Il botta e risposta viaggia sui social. Almeno qui velocissimo. E’ l’unica consolazione. Roberto Mancini firma l’affondo, Autostrade per l’Italia replica. Potere di una storia postata su Instagram dal ct azzurro, virale in poche ore: “Queste sono le autostrade italiane, arrivi a mezzanotte dalla A7 allo svincolo A26 e trovi l’autostrada chiusa senza un cartello che segnala la chiusura. Vergognatevi ma in tanti dovete vergognarvi”, ha scritto il mister, taggando Autostrade per l’Italia. Un video flash, appena 7″, dove si intercetta chiaramente anche la sua voce e il suo disappunto con un “porca tr***”. Pubblicato ieri sera al rientro da Reggio Emilia dopo la bella vittoria con la Lituania (5-0) nelle qualificazioni mondiali. L’ennesima voce in un coro di chi da mesi e mesi passa ore interminabili in coda sulla rete ligure, un ‘privilegio’ ormai anche di turisti e pendolari. La palla finisce nella meta’ campo di Autostrade per l’Italia che applaude i successi azzurri, invita Mancini a fare un sopralluogo in quei cantieri (“I nostri tecnici e operai stanno facendo sforzi inauditi per portare avanti un lavoro che non e’ visibile a chi viaggia, ma che consiste nella completa ristrutturazione delle gallerie per allungarne la durata di decine di anni. Uno sforzo che comporta inevitabili disagi, che noi per primi vorremmo evitare a viaggiatori e cittadini, ma che e’ necessario per ammodernare le infrastrutture di questo Paese, che risalgono in larga parte agli anni ’60/’70), ringrazia (“cercheremo di migliorare”) ma in sintesi respinge le accuse: la chiusura programmata dalle 21 era ampiamente preannunciata e segnalata sui pannelli in avvicinamento al tratto chiuso, fa sapere. La sfuriata del Mancio pero’ ormai spopolava sul web: “Autostrade per l’Italia piu’ forte della Lituania”, scherza un tifoso via Facebook. “Mi raccomando…non dite a Mancini che per i Mondiali abbiamo un’autostrada spianata davanti”, suggerisce un altro via Twitter. “I lavoratori dell’autostrada bloccata incontrati da Roberto Mancini erano lituani”, ipotizza un terzo. Non mancano i commenti di camionisti e automobilisti da tempo alle prese con i cantieri autostradali in Liguria: “Benvenuto nella vita vera”, “Evidentemente e’ un bel po’ che non vieni in Liguria sono mesi che chiudono-aprono e noi perennemente in coda”, “Benvenuto tra noi, pero’ se guardi il tuo conto in banca ti passa tutto” o “Finalmente anche i vip sbroccano per una situazione indegna di un Paese civile”. “No vabbe’, Mancini che aveva chiuso una serata senza urlare con i ragazzi ma ci pensa l’autostrada”. I cantieri sulle autostrade liguri si sono moltiplicati dopo il crollo del ponte Morandi nel 2018, costato la vita a 43 persone. Al di la’ del cantiere per la ricostruzione, tra ispezioni su viadotti, rimozione di pannelli fonoassorbenti e onduline in galleria – ma anche la posa di nuovi conci nei tunnel -, le code sono all’ordine del giorno. Considerando anche i flussi vacanzieri, la Regione aveva ottenuto una sospensione dei cantieri in agosto, ma ormai sono ripresi a pieno ritmo, con tratte chiuse – spesso la notte – e cambi di carreggiata in vari punti. Solo sulla rete ligure gestita da Aspi, ad esempio, questa notte saranno chiuse sei tratte e questo pomeriggio in cinque punti diversi si registrano code per cantieri che, a seconda dei punti, vanno dai 2 ai 5 chilometri. Il ‘record’ e’ stato forse il 4 settembre con una colonna di 18 chilometri tra Finale Ligure (Savona) verso Genova, per la chiusura della galleria Ranco tra Albisola e Savona, mentre tra Arenzano (Genova) verso Savona era di 15 km.