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L’Inter cala il poker contro la Juventus e vince la Coppa Italia 2022

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L’Inter di Simone Inzaghi si impone 4-2 sulla Juventus ai tempi supplementari in una partita rocambolesca con il risultato che è cambiato più volte fino al 2-2 al 90′. Poi nel primo tempo supplementare ci pensa Perisic a chiudere la sfida per i nerazzurri che conquistato la Coppa Italia, dopo 11 anni, per l’ottava volta nella loro storia, mentre i bianconeri restano a 14. Furioso nel finale il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, espulso dall’arbitro Valeri. Un successo di rigore allo stadio Olimpico di Roma gremito in ogni ordine di posto, per l’Inter che dopo il vantaggio iniziale di Barella, si era vista sorpassare dalle reti di Alex Sandro e Vlahovic prima del pari di Calhanoglu su calcio di rigore. Nei supplementari ancora un penalty per l’Inter e questa volta è Perisic a battere Perin. Lo stesso esterno nerazzurro chiude il poker poco dopo con una conclusione potente sotto l’incrocio che mette il sigillo finale alla tiratissima sfida che regala il trofeo a Inzaghi. Allegri per la sfida aveva confermato le anticipazioni della vigilia con Dybala a supporto di Vlahovic e con Cuadrado e Bernardeschi sulle fasce; in mediana Zakaria al fianco di Rabiot mentre a protezione di Perin spazio per Danilo e Alex Sandro sugli esterni e la coppia De Ligt-Chiellini al centro del reparto. L’Inter risponde col classico 3-5-2 con il recuperato Handanovic e in avanti Perisic con Dzeko e Lautaro.

L’Inter parte fortissimo e al 6′ va in vantaggio: sugli sviluppi di un corner Brozovic allarga per Barella che converge verso il centro e lascia partire un destro a giro dal limite che si insacca alla sinistra di Perin. La Juve prova a riorganizzarsi e reagire e al 24′ Dybala approfitta di un errore di Calhanoglu e libera Vlahovic in area di rigore, l’ex Fiorentina controlla e libera una conclusione potente ma Handanovic si supera e devia in tuffo. Al 30′ ancora Juve pericolosa: corner di Bernardeschi che spiove in area di rigore, De Ligt impatta di testa ma Handanovic manda sopra la traversa. La squadra di Allegri continua a spingere e ancora sugli sviluppi di un corner un rimpallo favorisce Dybala che di sinistro all’altezza del dischetto spreca malamente mandando al lato. Nel finale di primo tempo si rivede l’Inter con Skriniar che lancia in profondità Perisic, l’esternosi libera di Danilo e appoggia al limite per Calhanoglu. Destro secco del turco ribattuto dal muro difensivo bianconero. Al 41′ la Juve perde Danilo e Allegri fa entrare Morata, alzando il potenziale offensivo.

Il cambio porta i suoi frutti ad inizio ripresa: Al 50′ Vlahovic controlla in area e libera il sinistro deviato da D’Ambrosio. Sul rimpallo si avventa Alex Sandro che calcia dal limite, Morata è sulla traiettoria e sorprende Handanovic trovando l’1-1. Passano due minuti e la Juve raddoppia: al 52′ Dybala lancia Vlahovic in campo aperto, l’attaccante si libera di D’ambrosio e calcia su Handanovic in uscita colpendolo sul viso, sul rimpallo però ancora il bianconero controlla e deposita in rete il gol del vantaggio bianconero. L’Inter reagisce subito e al 53′ Darmian controlla in area e incrocia verso il secondo palo ma Perin si tuffa e devia. La squadra di Inzaghi cerca il pari ma la Juve va vicina al tris: al 65′ cross teso di Alex Sandro, Dybala calcia al volo di sinistro dal limite senza però dare potenza. La pressione nerazzurra va a segno all’80’ con Calhanoglu che trova il 2-2 su calcio di rigore calciato perfetto sotto l’incrocio. Il penalty era stato fischiato da Valeri e confermato dal Var, per un fallo su Lautaro. Si va quindi ai tempi supplementari. E l’Inter va subito in gol, ancora su rigore, al 99′ con Perisic. Altro calcio di rigore per l’Inter che Valeri verifica con il Var per il contatto tra De Ligt e De Vrij. Nerazzurri passano 3-2 ma dura poco perché al 102′ arriva il poker: Dimarco serve a rimorchio Perisic. Il croato controlla col destro e poi batte Perin con una conclusione mancina che si infila sotto l’incrocio dei pali per il 4-2. Al 104′ Allegri viene espulso per reiterate proteste dopo aver nuovamente lasciato la sua area tecnica e litigato con la panchina dell’Inter. A questo punto l’Inter controlla e non rischia più nulla sugli attacchi finali della Juve che perde un altro trofeo dopo la supercoppa con i nerazzurri.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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