Rischio di un aumento dell’Iva, che secondo le opposizioni potrebbe superare i 20 miliardi nel 2020: la riscrittura della manovra consente di evitare la procedura d’infrazione, per ora, da parte dell’Ue ma fa leva su aumenti di tasse e tagli, dalla mini Ires per la Chiesa agli sgravi Irap per le assunzioni al Sud. In arrivo anche una nuova web tax che dovrebbe colpire solo i giganti dell’online. Confermati, ma ridotti di 4 miliardi, reddito di cittadinanza e pensioni, che partiranno da aprile. Le norme non sono ancora formalizzate nell’emendamento che dovrebbe tradurre l’intesa con l’Ue ma M5S e Lega devono trovare la quadra su alcune cose: dalle buche di Roma, ad appalti (con due soglie senza gara nel 2019, la prima scesa a 150mila euro) e Tari in bolletta per i Comuni in dissesto, proposta dalla Lega ma che potrebbe saltare per i dissensi.
IVA, RISCHIO AUMENTI DA 2020 – Prevista una “revisione” delle clausole di salvaguardia Iva. Il rischio, come evidenziato dalle opposizioni, è che l’imposta aumenti tra vecchia clausola (13,6 miliardi) e nuovi impegni (9,4 miliardi, secondo Dombrovskis). A garanzia, Roma porta anche un “congelamento” di due miliardi di spese nel 2019, che saranno sbloccati se cala il deficit.
WEB TAX SU VENDITE ONLINE – Aliquota al 3% sui ricavi da pubblicita’, vendite online e trasmissione dati. Paga chi ha “congiuntamente” ricavi, realizzati ovunque, non inferiori a 750 milioni e ricavi da servizi digitali realizzati nel territorio italiano non inferiore a 5,5 milioni. “Colpisce solo i big”.
SLITTANO ASSUNZIONI – Rinviate al 15 novembre le assunzioni nella P.a. (il riferimento e’ al turn over del 2018).
REDDITO E PENSIONI DA APRILE, 450MLN DA CENTRI IMPIEGO – Confermati reddito e pensioni, che scendono di 4 miliardi in tutto rispetto alle stime iniziali e che partiranno da aprile. Maggiori entrate contributive per 150 milioni di euro all’anno nel triennio dall’assunzione di personale per rafforzare le attività dei centri per l’impiego.
TAGLIO A MINI IRES, ANCHE PER LA CHIESA – La cancellazione della mini Ires per gli enti non commerciali colpisce il mondo non profit e quindi anche la Chiesa.
STOP SCONTI IRAP PER ASSUNZIONI AL SUD – Stop al credito d’imposta relativo alle deduzioni forfettarie in materia di Irap riconosciute in favore di soggetti passivi che impiegano lavoratori dipendenti a tempo indeterminato in alcune regioni. Potrebbe trattarsi in particolare delle assunzioni al Sud.
STOP SGRAVI SU BENI STRUMENTALI – Anche questa misura colpisce sia il Mezzogiorno, cancellando il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, sia il cosiddetto bonus ‘Guidi-Padoan’ sempre alla sostituzione di macchinari.
PER DISSESTO E SICUREZZA STRADE 0,2% FLESSIBILITA’ – Ottenuta flessibilita’ per circa lo 0,2% del Pil (3,6 miliardi) per il piano per la messa in sicurezza di strade, ponti, gallerie e per il piano anti-dissesto idrogeologico. Conte ha assicurato che nel triennio ci saranno in tutto 20,7 miliardi di investimenti.
RIMODULATI 800MLN FONDO COESIONE TERRITORIO – Meno disponibilita’ di cassa del fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale per 800 milioni di euro nel 2019, con l’impegno a mantenere i progetti gia’ programmati.
600 MLN RISORSE DA FS IN 2019 – Meno risorse nel 2019 anche per i progetti di Fs, ma anche qui si tratta di una ‘rimodulazione’.
TAGLIO 850 MLN IN 2019 PER POLITICHE UE – Sforbiciata per 850 milioni di euro per il 2019 della quota nazionale per il finanziamento delle politiche comunitarie”.
IMPOSTA UNICA SU PRONOSTICI-SCOMMESSE – Dal primo gennaio 2019 si introduce un’imposta unica sui pronostici e sulle scommesse”. In arrivo anche un nuovo aumento del Preu e la riduzione delle percentuali minime di payout.