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Match clou in trasferta, Napoli e Inter rischiano grosso

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La quarta contro la prima, la quinta contro la seconda. La classifica rischia il terremoto, a cavallo degli spareggi europei, perché il punticino che il Napoli conserva sull’Inter può impinguarsi come estinguersi con un sorpasso. Le due big, Napoli e Inter, rischiano grosso in casa di due squadre di alto livello come Lazio e Juventus negli attesi match clou del fine settimana. Il Napoli di Antonio Conte dopo una lunga corsa sfrenata sembra avere bisogno di rifiatare, anche se é l’unica che non ha impegni di coppa. L’infortunio di Neres, l’addio di Kavara senza un sostituto adeguato danno qualche problema al tecnico, ma nei big match i partenopei raramente deludono. E’ successo però due volte proprio con la Lazio (all’andata e in Coppa Italia), una sorta di bestia nera per i partenopei che ritrovano dopo mesi Buongiorno, ma devono fare a meno di Neres, sostituito da Raspadori.

La Lazio gioca in scioltezza, ha trovato gli assetti giusti soprattutto ora che in attacco, accanto a Zaccagni e Castellanos, può giovarsi di un Pedro alla Altafini, sempre più incisivo e convincente. L’Inter si presenta tonica al derby d’Italia avendo reagito alle sbavature nella stracittadina e nel recupero con la Fiorentina. La vetta é a portata di mano, la squadra é rodata e sa come gestire le difficoltà: solo il dubbio di Thuram preoccupa vagamente Inzaghi che ha Taremi e Arnautovic pronti a subentrare. Qualche problema in piu’ assilla Thiago Motta visti gli alti e bassi del suo gruppo, col pensiero fisso allo spareggio di ritorno col Psv.

Molto dipende dalla vena di Kolo Muani, che ha avuto un impatto eccellente in bianconero relegando in panchina l’insofferente Vlahovic. Il turno sembra favorevole all’Atalanta, che riceve il Cagliari che si é risollevato dalla zona salvezza con due vittorie in quattro gare. Perç Gasp, ancora adirato per il rigore beffa in Champions, deve pensare al ritorno col Bruges dosando le forze. Soprattutto De Roon e Ederson, avrebbero bisogno di rifiatare. A decidere, in attesa del recupero di Lookman, potrebbe essere il solito Retegui, già a quota 20 gol in serie A. A giovarsi dei big match può essere anche la Fiorentina, impegnata col Como di Fabregas e Nico Paz. Palladino ha l’handicap della squalifica di Kean, forse sostituito da Zaniolo. In difficoltà c’é anche il Milan di Conceicao, concentrato a ribaltare il ko col Feyenoord dopo la papera di Maignan.

IL ricorso ai quattro ‘tenori’ (Joao Felix, Gimenez, Pulisic e Leao) sembra rischioso per cui domani contro il fragile Verona potrebbe riposare il portoghese insieme al suo amico Theo Hernandez, sempre più fuori fase. La Roma cerca di proseguire la sua rincorsa, e ottenere il nono risultato utile consecutivo, in casa del Parma in crisi (travolto 5-0 all’Olimpico). Ranieri dovrà gestire un turnover intelligente in vista del ritorno col Porto, una volta smaltita l’ira per l’arbitraggio dell’andata. Cristante é squalificato anche in campionato, mentre l’infortunio di Dybala sembra lieve, ma certo non sarà rischiato domenica. Per Pecchia é un incrocio delicato: un nuovo rovescio potrebbe costargli la panchina. Nelle altre gare della zona salvezza molto complicato si presenta il compito di Empoli e Venezia in casa di Udinese e Genoa, mentre il Monza, che ha richiamato Nesta al posto di Bocchetti, ha una delle ultime occasioni per impostare un’ardua rimonta: deve vincere in casa contro il quadrato Lecce per tornare a sperare.

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Napoli, Conte non si accontenta: “Il pareggio è una mezza sconfitta”

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Il pareggio contro il Venezia brucia. Antonio Conte non lo nasconde e, sebbene riconosca la prestazione solida del suo Napoli, non riesce a digerire l’occasione persa. “Il pari per me è sempre una mezza sconfitta”, ha dichiarato il tecnico azzurro, che non accetta compromessi e pretende sempre il massimo dalla sua squadra.

Il tecnico leccese, però, guarda avanti. Nove finali separano il Napoli dalla fine della stagione, e per Conte non c’è tempo per rimpianti. L’obiettivo è chiaro: dare fastidio fino alla fine e restare in corsa fino all’ultima giornata.

UN PAREGGIO CHE NON CONVINCE

Conte analizza la partita con lucidità e non nasconde il rammarico per le tante occasioni sprecate:

“A me la prestazione è piaciuta. Il Napoli ha fatto la partita che doveva fare su un campo difficile e contro una squadra in salute. Ma alla fine vince chi fa gol”, ha sottolineato.

E proprio la poca incisività sotto porta è stata il vero problema della partita. “Dobbiamo performare meglio e trovare più concretezza in fase realizzativa”, ha spiegato Conte, consapevole che in un campionato così equilibrato ogni punto perso può pesare enormemente.

IL RISCHIO NEL FINALE: “INACCETTABILE”

Se c’è un dettaglio che ha fatto letteralmente infuriare Conte, è stata l’azione in pieno recupero in cui il Napoli ha rischiato addirittura di perdere la partita:

“Quella è una cosa che non deve accadere mai, ma proprio mai. Significa che non ci sei con la testa. Abbiamo rischiato di incassare un ko che sarebbe stato pesantissimo”, ha dichiarato il tecnico.

Una distrazione che Conte non accetta: “Le mie squadre devono avere sempre il cervello inserito in campo, fino al triplice fischio. Stavolta siamo stati fortunati, ma la prossima rischiamo di pagare dazio”.

NIENTE POSTO FISSO, SPAZIO A NUOVE RISORSE

Il periodo degli infortuni ha costretto Conte a sperimentare nuove soluzioni e a dare spazio a giocatori meno utilizzati, una situazione che lui stesso considera positiva:

“Non ci sono posti fissi. Ho avuto l’opportunità di trovare nuove risorse da valorizzare e sfruttare. Andremo avanti così fino alla fine, lottando con il coltello tra i denti”.

L’approccio resta lo stesso: ogni partita è una finale e nessuno deve sentirsi titolare garantito.

LA PAUSA NAZIONALE E IL RECUPERO DI NERES

Ora il Napoli si prepara alla pausa per le Nazionali, un momento importante per recuperare energie e lavorare sui dettagli. Conte spera di poter riavere David Neres, fermo ai box per infortunio:

“Completeremo il recupero di Neres e speriamo che la Nazionale ci restituisca i nostri giocatori senza problemi”, ha dichiarato.

L’allenatore azzurro sa che il finale di stagione sarà decisivo e vuole il massimo dai suoi uomini.

LO SGUARDO AL FUTURO: NOVE FINALI DA GIOCARE

Nonostante la frenata contro il Venezia, Conte non cambia mentalità. Il Napoli non guarda gli altri, ma solo a sé stesso:

“Non ci interessa il calendario degli altri. Noi continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino a oggi. Cercheremo di dare fastidio fino alla fine”.

L’obiettivo resta chiaro: chiudere la stagione nel miglior modo possibile e dimostrare che il Napoli è ancora una squadra competitiva.

La sfida è aperta, e Conte non ha alcuna intenzione di mollare.

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Un caso il viaggio d’affari di Totti a Mosca, gli appelli a non andare e i silenzi del campione

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“L’imperatore sta andando alla terza Roma”. Sfondo viola, slogan in russo e l’immagine di Francesco Totti (foto Imagoeconomica in evidenza) di spalle con la maglia della Roma ed il numero 10 ben in evidenza. Così, il ‘Capitano’ appare sui cartelli di cui, pare, Mosca sia piena. Il motivo: la partecipazione l’otto aprile (data scritta con i numeri romani) ed un evento organizzato da una testata che si occupa di sport e scommesse. La notizia ha fatto il giro del web ed è diventata virale sui social con tanto di polemiche da parte di tifosi e non solo.

“Capità ma che stai affà'”, scrive un utente su X. “Dopo 3 anni di guerra, con migliaia di morti, migliaia di bambini rapiti… ci sono italiani che vanno a fare l’inchino al regime di Putin. Dopo Albano, Pupo… adesso Totti”, scrive un altro internauta che si firma Rodyka. Sul caso interviene anche Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe che sempre su X scrive: “L’imperatore sta andando nella terza Roma. D’altronde.. pecunia non olet”.

Ma il viaggio dell’ex capitano giallorosso diventa un caso anche politico. A lanciare un appello affinchè Totti torni sui suoi passi è Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa: “Francesco Totti rappresenta per Roma, per l’Italia e per milioni di persone nel mondo molto più di un grande campione sportivo: è simbolo di generosità, cuore e valori positivi. Per questo – scrive – rivolgiamo a lui un appello sincero e affettuoso: Francesco, Roma ti ama per il tuo cuore e la tua generosità: non permettere che siano associati a chi calpesta diritti umani e democrazia”. Il diretto interessato sceglie di non replicare, ma in ambienti a lui vicini si prova a smontare la polemica osservando che l’iniziativa è un evento commerciale a carattere sportivo al quale hanno partecipato altri calciatori in passato ed altri andranno in futuro.

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Jannik Sinner, il numero uno indiscusso del tennis mondiale: Alcaraz non può più raggiungerlo

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Jack Draper elimina Carlos Alcaraz e vince la finale di un Masters 1000 contro Holger Rune, chiudendo definitivamente ogni possibilità di sorpasso sul numero uno del mondo Jannik Sinner. Il giovane spagnolo, due volte campione a Indian Wells, non riesce a centrare la tripletta e ora non ha più alcuna chance di superare l’altoatesino in classifica.

SINNER, NUMERO UNO NONOSTANTE LO STOP

La notizia più rilevante è che Jannik Sinner resterà in vetta al ranking mondiale anche al suo ritorno in campo agli Internazionali di Roma, nonostante lo stop forzato di tre mesi a causa di accuse infondate sull’uso del clostebol. Un’ingiustizia che non ha minato la sua ascesa, ma che anzi rende il suo primato ancora più significativo.

ALCARAZ, UNA MISSIONE IMPOSSIBILE

Per superare Sinner, Alcaraz avrebbe dovuto vincere tre Masters 1000 consecutivi, un’impresa ormai impossibile dopo la sua sconfitta in semifinale contro Jack Draper, che lo ha battuto con il punteggio di 6-1 0-6 6-4 in un’ora e 44 minuti. Il suo rendimento altalenante lo ha definitivamente escluso dalla corsa al numero uno.

L’ATTESA PER ROMA

Con Sinner pronto a tornare sul circuito da numero uno indiscusso, l’attesa per gli Internazionali d’Italia cresce. L’altoatesino avrà la possibilità di riaffermarsi sul grande palcoscenico e consolidare la sua leadership nel tennis mondiale, confermando che il primato è più che meritato.

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