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Cronache

Lite nel parcheggio, un giovane accoltellato a morte a Nola: arrestato l’assassino

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Un diverbio tra due giovani, le voci che si alzano, il coltello che spunta all’improvviso: quella del 28enne Domenico Esposito è una morte così assurda che neppure il suo assassino reo confesso, una guardia giurata ventenne (di cui non è stato ancora reso noto il nome), ha saputo spiegarne i motivi alla Polizia che lo ha arrestato.

I fatti. L’omicidio è avvenuto intorno alle 17.30, nel parcheggio del centro commerciale ‘Vulcano Buono’ di Nola, popoloso comune della città metropolitana di Napoli. C’è parecchia gente al centro commerciale e sono tanti quelli che fuggono quando si accorgono di quello che è appena successo. Domenico Esposito è a terra, colpito da più fendenti. Perde sangue, viene soccorso e trasportato all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Ma le sue condizioni sono troppo gravi: morirà poco dopo un’ora, intorno alle 19.

Nel frattempo, la polizia ha già preso in custodia il suo presunto assassino. E’ stato un arresto in flagranza di reato. Pure lui è un giovane, ha solo venti anni. Gli agenti del commissariato di Nola lo hanno bloccato sul posto. Per ricostruire completamente l’accaduto i poliziotti, coordinati dal sostituto procuratore Anna Musso, hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza, sentito testimoni, a cominciare da quelli che si trovavano insieme alla vittima e al suo aggresssore. L’individuazione dell’assassino è stata immediata.

Sta di fatto che il ventenne – una guardia giurata incensurata, del quartiere di Secondigliano di Napoli – è stato portato in commissariato ed interrogato: il giovane avrebbe subito confessato. Agli agenti e al pm avrebbe detto di non sapere nemmeno lui cosa gli è preso, come mai è arrivato a compiere quel gesto, quali sono stati i motivi, per quanto ‘futili’, che lo hanno portato ad accoltellare un altro ragazzo come lui.

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Rinasce Acqua Flash a Giugliano, il nuovo parco acquatico aprirà a maggio

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Giugliano in Campania si prepara a dare il benvenuto a una nuova era di divertimento estivo con la riapertura di Acqua Flash. La conferenza stampa, in programma il 13 dicembre presso la sala conferenze CUSAME’ di Edenlandia, fornirà dettagli e tempistiche sul prossimo debutto di questa struttura, che unisce adrenalina, relax e intrattenimento per tutta la famiglia.

Dal fallimento all’entusiasmante rinascita

La struttura, già conosciuta come Magic World e Pareo Park, è stata recentemente acquisita dalla Ventuno Srl tramite un’asta fallimentare indetta dal Tribunale di Napoli. La gestione della struttura è stata affidata a V-Park, guidata da Gianluca Vorzillo, noto anche come socio unico di Edenlandia SpA.

L’ambizioso progetto di ristrutturazione ha l’obiettivo di far rivivere Acqua Flash in tutto il suo splendore. Dopo aver risolto le problematiche che avevano causato le chiusure precedenti, il parco acquatico si appresta a diventare una destinazione imperdibile nel panorama italiano del divertimento estivo.

Un’offerta completa per tutte le età

La conferenza stampa sarà l’occasione per presentare il master plan dei lavori, che coinvolge il parco acquatico, l’arena per eventi e concerti, l’ecoparco-fattoria didattica e le aree di accoglienza. Acqua Flash si estende su un’area complessiva di circa 200.000 metri quadri, offrendo uno spazio vasto e variegato per soddisfare le esigenze di visitatori di tutte le età.

Gianluca Vorzillo, entusiasta del progetto, afferma: “Siamo orgogliosi del lavoro svolto per risolvere tutte le problematiche che hanno causato le chiusure delle precedenti gestioni. Sarà un’esperienza emozionante, un mix di adrenalina, relax e divertimento per le famiglie e per i visitatori di tutte le età.”

All’incontro con i giornalisti, previsto per mercoledì 13 dicembre alle 11 presso il parco divertimenti flegreo, sarà presente il Sindaco e l’assessore al governo del territorio di Giugliano in Campania, Nicola Pirozzi e Roberto Gerundo, che condivideranno le prospettive della comunità locale sull’entusiasmante rinascita di Acqua Flash.

Con l’apertura prevista per il mese di maggio, Acqua Flash si prepara a diventare una tappa imperdibile per chi cerca divertimento, relax e avventure acquatiche nella calda stagione estiva.

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Riprende processo a Grillo jr, in aula video violenze

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Saranno udienze fiume quelle in programma mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre a Tempio Pausania per il processo, a porte chiuse, per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s) e tre suoi amici liguri Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. In aula ritornerà la principale accusatrice dei quattro giovani e vittima della presunta violenza, che dovrà proseguire il suo racconto iniziato lo scorso 7 novembre e continuato il giorno successivo.

La giovane italo norvegese, che all’epoca dei fatti, risalenti alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 a Porto Cervo, aveva 19 anni, dovrà rispondere alle domande dei legali difensori dei quattro. In particolare sarà l’avvocata Antonella Cuccureddu a proseguire con l’esame della ragazza assistita dall’avvocata Giulia Bongiorno che al termine delle scorse due udienze aveva stigmatizzato le domande poste alla teste: “come se la persona offesa improvvisamente fosse sul banco degli imputati”.

Una tesi respinta dalla difesa: “tutte le domande non vengono fatte per vittimizzare la denunciante”, aveva spiegato l’avvocato Gennaro Velle. Uno scontro accentuato anche dalle polemiche sollevate in televisione da Beppe Grillo, che aveva attaccato l’avvocata Bongiorno. Si riprende ora dalla serata del 16 luglio 2019, quando la giovane in compagnia di un’amica – anch’essa presunta vittima di violenza per alcune foto a sfondo sessuale scattate dai ragazzi – e del gruppo di genovesi aveva trascorso la notte nei locali della Costa Smeralda e poi al Billionaire, per concludere la nottata nella villetta di proprietà della famiglia Grillo.

Foto, video, ‘stories’ estrapolate dai social e poi ancora le chat e le conversazioni telefoniche: tutto di quella sera e dei giorni successivi verrà nuovamente scandagliato dai legali dei giovani, compresi alcuni video realizzati con i cellulari dei ragazzi che mostrerebbero momenti intimi in cui sarebbe coinvolta la giovane e che potrebbero essere visionati in aula in sua presenza. “Non ne ha mai voluto sapere niente. Un video, che ovviamente è sconvolgente e non so cosa succederà quando sarà proiettato”, aveva spiegato Bongiorno. Ora si annuncia nuova battaglia in aula.

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Blitz ambientalisti in 5 città, acque colorate di verde

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Le acque che all’improvviso diventano verdi, il colore degli ecologisti. E così da Roma a Milano, da Venezia a Torino a Bologna gli attivisti di Extinction Rebellion hanno dato vita a un blitz ambientalista per denunciare “l’ennesimo fallimento politico della Cop28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa”. Nessun pericolo per le acque, si sono affrettati a dire gli eco-attivisti: “la sostanza utilizzata per tingere di verde è fluoresceina, un sale innocuo per le persone e per la flora e la fauna, usato da geologi, speleologi e anche da idraulici”.

A Venezia, mentre il Canal Grande cambiava colore, alcuni ambientalisti si sono calati con corde e imbragatura dal ponte di Rialto esponendo uno striscione con la scritta “Cop28: mentre il governo parla noi appesi a un filo”. Solo due giorni fa erano stati i giovani di Ultima Generazione a prendere di mira la Basilica di San Marco con un lancio di fango liquido misto a cioccolato. Non sono mancati attimi di tensione: mentre centinaia di turisti si accalcavano sulle rive del Canal Grande per fare foto e video dell’acqua verde, un uomo ha preso di mira i dimostranti di Extinction Rebellion condannando la forma di protesta e gridando “con voi altro che il fascismo ci vorrebbe”.

Uno degli ambientalisti ha preso il megafono e ha risposto: “Il governo italiano ha lanciato un allarme rosso contro tutti gli attivisti climatici. Ci chiamano eco vandali e sapete come reagiamo? Fregandocene e venendo qui a lanciare il vero allarme. Venezia sarà una delle prime città al mondo a pagare le condizioni climatiche”. Sul Canal Grande la circolazione è stata bloccata e sul posto sono arrivati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco per garantire la sicurezza durante la discesa dal ponte. Ventotto gli eco attivisti fermati e identificati per il blitz a Rialto e, fa sapere il Prefetto di Venezia Michele Di Bari, “non si esclude la possibilità di denuncia per interruzione di pubblico servizio”.

La presenza degli attivisti imbragati e sospesi dal ponte di Rialto ha infatti comportato lo stop della navigazione per un’ora e un quarto. A Milano a diventare verde sono stati i Navigli. Sul ponte Alda Merini è stata appesa la scritta ‘Il governo parla, la terra affonda’. Gli attivisti hanno anche inscenato una sorta di flash mob sdraiandosi a terra con addosso dei cartelli e hanno fatto affondare una casa di carta perché, hanno spiegato in una storia su Instagram, “stiamo letteralmente affondando”. Anche il Tevere, a Roma, si è colorato di verde. Il blitz è avvenuto all’altezza dell’Isola Tiberina.

“Respira e poi ribellati con noi”, la scritta sui volantini distribuiti ai passanti incuriositi affacciati sui ponti che hanno scattato foto. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel canale del Reno, noto come la ‘Piccola Venezia’, che passa in centro città e su cui si affaccia la famosa finestrella di via Piella, star di Instagram. Sulla riva del Guazzatoio, oggi aperta al pubblico, gli attivisti hanno atteso l’intervento delle forze dell’ordine con un piccolo presidio. L’ultima città ad essere stata presa di mira è Torino: una quindicina di attivisti ha raggiunto le rive del Po lungo i Murazzi e ha gettato la fluorescina per poi srotolare lo stesso striscione esposto a Milano dal ponte della Gran Madre. E anche qui gli attivisti hanno utilizzato una casetta di legno ancorata sul fiume, a rappresentare le conseguenze della crisi ecoclimatica.

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