Un nuovo santuario cattolico dello Stato indiano del Karnataka vuole diventare un luogo di attenzione ai lavoratori edili dell’India, spesso migranti interni che vivono da salariati a giornata in condizioni di estrema precarieta’. Si tratta della chiesa di Gesu’ Bambino inaugurata nei giorni scorsi a Vidyanagar, nella citta’ di Raichur, nella diocesi di Bellary. “Il santuario – racconta ad AsiaNews il vescovo di Bellary, mons. Henry D’Souza – e’ stato consacrato il 31 maggio. E’ dedicato in modo particolare a lavoratori come i muratori, gli elettricisti, i falegnami, gli operai edili, gli addetti alle pulizie, i cuochi, i garzoni… I cattolici della diocesi di Bellary appartengono prevalentemente a un ambiente dalit, economicamente povero e socialmente arretrato. Per la maggior parte sono lavoratori migranti, che si spostano in citta’ come Bengaluru, Mangalore o Goa per trovare un impiego nei cantieri dell’edilizia”.
L’idea e’ nata osservando le sofferenze di queste categorie di lavoratori durante la pandemia. “ll vescovo D’Souza – spiega p. P. R. Paulraj, il sacerdote della diocese di Bellary che ha promosso l’idea – mi aveva affidato la responsabilita’ di portare a termine questo santuario del Bambino Gesu’. Era in costruzione gia’ dal 2012, ma il cantiere era stato interrotto per vari motivi. Avevamo fatto ripartire i lavori il 1 marzo 2020; pochi giorni dopo, pero’, il Paese si e’ bloccato a causa della Covid-19. Vedendo l’esodo dei lavoratori migranti e di molte altre persone sofferenti, lo Spirito Santo mi ha ispirato ad aiutarli e a dedicare a loro questa chiesa. Oltre che dal Karnataka, provenivano anche dall’Orissa, dal Tamil Nadu, dal Telangana. Abbiamo fornito loro razioni di cibo e alloggi. E una volta finito il lockdown li abbiamo assunti per portare a termine la costruzione”. L’idea e’ stata accolta dai lavoratori stessi con entusiamo: “E’ la prima volta che un santuario viene dedicato a loro. Il pittore Bhaskar, un cattolico praticante, nonostante una gamba inferma, si e’ arrampicato su un’impalcatura per terminare i dipinti: ha detto che Gesu’ Lavoratore lo avrebbe protetto da ogni pericolo.
Tillu Ram Vilas, un lavoratore migrante del Rajasthan, ha eseguito la pavimentazione con enorme pazienza e ha cesellato magnificamente l’altare che e’ dedicato a p. Patrick Doyle (1812-1877), un missionario irlandese che ha servito le missioni di Bellary e Raichur per 37 anni nel XIX secolo. Conosciuto popolarmente come “Dayalu Swami”, nel 1857 aveva costruito la chiesa di San Lazzaro che oggi e’ la cattedrale di Sant’Antonio a Bellary. Due falegnami di Thiruthani – il cattolico Pushparaj e l’indu’ Mani Achary – hanno progettato insieme gli arredi e la porta principale ricordando il lavoro di San Giuseppe”. “La chiesa – continua p. Paulraj – dovra’ rimanere aperta a tutti i popoli, ma soprattutto ai lavoratori edili dell’India. Per ora ho in programma di celebrare ogni anno l’anniversario della dedicazione della chiesa con una giornata in cui distribuire cibo e vestiti a questi lavoratori. Altre iniziative, poi, le adotteremo con il tempo”. Tra i bisogni c’e’ anche l’istruzione dei figli di questi lavoratori: “Nel distretto di Raichur molti sono poveri. Quando ero a Manvi abbiamo iniziato ad aiutarli inviando i loro figli a studiare in istituzioni cattoliche. A Raichur oggi questo santuario offre loro una nuova dignita’ e sara’ bene andare ad aiutarli anche nell’educazione dei figli”.