Passa dall’analisi di una serie di reperti la verità sull’omicidio di Anastasia Trofimova, la 28enne russa trovata morta a poca distanza dal corpo della figlia di circa un anno, a Villa Pamphili, il 7 giugno scorso. Per chi indaga si tratta di un duplice omicidio con un unico sospettato: Francis Kaufmann, 46enne californiano, bloccato sull’isola greca di Skiathos e attualmente detenuto nel carcere di Larissa, in attesa dell’estradizione sollecitata dai pm di Roma.
Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul fatto che Andromeda, la bambina di appena un anno – nata nel giugno del 2024 dalla relazione tra l’uomo e la donna – sia stata strangolata dal padre la sera prima del ritrovamento. Sul decesso di Anastasia, invece, restano ancora da accertare le cause. Gli investigatori chiedono dunque agli specialisti della Scientifica risposte sul materiale rinvenuto nell’area verde, a partire da un telo di plastica nero lasciato sul corpo nudo della donna. Secondo una prima stima, Anastasia sarebbe morta almeno 5-7 giorni prima della figlia.
Le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non hanno consentito di individuare segni evidenti di violenza, ma non si esclude che la 28enne possa essere stata soffocata, forse con un cuscino o proprio con il telo. La speranza degli inquirenti è individuare impronte o altri elementi utili a confermare, senza margine di dubbio, la responsabilità di Kaufmann, che Anastasia aveva conosciuto a Malta nel settembre 2023. Parallelamente, proseguono le verifiche sul vissuto dell’indagato, che in Italia avrebbe utilizzato almeno due alias: Rexal Ford e Matteo Capozzi. Dagli Stati Uniti, l’FBI ha trasmesso ai magistrati romani una serie di documenti utili a ricostruire i precedenti penali di Kaufmann. Secondo quanto emerge dagli atti, Kaufmann-Ford ha alle spalle “cinque arresti per violenza domestica e aggressione, oltre ad aver scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che causò gravi lesioni fisiche”.
Un passato violento, con azioni simili, che potrebbe fornire spunti anche per ricostruire la dinamica del secondo omicidio. Gli investigatori stanno intanto ricostruendo la rete di contatti e movimenti dell’americano, che da tempo si accreditava in ambienti cinematografici romani. Nel 2021 avrebbe ottenuto un finanziamento da quasi un milione di euro grazie ai benefici del tax credit per il film Stelle della notte. All’inizio del 2025 ha inoltre contattato alcuni produttori con sede a Malta per proporre un nuovo progetto cinematografico.
L’indagato stava cercando location sull’isola, ma l’iniziativa è stata bruscamente interrotta a marzo, quando ha deciso di lasciare Malta e raggiungere la Sicilia a bordo di un catamarano preso a noleggio. Una serie di scelte poco comprensibili, su cui gli inquirenti italiani potrebbero presto chiedere conto allo stesso Kaufmann. Non è infatti esclusa una missione a Larissa da parte degli investigatori, qualora i tempi dell’estradizione dovessero allungarsi ulteriormente. E gli inquirenti si appresterebbero a sentire anche la madre di Anastasia, per rogatoria o convocandola a Roma. La donna ha rivelato che il 2 giugno la figlia le scrisse lamentando problemi con Kaufmann. Fu il suo ultimo contatto con Anastasia.