Collegati con noi

In Evidenza

Mattarella esorta all’unità, conoscenza antidoto paura

Pubblicato

del

Unita’ di intenti, solidarieta’ e fiducia nella scienza come forte antidoto contro paure irrazionali. E’ la ricetta proposta da Sergio Mattarella al Paese e alla politica perche’ si riesca a superare tutti insieme l’emergenza del coronavirus. Ma, malgrado l’esortazione del Colle a non dividersi in questi giorni pieni di apprensione, riaffiora lo scontro sul governo, fuori ma anche dentro la maggioranza. In questa fase delicatissima, ricorda Mattarella dal Quirinale, la “solidarieta’” non e’ solo necessaria ma e’ “un dovere”. Sul primo fronte, Matteo Salvini, in una diretta Facebook dalle piste di Ortisei, torna ad attaccare Giuseppe Conte chiedendone la testa per come sta gestendo l’emergenza coronavirus. “Qualcuno si permette di dire ‘italiani no’. Ma stiamo scherzando? In questo momento – attacca il leader della Lega – servirebbe un capo del governo con le palle, che sappia difendere l’interesse nazionali, i prodotti italiani”. E, in serata, il leader della Lega torna all’attacco puntando il dito contro il decreto per il sostegno alle zone rosse: “dal governo solo briciole, lo stop alle cartelle deve essere esteso a tutta Italia”. “Ogni volta, come in questi giorni, si dice una cosa non vera per contrastare il governo, si causa un danno all’Italia”, e’ la netta replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Al di la’ dell’emergenza sanitaria, sono due gli aspetti sui quali il premier Giuseppe Conte lavora in queste ore: quello economico e quello legato al rischio di un isolamento internazionale. Su questi due fronti, sottolineano fonti di governo, l’emergenza non e’ finita. E, a Palazzo Chigi, si ha la piena consapevolezza del fatto che la tregua, anche all’interno della maggioranza, e’ a tempo determinato. Ma Conte, trovando la netta sponda del Pd e quella del M5S, alle polemiche risponde cercando di mettere in campo l’unita’ del governo e limitando, in queste ore, la sua esposizione. Ad esporre il decreto sul sostegno alle zone rosse varato in serata dal Cdm, non a caso e’ il titolare del Mef Roberto Gualtieri e non il capo del governo.

La settimana prossima, invece, sara’ quella del decreto per il rilancio dell’economia su tutta la Penisola. Sara’ un decreto corposo visto che, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, ormai l’agenda 2023 che prevedeva una “cura da cavallo” per l’economia italiana coincide quasi totalmente con la strategia per risollevare il Paese dagli effetti di Covid-19. E non si esclude un terzo provvedimento, questa volta con un occhio di riguardo all’immagine dell’Italia nel mondo. Il tempo, per Conte, stringe. E da Iv arrivano gia’ i primi scossoni. Come quello inferto dal sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto (Iv) che annuncia l’intenzione di dimettersi, in polemica con il ministro Luigi Di Maio. Motivo dello scontro la mancata assegnazione della delega al commercio estero, affidata dal ministro a Manlio Di Stefano. Scalfarotto voleva dimettersi gia’ ieri sera ma, sottolineano in Iv, e’ stato Matteo Renzi a trattenerlo. fino alla fine dell’emergenza coronavirus. Ma lo scontro con il M5S resta aperto. Le polemiche stridono con l’appello lanciato dal capo dello Stato nel trentennale di Telethon, secondo cui “particolarmente in momenti delicati per la collettivita’”, sostenere i principi di solidarieta’ “e’ un dovere”. “Quando si perdono – sottolinea Mattarella – ci si indebolisce tutti”. Ma il capo dello Stato va oltre: prima ringrazia le donne e gli uomini della Sanita’ e delle forze dell’ordine “in prima linea” contro il virus, quindi bacchetta ogni tentazione di lasciarsi andare al panico, esortando tutti ad avere fiducia nella scienza: “La conoscenza aiuta la responsabilita’ e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni”.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

Pubblicato

del

 

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

Continua a leggere

Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

Pubblicato

del

Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto