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L’ex campione del Chelsea Obi Mikel lascia la Turchia: nessuna garanzia contro il coronavirus

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Una scelta difficile, coraggiosa: Obi Mikel, ex centrocampista del Chelsea, da 9 mesi in Turchia al Trabzonspor, ha rescisso il suo contratto con il club turco. E lo ha fatto perché  il campionato in Turchia non si è fermato nonostante il Coronavirus.

“È stata una delle decisione più difficili che ho dovuto prendere – scrive su Instagram -ma nella situazione attuale tutti abbiamo bisogno di prenderci cura delle nostre famiglie, passare del tempo con loro e proteggerle. Ringrazio tutti i fan per i loro sostegno. Voglio anche ringraziare tutti i miei compagni di squadra, i tecnici, lo staff medico per tutto quello che abbiamo ottenuto in questa stagione e vi auguro di vincere la lega”.

Il calciatore aveva fatto un appello qualche giorno fa affinché il campionato turco si fermasse ma la Federazione calcistica della Turchia non lo ha raccolto così aveva deciso di non scendere in campo nel match scudetto fra il Trabzonspor e Istanbul Basaksehir, tutte e due in testa alla classifica, perché ha detto: “Nella vita c’è altro oltre il calcio, non mi sento sereno e non voglio giocare a pallone in una situazione simile”.

Adesso il contratto fra il calciatore e la quadra turca è stato rescisso consensualmente “Il legame tra la nostra società e Obi Mikel, avviato il 30 giugno 2019 e valido fino al 31 maggio 2021, si è concluso e il giocatore ha rinunciato a tutti i suoi crediti di qui in avanti”,  questo il comunicato apparso sul sito del club.

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Calcio: Psg annuncia addio Messi dopo due stagioni

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 Dopo due stagioni nella capitale francese, l’avventura di Leo Messi con il Paris Saint-Germain si concluderà al termine della stagione 2022-23. Lo annuncia il club parigino sul sito ufficiale. “Il club vorrebbe estendere i suoi più ringraziamenti al sette volte vincitore del Pallone d’Oro, che ha anche alzato un Trophée des Champions e due titoli di Ligue 1 con Les Rouge et Bleu”, sottolinea il club.

Il 29 agosto 2021, a Reims, la Ligue 1 ha segnato il grande debutto della Pulce nel calcio francese. In 74 presenze l’asso argentino ha segnato 32 gol – il primo dei quali contro il Manchester City in UEFA Champions League il 28 settembre 2021 – realizzando 35 assist per Paris Saint-Germain. Vincitore della recente Coppa del Mondo FIFA in Qatar, il capitano dell’Argentina è stato tra i protagonisti per il Paris Saint-Germain per tutta la stagione 2022-23. Oltre ai suoi 16 gol in 31 partite di Ligue 1, è il miglior fornitore di assist del campionato, con 16 assist, poco meno del record stabilito dal suo connazionale Angel Di María (18).

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Spalletti: ho dato tutto, lascio Napoli

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“Se mi faccio male da solo lasciando Napoli? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto”.  Luciano Spalletti alla viglia della fine del torneo e della sua avventura con gli azzurri. “Nella cena con De Laurentiis – ha raccontato – abbiamo sistemato tutto in un quarto d’ora. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Poi c’è stato un trionfo ed è stato giusto per noi abbracciarci, non voglio che ci siano attriti con il presidente De Laurentiis, non voglio che ci sia una divisione”.

“Napoli non va immaginata, perché è molto di più dell’immaginazione, Napoli va vissuta. Probabilmente sono sempre stato un po’ napoletano” ha detto  Spalletti nella conferenza della vigilia di Napoli-Sampdoria, giorno finale della festa scudetto e del suo addio alla panchina azzurra. “I ragazzi – ha parlato riferendosi alla squadra – fino all’ultimo hanno messo entusiasmo e qualità negli allenamenti. Da queste cose si capisce perché questa squadra avrà un grande futuro. Ci vuole tempo per forgiare un gruppo vincente e noi invece ci abbiamo messo pochissimo. La cosa più difficile è lasciare il gruppo, perché il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione presa. In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l’amore che sento che mi fa accettare la scelta”.

“Kvara è un giocatore fortissimo, si avvicina a Maradona per le sue giocate e le sue accelerate da fermo. E’ un grandissimo campione” ha detto  Spalletti spiegando che Kvaratskhelia, miglior giocatore della stagione per la Lega calcio, è la scelta giusta. “Era già sulla bocca di tutti – ha raccontato ripensando all’acquisto in estate – Giuntoli me ne parlò e io diedi il mio assenso. La società è stata brava a investire e il ragazzo ci ha messo del suo, ascoltando e migliorando. Ha imprevedibilità, messo a sconquasso le difese avversarie, calcia di destro e di sinistro, ha gambe importanti e ha fatto gol di testa, va in cielo sul colpo di testa”.

Il tecnico parla anche della formazione di domani per l’ultima al Maradona. “Demme e Olivera – dice – non si sono allenati, Mario Rui è rientrato da poco. Mi piacerebbe dare spazio a chi ci ha accompagnato tutto l’anno, la formazione sarà simile a quella che ha giocato più spesso. Il futuro della squadra? Non ho possibilità di dare consigli agli altri, non so dire a chi verrà neanche chi prendere”.

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Il Manchester City punta al triplete, ora manca solo la Champions

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La missione del Manchester City di vincere il triplete di trofei importanti è  sulla buona strada dopo aver battuto il Manchester United 2-1 nella finale di FA Cup sabato scorso, con il primo dei due gol di Ilkay Gundogan che è arrivato dopo appena 13 secondi.

Dopo aver già conquistato la Premier League, ora alla squadra di Pep Guardiola manca solo la vittoria della Champions League per raggiungere l’immortalità nel calcio inglese. Gundogan, capitano del City, ha segnato il gol più veloce nella storia di una finale di FA Cup, cronometrato dalla BBC britannica in 12,91 secondi, ma il centrocampista del Manchester United Bruno Fernandes ha convertito un calcio di rigore al 33º minuto contro il corso del gioco, dopo che Jack Grealish è stato giudicato colpevole di toccare il pallone con la mano. Se l’apertura di Gundogan è probabilmente il suo miglior gol per il City, il suo gol vincente al 51º minuto potrebbe essere uno dei più sporchi, poiché ha incontrato un cross di Kevin De Bruyne su punizione con un destro volante che ha rimbalzato tra due difensori del Manchester United e oltre il portiere David De Gea.

Il Manchester United cercava di preservare il proprio orgoglio come unica squadra ad aver vinto il treble campionato-FA Cup-Coppa dei Campioni nel 1999, ma ha bisogno di un favore dall’Inter Milano nella finale di Champions League a Istanbul il 10 giugno. È stata la 142ª finale di FA Cup e la prima tra le due squadre di Manchester, con il Principe William e il grande ex giocatore del Manchester United David Beckham tra gli spettatori presso lo stadio nazionale dell’Inghilterra. La squadra del Manchester City del 2023 è diventata la 13ª squadra nella storia del calcio inglese a vincere il double campionato e coppa, mentre la squadra controllata da Abu Dhabi ha conquistato il 16º trofeo dal 2011, quando il City ha concluso una digiuna di 35 anni di titoli vincendo la FA Cup. È stato il 13º trofeo in sette anni di Guardiola al club e il 34º della sua carriera da allenatore. Quest’ultimo bottino di trofei arriva nella stessa stagione in cui il club è stato accusato dalla Premier League di più di 100 violazioni delle regole finanziarie. Il Manchester City nega le accuse.

Dopo il fischio finale, i giocatori del City sono corso dalla metà campo e hanno saltato di gioia di fronte ai loro tifosi che agitavano bandiere blu e bianche. Al centro delle celebrazioni c’era Gundogan, che potrebbe lasciare il City dopo la finale di Champions League perché è in scadenza di contratto. Lascerebbe il club da grande. Nell’ultima partita della scorsa stagione del City, ha segnato due gol nel finale per completare una rimonta da 2-0 contro l’Aston Villa e vincere la Premier League con una vittoria per 3-2.

Il centrocampista tedesco è stato probabilmente il miglior giocatore del City nel tratto finale di questa stagione e ha dato al City quell’incredibile inizio dopo aver calciato il pallone al calcio d’inizio. Ha passato indietro la palla al portiere Stefan Ortega, che l’ha calciata in avanti per il tocco di Erling Haaland. Il difensore del Manchester United Victor Lindelof è riuscito solo parzialmente a liberare il pallone, che Gundogan ha calciato di destro dal limite dell’area.

Il Manchester United cercava di conquistare un double di trofei nazionali nel primo anno di Erik ten Hag alla guida, dopo aver vinto la League Cup a febbraio, ma soprattutto voleva preservare il lascito della squadra del 1999. Tuttavia, la squadra di Ten Hag è stata dominata fino agli ultimi 10 minuti, quando il sostituto Alejandro Garnacho ha seminato il panico sulla fascia sinistra del Manchester United. Ha creato un’occasione nel recupero che ha visto Raphael Varane colpire la parte superiore della traversa prima che il City liberasse la palla.

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