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Maresca riempie la piazza rossa di Ponticelli: voglio una Napoli normale, il centro della città sono le periferie

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Catello Maresca, candidato civico a Napoli, si misura per la prima volta con la piazza. Sceglie il quartiere Ponticelli per il suo primo comizio della campagna elettorale. La piazza è piccola ma piena. Ci sono anche politici che provengono da esperienze diverse e che sono in squadra con Maresca. C’è l’ex segretario regionale della Cisl Lina Lucci. C’è l’ex dirigente del Pd campano Peppe Balzamo. C’è l’ex parlamentare Salvatore Varriale, democristiano eletto nelle liste di Fi. Ci sono pezzi importanti della società civile, del mondo delle professioni: Mimmo Menniti, Michele Riggi, Nicola Mercurio, Stefano Marzatico. C’è un campione di Judo, Gianni Maddaloni, titolare di una palestra fucina di campioni. C’è tanta gente che vuole ascoltare il magistrato che parla di politica, di cose da fare per Napoli.  E il magistrato non delude le aspettative. Il primo messaggio è rivolto ai partiti del centrodestra, che nei prossimi giorni torneranno a riunirsi per decidere anche della candidatura di Napoli. “Il nostro è un metodo civico – ribadisce Maresca – la mia è una storia civica di impegno sociale. Non ho intenzione di rinnegare la mia storia, ero, sono e resterò sempre un civico. I partiti che vogliono accompagnarmi mettano da parte i vessilli e parliamo di contenuti”. Il suo “noi ce ne fottiamo dei simboli” non è una offesa ai partiti (tutti i partiti), ma un modo semplice e comprensibile per spiegare a chi lo ascolta che al centro del suo programma c’è la soluzione dei drammi di una città sofferente non le battaglie ideologiche. Maresca ha sempre pubblicamente detto che “i partiti sono essenziale nell’organizzazione della democrazia nel nostro Paese”. Dunque nessun attacco a nessun partito ma voglia di concretezza.

“I problemi di Napoli sono legalità, sicurezza, verde pubblico curato, decoro, debito mostruoso, servizi ai cittadini, qualità della vita. Io non voglio parlare d’altro che di normalità della città. Non voglio farmi sfiancare con discussioni ideologiche su destra, sinistra, sopra e sotto. Per me l’unica ideologia che conta in questa partita è Napoli. Ecco perchè dico che me ne fotto dei vessilli. Il mio vessillo è Napoli. Non mi interessano – spiega Maresca – le polemicucce e le rissette in cui provano a farmi entrare quelli del teatrino. Per fortuna incontro sempre più persone, anche politici, che sono seri e responsabili e si occupano di risposte da dare a Napoli non si occupano di coltivare i loro orticelli”.

Maresca ad una folla di persone (piazza piena, ci sono tra le 400 e le 500 persone)  che lo ascolta, rivolgendosi ai giornalisti che lo seguono da settimane con correttezza e professionalità, chiede di “evitare i sondaggi da condominio – riferendosi all’ultima rilevazione fatta da Winpoll-Arcadia, che vede in vantaggio Manfredi su Maresca -. Perchè non mi sembra serio che un sondaggio dove 3.000 persone  non rispondono e altre sono indecise diventi una cosa importante. Non è un sondaggio, è carta straccia”. Il magistrato in aspettativa spiega che “bisogna ripartire da questa piazza e da questo quartiere, dove c’era la Casa del popolo, la casa di tutti, non di chi si autoproclama occupante abusivo. Il nostro territorio dev’essere casa nostra, la casa della solidarietà, della memoria e della speranza. Questa sarà la piazza della rinascita e della resilienza”.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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