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Esteri

Londra: 30.000 droni Fpv all’Ucraina nel 2025

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Londra, in collaborazione con i partner della coalizione, consegnerà nel 2025 all’Ucraina 30 mila droni Fpv (first-person view). Lo ha annunciato il ministro della Difesa John Healey insieme al ministro della Difesa lettone Andris Sprūds in occasione del Gruppo di contatto presso la base aerea di Ramstein. I finanziamenti per i nuovi 30.000 droni provengono da Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi, Lettonia e Svezia. Lo fa sapere il ministero della Difesa britannico in una nota. “Questi droni all’avanguardia aiuteranno l’Ucraina a combattere l’aggressione russa, consentendo alle forze armate ucraine di manovrare oltre le difese aeree russe per colpire le postazioni nemiche e i veicoli corazzati”, si legge.

Il governo britannico di Keir Starmer ha annunciato oggi l’intenzione di servirsi di una coalizione ad hoc comprendente alcuni alleati della Nato favorevoli alla linea più dura verso la Russia per reperire altri “30.000 droni” d’attacco da fornire alle forze ucraine. La coalizione, guidata dal Regno Unito assieme alla Lettonia, è stata creata già un anno fa e ha messo insieme finora ordini per 45 milioni di sterline per l’acquisizione di velivoli militari senza pilota (Uav) da destinare a Kiev, come reso noto dal ministro della Difesa britannico, John Healey, a margine della riunione Nato odierna convocata nella base Usa di Ramstein, in Germania, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky.

“Il fiero coraggio del popolo ucraino deve ispirare il mondo”, ha affermato Healey in un comunicato diffuso dopo un faccia a faccia con il capo uscente del Pentagono, Lloyd Austin. Aggiungendo che la riunione di oggi rappresenta “un messaggio chiaro” al presidente Vladimir Putin sulla volontà delle circa 50 nazioni che vi hanno partecipato di proseguire nel “sostegno incrollabile all’Ucraina”. Alla coalizione per la fornitura dei droni hanno aderito inizialmente, con Londra e Riga, anche Danimarca, Olanda e Svezia.

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Zoran Milanovic rieletto presidente della Croazia con un largo margine

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Zoran Milanovic, presidente uscente della Croazia, è stato rieletto per un secondo mandato di cinque anni, ottenendo oltre il 74% dei voti al ballottaggio contro il candidato conservatore Dragan Primorac, fermo al 26%. I risultati ufficiali, resi noti dopo lo spoglio di oltre il 99% delle schede, rappresentano un chiaro segnale di fiducia da parte degli elettori croati.

Un presidente critico verso UE e NATO

Milanovic, noto per le sue posizioni critiche verso l’Unione Europea e la NATO, è stato sostenuto dall’opposizione. Durante il suo primo mandato si è distinto per il suo scetticismo verso il sostegno militare occidentale all’Ucraina nel conflitto con la Russia e per la sua opposizione al primo ministro conservatore Andrej Plenkovic. Nel suo discorso dopo la vittoria, Milanovic ha sottolineato che il risultato non è solo un segno di fiducia nei suoi confronti, ma un messaggio chiaro rivolto al governo: “Questo è ciò che i cittadini volevano dire. Questo non è solo un sostegno per me.”

Un confronto politico sempre più acceso

La rielezione di Milanovic prepara il terreno per un nuovo ciclo di confronto politico con Plenkovic, con cui ha spesso avuto scontri durante il primo mandato. Milanovic, 58 anni, è considerato il politico più popolare in Croazia, e il suo stile comunicativo diretto e polemico lo ha portato a essere paragonato al presidente statunitense Donald Trump.

Un Paese in difficoltà

Le elezioni si sono svolte in un contesto complesso per la Croazia, che conta 3,8 milioni di abitanti e affronta problemi economici come inflazione elevata, scandali di corruzione e carenza di manodopera. Nonostante queste difficoltà, Milanovic è riuscito a conquistare un ampio consenso sia al primo turno, lo scorso 29 dicembre, che al ballottaggio.

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Incendi Los Angeles, le vittime salgono a 24

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Le vittime degli incendi a Los Angeles sono salite a 24. Lo ha annunciato l’ufficio del coroner della contea, secondo quanto riportato dal New York Times.

Secondo la lista pubblicata dal medico legale della contea di Los Angeles, che non fornisce nessun dettaglio delle generalità, otto vittime sono state trovate nella zona dell’incendio a Palisades, 16 in quella dell’Eaton.

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Seul, 300 soldati Pyongyang uccisi in Ucraina, 2700 feriti

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Sono 300 i soldati nordcoreani uccisi in Ucraina e circa 2.700 quelli feriti: sono le stime diffuse dall’intelligence di Seul (Nis) in un’audizione parlamentare, in merito agli ultimi sviluppi sulla cooperazione tra Mosca e Pyongyang. I militari catturati dalle forze di Kiev non hanno manifestato l’intenzione di disertare in Corea del Sud, ha riferito la Yonhap, aggiungendo che la Russia ha sollecitato i soldati nordcoreani a togliersi la vita piuttosto che essere catturati vivi.

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