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Cronache

Maria Antonietta Troncone da domani procuratrice a Napoli Nord

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Avvicendamento al vertice delle due Procure della Repubblica del Casertano: quella storica, di Santa Maria Capua Vetere, e l’ufficio di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa, aperto nel settembre 2013. Da domani Maria Antonietta Troncone lascia l’incarico di capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere per insediarsi al vertice di quella di Napoli Nord, mentre l’attuale Procuratore facente funzioni in servizio ad Aversa, Carmine Renzulli, andra’ a ricoprire l’analogo ruolo a Santa Maria Capua Vetere. Renzulli e’ stato nell’ufficio inquirente sammaritano dal 1987 al 2004, e vi ritorna da vicario facente funzioni dopo 17 anni; qui sara’ alle prese con lo spinoso fascicolo d’indagine sulle violenze avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e sara’ lui a dover chiedere il rinvio a giudizio dei 120 indagati per i quali qualche giorno fa la Procura, ancora guidata dalla Troncone, ha emesso gli avvisi di chiusura indagini. Per la Troncone e’ invece la prima esperienza a Napoli Nord, “procura di frontiera” che abbraccia 38 comuni divisi tra le aree piu’ difficili del Casertano e del Napoletano, dove sono tante le criticita’, dalle presenza di microcriminalita’ e camorra al degrado ambientale ed economico. Tra le tante indagini rilevanti, la Troncone si trovera’ a gestire l’inchiesta sulla morte di Tiziana Cantone, la 31enne deceduta il 13 settembre 2016 dopo la diffusione di alcuni video hot che la ritraevano; alcuni mesi fa la Procura di Napoli Nord allora a guida Renzulli ha riaperto il caso, da sempre classificato come suicidio, ipotizzando il reato di omicidio e disponendo la riesumazione della salma della ragazza per effettuare quell’autopsia mai realizzata sul corpo di Tiziana. Sara’ la Troncone, con il sostituto titolare del fascicolo Giovanni Corona, a dover tirare le somme della relazione sull’autopsia che i medici incaricati depositeranno nelle prossime settimane, e a decidere dunque se e come procedere nell’indagine per omicidio, procedendo magari a qualche iscrizione.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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