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Guerra Ucraina

Liverpool canta i Beatles per solidarietà con Kiev

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La celebre canzone dei Beatles With a Little Help from My Friends, con le sue parole sull’amicizia e l’amore, è stata la colonna sonora delle ore precedenti la finalissima dell’Eurovision Song Contest a Liverpool, la città dei Fab Four. Cittadini, spettatori del festival e interi cori con centinaia di componenti impegnati in una serie di flash-mob l’hanno intonata per le strade e nei luoghi più frequentati del centro, come St. George’s Hall, la Central Station e il Liverpool Museum, prendendo così parte alla gara di solidarietà ‘#HelpUkraineSong’ lanciata per raccogliere fondi per War Child, l’ong specializzata nel fornire sostegno ai bambini nei conflitti. A loro si sono uniti via social musei e istituzioni del Regno Unito ciascuno pubblicando il proprio video della canzone. È una delle tante iniziative che si sono svolte in questi giorni a Liverpool, sede della competizione ospitata dalla Gran Bretagna al posto dell’Ucraina, vincitrice della precedente edizione, per l’impossibilità del Paese in guerra di organizzare l’evento.

Iniziative pensate all’insegna di un gemellaggio con Kiev, dalle bandiere blu e gialle disseminate in tutta la città, ai biglietti speciali per i rifugiati fino alle ricette ucraine nei ristoranti. Tutto questo stona però con la coda della polemica sulla decisione da parte dell’European Broadcasting Union (Ebu), l’unione delle aziende radiotelevisive che organizza l’evento, di evitare nella serata finale il momento del videomessaggio del presidente Volodymyr Zelensky in quanto rischierebbe di politicizzare il festival. Dopo le forti critiche contro l’esclusione del leader ucraino espresse ieri dal primo ministro britannico Rishi Sunak, in prima fila nel sostegno diplomatico e militare a Kiev contro l’invasione russa, la ministra della Cultura e dei Media Lucy Frazer ha ribadito la massima vicinanza di Londra: “Mentre gli occhi del mondo saranno puntati su Liverpool, i nostri cuori saranno con le persone in Ucraina che stanno combattendo per la loro sovranità e sopravvivenza”. E ancora: “Se ci fosse giustizia, questa finale si svolgerebbe a Kiev, ma siamo onorati di poter ospitare qui questo evento a loro nome”. E nella discussione è intervenuta anche la Kalush Orchestra, il gruppo ucraino vincitore della scorsa edizione, secondo cui “Zelensky avrebbe solo voluto ringraziare il Regno Unito per l’organizzazione dell’Eurovision”.

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Guerra Ucraina

Zelensky visita il fronte orientale nella zona di Kupiansk

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Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi di aver visitato il fronte orientale, nella zona delle località di Kupiansk e Lyman, bersaglio di un’offensiva delle truppe russe. “Oggi visitiamo le nostre brigate che combattono in una delle zone più calde, Kupiansk e Lyman”, ha scritto Zelensky su Telegram, pubblicando un video in cui si vede il presidente ucraino con i soldati in quello che sembra un rifugio fortificato.

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Esteri

‘Mosca ha concentrato oltre 10.000 soldati a Bakhmut’

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Ancora Bakhmut. Nel precario equilibrio della linea del fronte est in Ucraina, l’insediamento del Donetsk ormai ridotto a un cumulo di macerie resta una preoccupazione per Kiev: secondo il Gruppo orientale delle Forze armate ucraine, la Russia infatti non ha alcuna intenzione di perdere la città e vi ha concentrato più di 10.000 militari effettivi, con reggimenti di carri armati, gruppi motorizzati e aviotrasportati. “Ci sono pesanti battaglie”, ha affermato il portavoce del gruppo Ilya Yevlash, secondo cui l’assalto a Bakhmut sarebbe un prezzo molto alto da pagare e l’Ucraina non può permettersi di perdere così tante persone. Quindi, fino a quando l’operazione non sarà perfettamente pianificata e non saranno sgomberati tutti i campi minati, i soldati ucraini non saranno mandati avanti.

Kiev preferisce spingere a sud nella controffensiva mentre prova a tenere sul fianco orientale, con la guerra che si avvicina a grandi passi verso il triste traguardo dei 600 giorni di ostilità. E che la Russia è pronta a combattere per anni, secondo l’analisi dell’intelligence britannica. A suggerire le conclusioni degli 007 di Londra è la decisione di Mosca di aumentare del 70% il budget alla difesa per il 2024, portandolo a circa il 6% del Pil anche a discapito degli altri settori. Una decisione preoccupante per il governo ucraino di Volodymyr Zelensky, ancor più perché tra gli alleati occidentali sembra che il vento stia cambiando e che le certezze sul sostegno militare occidentale a Kiev non sia più solido come un anno fa. Una buona notizia per Kiev sembrava arrivare invece dal Regno Unito, con il ministro della Difesa Grant Shapps aperto alla possibilità di schierare addestratori britannici in Ucraina. In un’intervista al Telegraph, il funzionario ha detto di averne già parlato con il capo di stato maggiore Patrick Sanders. Ma Rishi Sunak ha frenato subito: “Credo che ci siano state notizie errate al riguardo”, ha specificato il primo ministro britannico, sottolineando che quanto detto da Shapps riguarda “il lungo termine, non il presente”.

Finora infatti nessuno dei Paesi Nato ha attuato misure del genere, preferendo addestrare i militari di Kiev fuori dall’Ucraina per ridurre al minimo i rischi per i soldati occidentali, la cui eventuale morte potrebbe diventare motivo di escalation. Da Mosca intanto è giunto il commento tagliente di Dmitry Medvedev: se andranno in Ucraina, i britannici “saranno spietatamente distrutti”, sono state le parole del superfalco di Putin. Tra le incognite e i dubbi sul futuro della guerra, l’unica certezza è che milioni di ucraini si preparano ad affrontare un altro difficile inverno di attacchi alle infrastrutture critiche, che porteranno blackout e freddo in tutto il Paese. Nell’ultima giornata, gli attacchi russi sono continuati su Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia e in altre regioni del Paese. Le autorità ucraine hanno denunciato che un massiccio raid con droni è stato lanciato nella notte sulla regione di Cherkasy, in Ucraina centrale, e sono state colpite strutture dove viene immagazzinato il grano: le esplosioni hanno provocato incendi di vaste proporzioni. Dall’altra parte del confine, il media indipendente bielorusso Netxa ha riferito invece che un drone avrebbe colpito una fabbrica di aerei nella regione russa di Smolensk, senza tuttavia trovare conferme dalle autorità russe o quelle ucraine. Secondo una fonte dell’intelligence di Kiev citata dall’Ukrainska Pravda, un drone ucraino avrebbe colpito anche una base per elicotteri a Sochi.

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Esteri

007 Gb, i Wagner probabilmente considerano Troshev un traditore

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Molti veterani delle forze mercenarie Wagner probabilmente considerano un “traditore” l’ex comandante Andrei Troshev, che Vladimir Putin ha incontrato ieri insieme al viceministro della Difesa Yunus-Bek Yevkurov per chiedergli di formare un corpo di volontari da inviare a combattere in Ucraina. A sostenerlo è il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento dell’intelligence.

Nel report pubblicato su X si afferma che nel periodo della breve insurrezione di Wagner nel giugno 2023, Troshev ha assunto un ruolo nelle forze di sicurezza ufficiali russe ed è stato probabilmente coinvolto nell’incoraggiare altro personale Wagner a firmare contratti con la Russia. “Molti veterani di Wagner probabilmente lo considerano un traditore”, si legge nell’aggiornamento. “L’endorsement presidenziale di Troshev e Yevkurov indica che la Russia continua a utilizzare unità di volontari e compagnie militari private, e la pianificazione per il futuro di Wagner. È pronta ad attingere all’esperienza dei veterani che possono dimostrare la loro lealtà allo Stato e il coinvolgimento nel sud del mondo, ma probabilmente con una maggiore supervisione da parte del Cremlino”.

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