Collegati con noi

Uncategorized

Mattel fa boom in Borsa ed incassa dalla vendita di Barbie oltre un miliardo di dollari

Pubblicato

del

Mattel sopra le attese degli analisti, con Barbie che torna a essere una bambola da un miliardo di dollari. Il colosso dei giocattoli chiude il quarto trimestre con un utile per azione di 4 centesimi, meglio delle previsioni del mercato, che scommetteva su una perdita di 14 centesimi. E’ la prima volta in tre anni che Mattel batte le attese sull’utile per azione. I ricavi sono risultati pari a 1,52 miliardi di dollari, sopra gli 1,44 miliardi di dollari previsti dal mercato. Barbie nel 2018 ha realizzato ricavi per 1,09 miliardi di dollari, e’ la prima volta che supera la soglia del miliardo dal 2014. I risultati sopra le attese fanno volare i titoli Mattel in Borsa, dove nelle contrattazioni after hours salgono del 16,83%.

Advertisement

Uncategorized

Caccia alle impronte sul telo, Anastasia forse soffocata

Pubblicato

del

Passa dall’analisi di una serie di reperti la verità sull’omicidio di Anastasia Trofimova, la 28enne russa trovata morta a poca distanza dal corpo della figlia di circa un anno, a Villa Pamphili, il 7 giugno scorso. Per chi indaga si tratta di un duplice omicidio con un unico sospettato: Francis Kaufmann, 46enne californiano, bloccato sull’isola greca di Skiathos e attualmente detenuto nel carcere di Larissa, in attesa dell’estradizione sollecitata dai pm di Roma.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul fatto che Andromeda, la bambina di appena un anno – nata nel giugno del 2024 dalla relazione tra l’uomo e la donna – sia stata strangolata dal padre la sera prima del ritrovamento. Sul decesso di Anastasia, invece, restano ancora da accertare le cause. Gli investigatori chiedono dunque agli specialisti della Scientifica risposte sul materiale rinvenuto nell’area verde, a partire da un telo di plastica nero lasciato sul corpo nudo della donna. Secondo una prima stima, Anastasia sarebbe morta almeno 5-7 giorni prima della figlia.

Le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non hanno consentito di individuare segni evidenti di violenza, ma non si esclude che la 28enne possa essere stata soffocata, forse con un cuscino o proprio con il telo. La speranza degli inquirenti è individuare impronte o altri elementi utili a confermare, senza margine di dubbio, la responsabilità di Kaufmann, che Anastasia aveva conosciuto a Malta nel settembre 2023. Parallelamente, proseguono le verifiche sul vissuto dell’indagato, che in Italia avrebbe utilizzato almeno due alias: Rexal Ford e Matteo Capozzi. Dagli Stati Uniti, l’FBI ha trasmesso ai magistrati romani una serie di documenti utili a ricostruire i precedenti penali di Kaufmann. Secondo quanto emerge dagli atti, Kaufmann-Ford ha alle spalle “cinque arresti per violenza domestica e aggressione, oltre ad aver scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che causò gravi lesioni fisiche”.

Un passato violento, con azioni simili, che potrebbe fornire spunti anche per ricostruire la dinamica del secondo omicidio. Gli investigatori stanno intanto ricostruendo la rete di contatti e movimenti dell’americano, che da tempo si accreditava in ambienti cinematografici romani. Nel 2021 avrebbe ottenuto un finanziamento da quasi un milione di euro grazie ai benefici del tax credit per il film Stelle della notte. All’inizio del 2025 ha inoltre contattato alcuni produttori con sede a Malta per proporre un nuovo progetto cinematografico.

L’indagato stava cercando location sull’isola, ma l’iniziativa è stata bruscamente interrotta a marzo, quando ha deciso di lasciare Malta e raggiungere la Sicilia a bordo di un catamarano preso a noleggio. Una serie di scelte poco comprensibili, su cui gli inquirenti italiani potrebbero presto chiedere conto allo stesso Kaufmann. Non è infatti esclusa una missione a Larissa da parte degli investigatori, qualora i tempi dell’estradizione dovessero allungarsi ulteriormente. E gli inquirenti si appresterebbero a sentire anche la madre di Anastasia, per rogatoria o convocandola a Roma. La donna ha rivelato che il 2 giugno la figlia le scrisse lamentando problemi con Kaufmann. Fu il suo ultimo contatto con Anastasia.

Continua a leggere

Uncategorized

Inchiesta tv pirata sul web, arrivano prime condanne a Napoli

Pubblicato

del

Arrivano le prime condanne dal processo scaturito dall’inchiesta che nel dicembre 2024 ha consentito di smantellare una centrale Iptv dalla quale illegalmente venivano trasmessi sul web e sui social network palinsesti, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento delle principali piattaforme di streaming: il giudice per le indagini preliminare di Napoli Leda Rossetti ha condannato due presunti appartenenti all’associazione a delinquere.

Si tratta di Cristian Fidato e di Anatoliy Perrotta, a cui sono stati comminati, rispettivamente, a quattro anni e quattro mesi di reclusione e a una multa di 22mila euro, e a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa). L’indagine della Guardia di Finanza, svolta in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e coordinata dal sostituto procuratore di Napoli Silvio Pavia e dal procuratore aggiunto Alessandro Milita (terza sezione – criminalità economica) consentì anche l’identificazione di oltre seimila clienti abbonati alla piattaforma illegale che fruivano illecitamente dei contenuti di Dazn, Sky, Amazon Prime Video e non solo. Tutti rischiano sanzioni amministrative previste dalla legge (fino a 5mila euro di multa), salvo ulteriori iniziative di richieste danni che potranno essere decise dai titolari dei diritti.

Continua a leggere

Uncategorized

Falle nei controlli su Kaufmann, verifiche su 5 pattuglie

Pubblicato

del

Tre controlli di polizia al centro di Roma a distanza di pochi giorni. Tre occasioni in cui il presunto killer di Villa Pamphili è comparso davanti agli agenti in compagnia di mamma e figlia trovate poi morte in uno dei parchi più frequentati di Roma. Interventi che, però, non hanno portato ad una loro identificazione e che ora verranno scandagliati nei minimi dettagli per analizzare se ci siano state falle nell’approccio operativo.

Il questore di Roma, Roberto Massucci, d’intesa con il capo della polizia, ha disposto una “puntuale ricostruzione” degli episodi in cui Francis Kaufmann, arrestato nei giorni scorsi sull’isola greca di Skiathos, la ventottenne Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda sono stati controllati nella Capitale. A finire sotto la lente tutte le fasi di quegli accertamenti di polizia. Le verifiche riguardano, in particolare, l’operato di cinque equipaggi coinvolti nei controlli. I tre furono controllati la prima volta la sera del 20 maggio in via Giulia, nel centro storico della città dove, intorno alle 22, era stato notato un uomo ubriaco strattonare la donna in sua compagnia che aveva in braccio una bambina. La pattuglia lo identificò come Rexal Ford, nome risultato poi falso. La ventottenne, senza documenti, disse di chiamarsi Stella Ford. E li lasciarono andare.

Un paio di ore dopo furono raggiunti nuovamente dalla polizia allertata dalla segnalazione di un passante che aveva visto un uomo, in stato di alterazione, ferito alla testa. All’arrivo dei poliziotti la donna stava curando la ferita alla fronte e avrebbe riferito – parlando in inglese fluente – che il marito, ubriaco, si era fatto male sbattendo contro lo spigolo del muro di un palazzo e che non l’aveva maltrattata. Qualche giorno più tardi, il 5 giugno, Kaufmann è ricomparso davanti agli agenti da solo con la bambina, quando Anastasia presumibilmente era già morta. E’ stato notato in piazza Benedetto Cairoli, poco distante da Largo Argentina, mentre barcollante beveva del vino da una bottiglia e teneva in braccio la piccola che piangeva disperatamente.

Uno dei componenti della pattuglia intervenuta in ausilio al primo equipaggio, una poliziotta, lo ha subito riconosciuto e gli ha chiesto dove fosse la moglie, ricevendo come risposta che era fuori Roma e aveva affidato a lui la bambina. Tutta la filiera di quei controlli verrà ora analizzata nei minimi dettagli “all’insegna”, spiegano fonti della questura, “della fiducia e della trasparenza” cui si “orienta quotidianamente l’impegno delle donne e degli uomini della polizia nella provincia di Roma e il rapporto con la collettività e le altre istituzioni”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto