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Marotta avverte l’Inter, per scudetto attenti ad Atalanta

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“L’Inter è ritornata a essere una delle protagoniste più autorevoli in Europa, in quel palcoscenico più consono alla sua storia, e con la nuova proprietà stiamo dando continuità a questa situazione”. Lo dice con orgoglio il presidente nerazzurro, Giuseppe Marotta, in un’intervista a Sky Sport tra bilancio e prospettive future. E in proposito ha messo le mani avanti sulla corsa scudetto, che pure vede l’Inter favorita: “C’è un gruppettino di testa composto anche da Atalanta e Napoli, con Milan e Juve pronte a riagganciarsi, ma credo sia la prima una delle grandi favorite. Ha raggiunto la maturità e la convinzione che non aveva mai avuto ed è un grande modello da seguire, anche se non nei grandi club. Ha dato dimostrazione di poter vincere senza spendere tanto”. E in merito al Napoli, com’è il dualismo con Antonio Conte, col quale l’Inter vinse il 19/o titolo? “Non c’è dualismo. C’è grande rispetto, le schermaglie dialettiche fan parte del gioco”. E che tecnico è Simone Inzaghi? “Un grande professionista e una persona molto intelligente – ha detto Marotta -. È arrivato in punta di piedi, si è adeguato a un ruolo importante ed è cresciuto con i risultati”.

Parlando di se stesso, Marotta ha negato di essere l’uomo più potente del calcio italiano e anche di aspirare al ruolo di presidente Figc o ministro. “Sono una persona che ha raggiunto forse il pieno della propria esperienza calcistica, avendo iniziato da ragazzino – ha risposto Marotta -. Io sto bene all’ Inter, spero di contribuire a dare risultati, ma la mia esperienza la metto a disposizione. Oggi, credo che gli aspetti da combattere al nostro interno siano la litigiosità e i personalismi esasperati, dobbiamo essere invece tutti uniti. Si crede che il grande problema sia il confronto tra Leghe e Figc – ha spiegato – quando invece dobbiamo rivolgerci alla politica, al governo, perché oggi i problemi sono ad esempio il Decreto Crescita. Guarda caso, quando l’abbiamo attuato le italiane sono arrivate in finale in tutte le coppe l’Atalanta ha anche vinto. Togliendocela, torneremo indietro nel ranking”.

Infine, Marotta ha parlato anche dell’inchiesta della magistratura milanese relativa alle curve. “Ci siamo messi a disposizione e stiamo collaborando per debellare questo fenomeno straordinario in negativo. Sono attività criminali che non c’entrano niente con lo sport. Un tempo c’era violenza fisica dento o fuori lo stadio ma nell’ottica di quello che è un fenomeno di calcio. Oggi siamo davanti a una situazione difficile da debellare per una società, noi stiamo collaborando al fine di garantire trasparenza”. Si poteva fare di più per evitare troppi contatti tra giocatori e ultras? “Si può e si deve fare molto di più. Noi società spieghiamo ai calciatori a quelle che sono le leggi, ma poi è difficile entrare nella loro vita privata – ha conclusa -. C’è una parte d’ombra dove non possiamo entrare”.

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Mancini fa lo sceicco, è il nuovo allenatore dell’Al Sadd: contratto da 5 milioni l’anno in Qatar

Roberto Mancini riparte dal Qatar: è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Al Sadd. Contratto di due anni e mezzo e obiettivo di riportare il club ai vertici asiatici.

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La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: Roberto Mancini (foto Imagoeconomica) è il nuovo allenatore dell’Al Sadd, club qatariota tra i più prestigiosi del Golfo. L’annuncio è arrivato via social, accompagnato da alcune immagini che mostrano l’ex ct della Nazionale italiana al momento della firma del contratto e con la maglia bianca della squadra.

L’accordo prevede un contratto di due anni e mezzo con un compenso che, secondo indiscrezioni, si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro a stagione.


Gli obiettivi: rilanciare il club e puntare alla Champions d’Asia

Il nuovo tecnico avrà il compito di rilanciare il prestigio sportivo dell’Al Sadd, che negli ultimi anni ha raccolto risultati modesti, soprattutto a livello internazionale. L’obiettivo principale è riportare il club ai vertici del calcio asiatico e riconquistare la Champions League d’Asia, trofeo che manca dal 2011.

Il cammino però si annuncia difficile: dopo l’esonero del portoghese Felix Sanchez a ottobre, la squadra è decima su dodici nel girone occidentale del torneo continentale e a cinque punti dall’ottavo posto, l’ultimo utile per l’accesso alla fase a eliminazione diretta. Anche nel campionato nazionale, la Qatar Stars League, la formazione è a metà classifica dopo nove giornate, distante otto punti dalla capolista.


Una nuova sfida dopo l’esperienza con l’Arabia Saudita

Per Mancini si tratta di una nuova avventura lontano dall’Europa, dopo la breve esperienza da ct dell’Arabia Saudita, durata poco più di un anno, dall’agosto 2023 all’ottobre 2024.

Lo strappo con la Nazionale italiana a Ferragosto 2023, dopo il trionfo a Euro 2020, aveva lasciato un segno profondo nel tecnico jesino, che più volte ha espresso rammarico per quella decisione e il desiderio di tornare un giorno sulla panchina azzurra.


Il mancato ritorno nei grandi club europei

Negli ultimi mesi, Mancini aveva cercato un ritorno nel calcio di club, dopo sette anni di esperienze internazionali. Era stato accostato a Roma, Juventus, Fiorentina e Atalanta, ma nessuna trattativa si era concretizzata. Anche in Premier League, dove aveva ammesso contatti con il Manchester United, non era arrivata la svolta sperata.


Un nuovo capitolo della carriera

Con il messaggio “Benvenuto signor Mancini”, l’Al Sadd ha ufficializzato l’inizio di un nuovo capitolo della carriera del tecnico italiano. Una sfida lontana dai riflettori europei, ma che potrebbe rappresentare l’occasione per ricostruire la propria immagine sportiva e tornare, in futuro, protagonista anche su palcoscenici più prestigiosi.

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Federica Brignone applaude Sinner: “Ingiocabile nei momenti chiave, che forza mentale”

Federica Brignone, campionessa del mondo di sci, elogia Sinner dopo la vittoria su Zverev alle Atp Finals: “Nei momenti difficili diventava ingiocabile. Mi sono emozionata”.

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La campionessa del mondo di sci alpino Federica Brignone si è lasciata conquistare dal talento e dalla determinazione di Jannik Sinner durante la sfida con Alexander Zverev alle Atp Finals di Torino. Presente tra il pubblico dell’Inalpi Arena, l’atleta azzurra ha commentato la partita con parole di grande ammirazione:
È stata una bella partita. Sinner ha mostrato la sua forza mentale nei punti importanti. Ogni volta che andava sotto, diventava ingiocabile. Zverev era disperato, ho pensato: mamma mia, deve essere tosta per lui.”

“La concentrazione dei tennisti mi sorprende”

Brignone ha sottolineato quanto sia rimasta colpita dalla capacità di concentrazione dei tennisti, soprattutto in un contesto rumoroso e coinvolgente come quello delle Finals.
Quello che mi sorprende è come riescono, nonostante il rumore e la gente così vicina, a concentrarsi così bene. A me questo creerebbe un sacco di problemi. È anche abitudine, chiaramente. Ma mi sorprende che la gente non capisca che è importante lasciare gli atleti nel silenzio.”

“Mi sono emozionata”

La sciatrice valdostana, abituata a palcoscenici internazionali ma molto diversi per atmosfera, ha confessato di aver vissuto il match con grande partecipazione emotiva:
Comunque mi sono emozionata”, ha concluso Brignone, che condivide con Sinner la stessa attitudine alla disciplina, alla concentrazione e alla freddezza nei momenti decisivi — qualità che, anche fuori dalla neve, portano gli azzurri sul tetto del mondo.

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Sinner batte Zverev e vola verso le semifinali delle ATP Finals di Torino

Jannik Sinner domina anche Zverev in due set alle ATP Finals di Torino e centra la seconda vittoria consecutiva, avvicinandosi alle semifinali.

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Jannik Sinner continua la sua marcia trionfale alle ATP Finals di Torino. Il numero due del mondo ha sconfitto Alexander Zverev in due set, 6-4, 6-3, in un’ora e trentasette minuti di gioco, regalando al pubblico dell’Inalpi Arena un’altra prestazione di alto livello.

Due su due per Jannik

Con questa vittoria, Sinner mette a segno la seconda affermazione in due gare e si avvicina alla qualificazione matematica per le semifinali. Solidissimo al servizio e preciso nelle accelerazioni, l’azzurro ha gestito con lucidità i momenti chiave del match, strappando il servizio a Zverev nei momenti decisivi dei due set.

Ora testa alle semifinali

“Mi sento bene, sto giocando con fiducia e il pubblico mi dà una spinta incredibile”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. Per il tennista altoatesino è già tempo di pensare alle semifinali, che potrebbero arrivare con una giornata d’anticipo.

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