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Cronache

Le solite scemenze sul Napoli e su Napoli perchè la squadra ammutinata è stata molto sfortunata

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Nel teatrino napoletano una scorreggia a piazza del Plebiscito quando arriva sui (tele)giornali prodotti sopra il Garigliano di norma diventa un ordigno della camorra deflagrato tra la folla. E allora questo momento difficile del Napoli (calcio), unitamente a Napoli (città), è l’occasione migliore per tirare fuori i soliti stereotipi e le solite letture comiche su una città così complessa e difficile come lo può essere solo una metropoli come Napoli. E allora basta aprire un giornale colorato o guardare qualche telegiornale nel Cielo dell’etere italiano per godersi notizie succulente sul nulla. Tutto per spiegare che a seguito di almeno 4 rigori non assegnati dagli arbitri e 14 pali in 12 gare che potevano fruttare almeno 10/12 punti la squadra di calcio di Aurelio De Laurentiis è allo sbando, sarà venduta a breve allo sceicco o al petroliere, che saranno epurati tutti i calciatori che hanno guidato l’ammutinamento e che il tentato furto a casa di Allan o  il furto del navigatore satellitare nella vettura della moglie di Zielinsky altro non è che una strategia della camorra per fare chissà che cosa del Napoli. È come se io scrivessi che l’irruzione a casa di Marchisio a Vinovo è opera della ‘ndragheta che vuole vendicarsi della Juventus che ha cacciato gli ‘ndraghetisti dallo Stadium. Ovviamente tutto quello che scrivono del Napoli in Italia viene poi immesso nel frullatore mediatico internazionale e tutte le scemenze ricevono il suggello, la certificazione internazionale. Vedrete che nei prossimi giorni ne leggerete di ogni anche oltreconfine. Niente di nuovo, solo vecchio fango.

Ho mancato forse qualche scemenza nelle vostre letture quotidiane? Bene, aggiungetela voi a quelle poche che ho ricordato io. Dirà qualcuno, sicuramente: ma come, stai negando che il Napoli calcio va una schifezza? Che c’è stato l’ammutinamento? Che hanno rubato nell’auto della moglie di un calciatore? No, non lo sto negando. Lo sto raccontando. Certo senza avere la fervida immaginazione di certi cani da riporto di padroni che annusano prede dove vengono piazzate anatre di plastica e sentono puzza di fogna addosso a belle modelle che si profumano con Chanel numero 5. Non abbiate paura della verità. Anzi, come dice il grande filosofo della Garbatella Osho, rivolgendosi a certi raccontato-mentitori di professione: “Ricorda non sei solo nella ricerca della verità, anche la verità sta cercando te”. Solo che certi giornalisti che raccontano le vicende del Napoli sono introvabili.

Giornalista. Ho lavorato in Rai (Rai 1 e Rai 2) a "Cronache in Diretta", “Frontiere", "Uno Mattina" e "Più o Meno". Ho scritto per Panorama ed Economy, magazines del gruppo Mondadori. Sono stato caporedattore e tra i fondatori assieme al direttore Emilio Carelli e altri di Sky tg24. Ho scritto libri: "Monnezza di Stato", "Monnezzopoli", "i sogni dei bimbi di Scampia" e "La mafia è buona". Ho vinto il premio Siani, il premio cronista dell'anno e il premio Caponnetto.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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