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Malagò vince i giochi olimpici invernali a Milano e si candida a restare al Coni

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Nella candidatura di Milano – Cortina per i Giochi Invernali 2026 all’inizio hanno creduto in pochi. Ma Giovanni Malagò, presidente del Coni che l’ha creata e sostenuta, non si è mai arreso. E quando gli viene chiesto, se abbia intenzione di ricandidarsi alla guida del comitato Olimpico Nazionale Italiano, non lascia dubbi: “Assolutamente sì”. L’assegnazione dei Giochi invernali, per Malagò non è una vittoria personale ma “il successo di tutti. La candidatura l’ho inventata quando non avevamo niente in mano. La chiave di volta è stata prendersi la Sessione del Cio con Milano. Poi ho intravisto uno spazio per costruire la candidatura e ci ho lavorato insieme ad altre quattro persone: Carlo Mornati, Danilo Di Tommaso, Anna Di Luca e Diana Bianchedi. Ho capito che poteva nascere una grande storia. Nella vita bisogna rischiare”. Quando Torino si è fatta da parte, “Lombardia e Veneto ci hanno dato pieno appoggio. Penso che se fosse rimasta solo Milano saremmo stati meno forti rispetto alla combinazione unica che abbiamo creato. Un mix incredibile con partenza a San Siro e chiusura all’Arena di Verona”. Un pensiero va anche a un’altra corsa, quella fermata dalla Sindaca Raggi, di Roma per le Olimpiadi del 2024: “La ferita è perfettamente cicatrizzata, però se mi levo la camicia vedo i segni, i quali ci saranno sempre. Roma rimane la mia città”. Ora “mi concentrerò sugli aspetti dell’attività del Comitato olimpico, sperando che non ci siano problemi tra le parti. La vittoria aiuterà tutti per l’entusiasmo e la carica che darà all’ambiente”.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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