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Cronache

Lo consideravano un ‘fratello’, arrestato per abusi su minori

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I genitori delle vittime lo consideravano alla stregua di ‘un fratello’ e per questo non avevano mai avuto o sollevato alcun sospetto, eppure si sarebbe nascosto un presunto ‘orco’, stando a quanto accertato dalla polizia, dietro ad un incensurato di 56 anni, arrestato dalla squadra mobile della questura di Terni con l’accusa di aver abusato di tre sue parenti acquisite, tutte minori al momento dei fatti contestati. Si tratta di due sorelle e della loro cugina, le prime – stando alle indagini condotte dalla polizia – sarebbero state abusate per oltre 10 anni, la terza l’estate scorsa. Due di loro hanno oggi poco meno di 18 anni, mentre l’altra e’ diventata nel frattempo maggiorenne. Il presunto molestatore, parente acquisito delle ragazze, e’ stato bloccato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della procura, nell’ambito di un’indagine partita solo qualche settimana fa. E’ stata la psicologa di una delle minorenni a dare il via agli accertamenti, segnalando alla polizia che la giovane, confidandosi con lei, aveva riferito di essere stata stata vittima di presunti abusi sessuali, da parte del parente acquisito, fin dall’eta’ di cinque anni. La ragazza ha riferito che le presunte violenze sarebbero avvenute nella maggior parte dei casi presso l’abitazione dell’uomo, in un comune della provincia di Terni, frequentata dalla sua famiglia in virtu’ della parentela con il cinquantaseienne. Le successivi indagini coordinate dalla procura guidata da Alberto Luguori hanno portato pero’ alla luce un quadro apparentemente ancora piu’ grave: anche la sorella della minorenne, oggi maggiorenne, ha infatti dichiarato di essere stata anche lei abusata da quando aveva circa otto anni, sempre nella stessa abitazione, dove veniva invitata anche con la scusa di ricevere caramelle e giocattoli. La cugina ha invece riferito agli inquirenti di molestie subite la scorsa estate. All’oscuro di tutto i genitori delle ragazze, che hanno dichiarato di non avere mai sospettato di una persona di cui si fidavano come un fratello. L’indagine comunque e’ coperta dalla riservatezza anche come forma di garanzia per le ragazze.

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Cronache

Arbitro dà rigore, botte ai giocatori dai tifosi entrati in campo

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“Rigore è quando arbitro fischia” diceva Vujadin Boskov, allenatore famoso per le sue massime. Non erano d’accordo alcuni spettatori del match fra Fc Garlasco 1976 e Cesano Boscone Idrostar dello scorso 1 aprile che, quando l’arbitro ha assegnato un rigore sono entrati in campo e hanno picchiato tre giocatori della squadra ospite. Aggressione che ha innescato la risposta dei tifosi della squadra milanese di Cesano Boscone. La gara del campionato Juniores in corso a Garlasco, nel Pavese, trasformata in rissa, è stata quindi sospesa. Ora i carabinieri di Vigevano hanno denunciato a piede libero due ventenni per lesioni aggravate in concorso. Sono entrambi residenti a Vigevano, disoccupati e incensurati.

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Cronache

Falsi incidenti, cinque denunce nell’Avellinese

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Falso ideologico e tentata truffa ai danni di un’agenzia assicurativa con sede a Verona. A conclusione delle indagini degli agenti del Commissariato di Lauro, in provincia di Avellino, cinque persone residenti nel Vallo di Lauro con analoghi precedenti a carico, sono state iscritte nel registro degli indagati per una serie di falsi incidenti stradali al fine di intascare i relativi indennizzi. Dalle indagini è emerso anche il caso di una donna che d’accordo con il conducente dell’auto aveva inscenato un finto investimento nel centro di Avellino, che si era fatta refertare in ospedale per lesioni ed escoriazioni. Ulteriori elementi nei confronti degli indagati sono stati acquisiti dalle conversazioni al telefono nelle quali venivano organizzati i falsi incidenti.

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Cronache

Non accetta la fine della relazione, vessa e violenta la fidanzatina: arrestato un 17enne

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Per delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si comunica che nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno proceduto all’arresto di un 17enne della Penisola Sorrentina, destinatario della misura cautelare della custodia in IPM, perché gravemente indiziato in ordine a gravissimi episodi di atti persecutori, violenza sessuale e rapina.

Gli eventi risalgono ai mesi di giugno, luglio e agosto 2023, allorché l’indagato, non accettando la fine della relazione sentimentale con la fidanzata, avrebbe costretto la minore a subire atti di violenza, con minacce gravi rivolte anche a prossimi congiunti e costringendola di fatto a vivere in un perdurante stato di ansia e sotto minaccia costante di morte.

I militari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, espletavano accurate indagini che consentivano di raccogliere il grave quadro indiziario compendiato nel provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso l’istituto penale per i minorenni di Nisida.

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