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L’orchestra affiatata e talentuosa di Spalletti che punta allo scudetto

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Un orologio ‘napoletano’ più che svizzero al polso di Luciano Spalletti. E ancora: un’orchestra talentosa e affiatata diretta dall’uomo giusto al posto giusto. Colui che evidentemente riesce ad ascoltare e comprendere, perché l’ascolto è la base del saper lavorare bene insieme. Ed è importante ‘ascoltare’ tutti, anche quelli che non parlano molto, perché solo in questo modo si può entrare in armonia l’uno con l’altro e rendere la meglio. Spalletti è consapevole di dirigere un gruppo che si diverte e fa divertire, un gruppo a cui tiene e che difende, lo fa chi è consapevole di avere un gioiello tra le mani che non solo sarebbe un peccato sciupare, ma anzi che intende valorizzare. Si sa, a volte deve esserci una combinazione di fattori per creare qualcosa di meglio rispetto a quello che c’è stato prima. La rosa dello scorso anno era pressappoco analoga, fatta eccezione per l’acquisto indovinato per il centrocampo azzurro Frank Anguissa che sarà riscattato presto dal Fulham. Tanto hanno pesato nella scorsa stagione – con il senno di poi – l’assenza per infortunio di Osimhen prima e di Mertens dopo. Il gruppo, nel complesso è lo stesso, le qualità già c’erano così come i risultati dal punto di vista sia atletico che fisico (stesso staff medico, sempre attento, nuovo preparatore atletico, Francesco Sinatti, lo stesso dell’era Sarri, ma non era questa la nota dolente dello scorso anno). Che cosa può aver fatto palesemente la differenza per avere nella stagione in corso un Napoli così forte e consapevole, soprattutto dal punto di vista psicologico? Si vede che nei giocatori è scattato qualcosa nella testa, più maturità, maggior spirito di squadra. Ed è un tutt’uno con Mister Luciano Spalletti. Il coach toscano ha tanta esperienza ed ha grande personalità, sa quando parlare senza mezzi termini e al tempo stesso capisce quando è meglio fare un passo indietro per il bene del team che è comunque sempre al centro del progetto.
Si vede che per carattere e modo di fare, è l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. Il regista ideale in grado di riportare la squadra alla vittoria in campionato con la Fiorentina dopo che la compagnia aveva steccato la gara di Europa League con lo Spartak Mosca. Un equilibrio certosino non facile da mantenere su cui il tecnico lavora giorno per giorno.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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