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L’inferno del supercarcere Adx, ecco l’ultima dimora per El Chapo

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El Chapo, l’ormai ex re della droga condannato oggi all’ergastolo, scontera’ la sua pena probabilmente nel carcere-fortezza Adx nella cittadina di Florence, in Colorado: si tratta di una prigione maschile di livello cosiddetto ‘Supermax’, ovvero ‘super-maximum security’, il piu’ alto grado di sicurezza esistente nel sistema penitenziario americano. E’ questo, secondo i media americani, il luogo in cui il boss trascorrera’ il resto dei suoi giorni. Un carcere conosciuto come l’Alcatraz of the Rockies, cioe’ l’Alcatraz delle Montagne Rocciose, che ospita alcuni tra i piu’ pericolosi criminali nella storia degli Stati Uniti, come l’Unabomber Ted Kaczynski e Zacarias Moussaoui, l’uomo conosciuto come il ‘ventesimo dirottatore’ dell’attacco alle Torri Gemelle. E questa volta sara’ difficile evadere per il 61enne Joaquin Guzman, come ha fatto per ben due volte in passato quando era rinchiuso in carceri messicani di massima sicurezza: la prima nel 2001 quando si nascose in un carrello della lavanderia, la seconda nel 2015 quando scomparve in un tunnel ventilato lungo un chilometro e mezzo scavato sotto la sua cella. Nell’Adx Supermax i detenuti passano fino a 23 ore al giorno in isolamento, i loro contatti con altri esseri umani sono ridotti al minimo, tanto che non possono uscire dalle loro celle – di soli 7 metri quadrati – neanche per mangiare. Il carcere, che i media descrivono a volte come “una versione pulita dell’inferno”, e’ inoltre protetto da un alto reticolato sormontato da filo spinato e punteggiato da torrette con agenti armati.

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Musk rifiuta di eliminare da X video dell’attacco a Sidney

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Elon Musk ha reagito all’ordine di un tribunale australiano di eliminare da X i video dell’attacco nella chiesa di Sidney dopo che il commissario per la eSafety dell’Australia ha chiesto un’ingiunzione. Il miliardario patron di Tesla ha risposto con un post sulla sua piattaforma accusando il premier Anthony Albanese di “censura”. “La nostra preoccupazione è che se qualsiasi Paese è autorizzato a censurare i contenuti di tutti i paesi, allora cosa impedirà a qualsiasi paese di controllare Internet?”

Musk ha detto che X farà appello contro l’ingiunzione australiana. “Abbiamo già censurato il contenuto in questione per l’Australia, in attesa di ricorso legale, ed è archiviato solo su server negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha affermato che Musk è cieco di fronte all’angoscia causata dai video. “Faremo ciò che è necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza”, ha detto Albanese all’emittente pubblica Abc. “L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto il signor Musk sia fuori dal mondo”, ha aggiunto.

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L’ambientalista indigeno Victorio Dariquebe assassinato nell’Amazzonia peruviana

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Un ambientalista indigeno, Victorio Dariquebe, è stato assassinato in una comunità amazzonica del Perù sudorientale dove lavorava come guardia forestale: lo riferiscono le autorità locali. L’uomo, dell’etnia Harakbut-Wachiperi, è stato aggredito nei pressi della riserva naturale di Amarakaeri, nella provincia di Manú.

“Riaffermiamo il nostro impegno affinché questo crimine non rimanga impunito e i responsabili siano individuati e ricevano tutto il peso della legge”, ha affermato il governo peruviano in una dichiarazione firmata da diversi ministeri. L’ambientalista “ha fatto un ottimo lavoro nella conservazione della riserva di Amarakaeri”, ha sottolineato l’Associazione interetnica della giungla peruviana (Aidesep) in un comunicato sui social, secondo cui Dariquebe “aveva ricevuto minacce”.

I popoli originari del Perù combattono l’estrazione illegale e si oppongono a una recente legge approvata dal Congresso che, a loro avviso, incoraggia la deforestazione. Secondo l’ong Global Witness, dal 2012 nel Paese sono stati uccisi almeno 54 difensori delle terre e dell’ambiente, di cui più della metà appartenevano a popolazioni indigene.

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Ucraina, Copenaghen: daremo a Kiev tutti gli F-16 concordati

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La Danimarca invierà all’Ucraina tutti gli aerei da caccia F-16 concordati in precedenza dai leader dei due paesi, ha detto l’ambasciatore danese Ole Egberg Mikkelsen. Parlando con l’emittente ucraina Liga, Mikkelsen ha detto che i jet saranno sicuramente consegnati a Kiev e che si tratta dell’intera flotta di F-16 della Danimarca, che ora è in fase di dismissione. Mikkelsen non ha tuttavia specificato il numero esatto di caccia che saranno inviati all’Ucraina. L’ambasciatore ha spiegato che la Danimarca sta dismettendo la sua flotta perché Copenaghen riceverà presto una nuova generazione di aerei, gli F-35.

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