Il sindaco di Napoli rilancia il “modello Napoli” per una nuova coalizione progressista dopo l’uscita di scena di De Luca.
Nessuna candidatura alla Regione, ma apertura al bis da sindaco
«Non mi candido alla Regione e se i napoletani lo vorranno farò anche un secondo mandato». Gaetano Manfredi rompe gli indugi e chiarisce la sua posizione, subito dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sancito l’incostituzionalità della legge regionale sul terzo mandato, mettendo fuori gioco Vincenzo De Luca.
L’ex rettore è freddissimo: non cita mai il governatore uscente, né commenta la sentenza. Guarda avanti, concentrandosi sulla costruzione di una nuova coalizione riformista che ricalchi il “modello Napoli” che lo ha portato alla guida della città nel 2021.
Il sindaco come regista del nuovo campo largo
Manfredi si propone come architetto di una coalizione ampia, che tenga insieme Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e aree moderate. È il campo largo in versione partenopea, che Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni vedono in lui il profilo ideale per guidare.
Il nome per la presidenza della Regione potrebbe essere quello di Roberto Fico, fortemente sostenuto dai Cinque Stelle. Ma la regia del progetto è in mano a Manfredi, che intende accelerare i tempi per evitare ritardi strategici.
Chiarezza sul futuro: “Mi concentro su Napoli”
Il sindaco respinge definitivamente le pressioni per una sua candidatura alla Regione: «Voglio continuare il mio impegno come sindaco di Napoli e come presidente dell’Anci. Se i cittadini lo vorranno, sono pronto a considerare un secondo mandato». È la prima volta che apre con chiarezza a una ricandidatura.
Una lista civica per le Regionali? Manfredi ci pensa
Sebbene non voglia candidarsi, Manfredi non si chiama fuori dalla partita. Potrebbe dare vita a una lista civica per le regionali, con persone e idee che rappresentino la sua visione: «Napoli e la sua area metropolitana dovranno essere finalmente protagoniste del percorso condiviso per la Campania».
Dialogo aperto con tutte le forze politiche
Manfredi sta già parlando con tutte le forze del centrosinistra e dell’area riformista: dai socialisti al Psdi, da Italia Viva a Clemente Mastella, con cui ha già collaborato in Anci. È consapevole di avere un ruolo centrale ora che De Luca è fuori scena.
Coalizione ampia e riformista per un nuovo programma
Il progetto politico di Manfredi ruota attorno a un’idea chiara: una governance inclusiva, rappresentativa delle diverse anime del centrosinistra. «Serve un programma concreto sui temi cari ai cittadini campani: sanità, lavoro, trasporti, welfare e sviluppo economico». Il sindaco vuole fare presto: «Siamo già in ritardo», ha avvertito.