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Esteri

Media, ecco il video dell’impatto tra drone Usa e jet russo

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Il comando europeo delle forze armate statunitensi ha rilasciato il video dell’impatto martedì tra un drone di sorveglianza statunitense e un jet da combattimento russo sul Mar Nero. Lo riporta la Cnn affermando che il video appena declassificato descrive i momenti critici dell’incontro a mezz’aria, che secondo il Pentagono è durato 30-40 minuti. Il video mostra la telecamera del drone MQ-9 Reaper puntata all’indietro verso la sua coda e l’elica del drone, che è montata sul retro, che gira. Quindi, viene mostrato un caccia russo Sukhoi SU-27 che si avvicina. Mentre si avvicina, riferisce Cnn, il caccia russo scarica carburante mentre intercetta il drone statunitense. In un’altra parte del filmato, il jet russo fa un altro sorpasso. Mentre si avvicina, scarica di nuovo carburante. Il video del drone viene quindi interrotto quando il jet da combattimento russo si scontra con l’MQ-9 Reaper, danneggiando l’elica e costringendo gli Stati Uniti ad abbattere il drone nel Mar Nero. La Russia ha negato che si sia verificata una collisione. Quando la telecamera torna online nel filmato, la vista viene nuovamente puntata all’indietro e l’elica viene mostrata danneggiata dalla collisione. Con l’elica danneggiata, gli operatori dei droni hanno effettivamente pilotato l’aereo come un aliante mentre scendeva sul Mar Nero, abbattendolo nelle acque internazionali a sud-ovest della Crimea.

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L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

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Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

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Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

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C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

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Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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