“Salutando le persone è meglio evitare di toccarsi con i gomiti, perché questo ti fa stare a meno di un metro di distanza dall’altra persona”, ha scritto Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’ Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
“A me piace mettere una mano sul cuore per salutare le persone. La mano sul cuore è un bel modo per proteggere te stesso e gli altri dal coronavirus”. E allora dopo mesi di pandemia il direttore generale dell’ Organizzazione mondiale della Sanità, che nel frattempo ha visto decine di leader di Paesi del mondo salutarsi in quel modo, ci fa sapere che non bisogna più salutarsi col gomito. Niente gomiti. Ma perchè non l’ha detto con forza prima? In realtà, il tweet del dottor Tedros, dove scrive che è meglio evitare di salutarsi con i gomiti, risale al marzo scorso. Il direttore l’ha ritwittato pensando evidentemente che per tutti questi mesi il mondo ha ignorato in sostanza il suo consiglio. Anche perchè, a dirla tutta, se ci dicono di starnutire nel gomito, è poi un po’ idiota salutarsi usando quel gomito che nel frattempo sarà bello pieno di covid 19 e soprattutto usare i gomiti avvicina troppo e ci espone al rischio contagio.
Ma devono esserci diverse scuole di pensiero, all’ interno dell’ Oms, se è vero che quando scoppiò la pandemia di Covid-19 fu la dottoressa Sylvie Briand, direttrice del dipartimento di malattie pandemiche ed epidemiche dell’Oms, ad approvare pubblicamente una serie di saluti “alternativi”» e creativi, tra i quali c’erano appunto i tocchi di gomiti ma anche le toccate di piede e gli inchini all’orientale. La Briand aveva già curato per l’ Oms il Programma globale durante la pandemia di influenza suina del 2009. E il saluto col gomito, infatti, già all’epoca fu ampiamente utilizzato, così come pure durante l’influenza aviaria del 2006 e l’epidemia di Ebola del 2014.