ne serviranno cospicue, da destinare alla ricostruzione. Per le Marche lo scorso anno furono stanziati 400 milioni. Per l’Emilia, i primi calcoli che si fanno nel governo, ne serviranno di più. Solo per le strade (oltre 500 quelle chiuse) la Regione stima danni per miliardi di euro. Le risorse “si trovano” assicura Meloni. Ma prima “abbiamo bisogno di pregare perché questo disastro si fermi” dice con enfasi la premier che farà tappa tra l’altro a Forlì. Certo c’è anche la “grande solidarietà” degli altri Paesi pronti a dare “ogni tipo di aiuto”, come hanno detto Emmanuel Macron prima, ma anche Charles Michel e Justin Trudeau che “è stato un po’ avventato vittima anche lui di fake news”, liquida l’incidente sui diritti Lgbt la premier. Tutto sistemato. Come buoni sono i rapporti con gli altri partner che hanno espresso il loro cordoglio e il loro sostegno. Il padrone di casa Fumio Kishida, in apertura della sessione del G7 aperta agli ospiti. O il presidente Usa Joe Biden che ha mostrato con un abbraccio la sua “solidarietà e il suo conforto”, come non hanno mancato di sottolineare fonti italiane.

E poi gli altri che “hanno chiamato e hanno scritto” in questi giorni, “dagli Emirati arabi all’Austria”, cita Meloni, convinta che “non ci sarà bisogno di ricorrere” alle risorse altrui (nella lista dei Paesi pronti a dare una mano c’è pure l’Ungheria di Viktor Orban). E “ce ne sapremo occupare nelle pieghe dei nostri bilanci”. Senza ricorrere, però ai fondi del Pnrr, come ha chiesto ad esempio il Pd perché, spiega anche il vicepremier Matteo Salvini a Bologna, si rischierebbe di “perdere dei mesi”. Invece bisogna agire in fretta, con un primo pacchetto di misure per “alleviare famiglie e imprese sui territori”: difficile con i paesi ancora sott’acqua fare la conta delle necessità, l’elenco dei comuni è in via di composizione e si sta valutando se oltre all’Emilia Romagna saranno interessati anche aree di Marche e Toscana particolarmente colpiti. La provincia di Rimini sarà sicuramente inserita nello stato di emergenza già deliberato a inizio maggio (con lo stanziamento di 10 milioni per la Regione). Nell’immediato ci sarà il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale e processuale nelle zone più colpite, come fatto già con precedenti emergenze. E probabilmente l’esenzione dal servizio per il personale della Pa che non può andare a lavorare perché sfollato (sul modello già sperimentato durante la pandemia). Mentre un primo intervento a sostegno del sistema produttivo potrebbe vedere la garanzia gratuita da parte del Fondo centrale per le imprese, in un pacchetto cui il ministro Adolfo Urso sta lavorando insieme alle associazioni di categoria, focalizzato soprattutto su artigiani e Pmi.

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Tennis, fantastico Sinner: batte anche Medvedev e vince il China Open

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È riuscito nell’impresa, Jannik Sinner ha battuto in finale  il numero 3 al mondo, Daniil Medvedev, e si è aggiudicato il ‘China Open’, torneo Atp 500 a Pechino. Il giovane tennista altoatesino ha vinto con il punteggio di 7-6, 7-6,  ottenendo  il suo primo successo in sette incontri con il russo, tanto da averlo ringraziato alla fine della gara: “È un titolo che significa molto per me e voglio dire grazie a Daniil per avermi fatto vincere almeno una una partita contro di lui”. Sinner già dopo la semifinale vinta contro Alcaraz era quarto nel ranking finale, alle spalle proprio di Medvedev.

 

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Economia

Ok Ue a 910 milioni aiuti Italia per sviluppo agroindustria

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La Commissione europea ha approvato, in base alle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, un regime italiano da 910 milioni di euro, finanziato in parte dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, per sostenere lo sviluppo agroindustriale. Sarà attivo fino a fine 2029 e rivolto a sostenere lo sviluppo e la resilienza del sistema agroindustriale italiano agevolando l’attuazione di grandi progetti di investimento strategici e innovativi.

L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e finanziamenti agevolati alle imprese del settore agricolo, che propongono progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. I progetti aiutati mireranno a migliorare l’orientamento al mercato, aumentare la competitività e potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.

Il regime si rivolgerà a un numero di imprese che potrebbe arrivare a 500. L’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto, con tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti realizzati in zone economicamente svantaggiate.

La Commissione segnala di aver riscontrato che il regime favorisce lo sviluppo di un’attività economica, vale a dire la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli, e contribuisce agli obiettivi della politica agricola comune. Viene ritenuto “necessario e adeguato” per incoraggiare i relativi investimenti nel settore agricolo. E ha un effetto di incentivazione, in quanto i beneficiari non avrebbero effettuato gli investimenti senza il sostegno pubblico.

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Cronache

Campi Flegrei, che cosa succede? Parla il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo

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La preoccupazione è alta: le scosse di terremoto nei Campi Flegrei sono tante nelle ultime settimane. Bradisismo, eruzione, piani di evacuazione… La gente ha paura. Quello che potrebbe succedere nell’area flegrea puo interessare fino a 3 milioni di persone: abbiamo chiesto di capire di più ad un vulcanologo esperto, Giuseppe Mastrolorenzo. Ed ecco che cosa ci ha spiegato.

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