Circa 2 milioni di confezioni di latte uht a marchio Coop in una speciale confezione ‘total pink’ già disponibili sugli scaffali nel mese di novembre, accanto a più di un migliaio di prodotti di largo consumo da distribuire nel 2023 come veicolo privilegiato di comunicazione sociale attraverso le etichette nutrizionali; e poi scontrini ‘parlanti’, l’attivazione di una raccolta fondi sul territorio, una bag di tela realizzata da una donna per le donne e punti vendita allestiti con adesivi sulle porte delle toilette e sui carrelli per far sapere che da botte e umiliazioni ci si può salvare se si chiede aiuto al numero giusto. E’ l’impegno per dire no alla violenza contro le donne di Coop e Differenza Donna, l’associazione che gestisce il numero 1522 per conto del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pronte a dare il via insieme all’imponente campagna di informazione e sensibilizzazione in vista del prossimo 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. La capillarità sul territorio, ma anche la scelta di un linguaggio diretto, chiaro e soprattutto ‘neutro’ per non vittimizzare le donne sono gli elementi essenziali di una campagna altamente differenziata nata per rispondere al fenomeno della violenza di genere: una piaga profonda nel Paese, che ha ancora numeri impressionanti, aggravati anche dalle chiusure imposte dalla pandemia. Secondo i dati Istat forniti da Differenza Donna (che tra gennaio e settembre 2022 ha accolto già 1600 vittime di violenza), nel primo trimestre dell’anno sono state infatti 12.270 le chiamate arrivate al 1522 e tra queste quasi 3000 le persone che hanno richiesto aiuto per se stesse e che hanno subito varie forme di violenza: un dato ancora parziale, ma alto e in linea con i numeri del 2020 e del 2021.
Inoltre, è stato rilevato che la crescita di contatti e di richieste di aiuto e informazione si è verificata anche attraverso la chat con un incremento del 71% (dato 2021 su 2020), a dimostrazione del fatto che le donne hanno bisogno di un canale semplice e immediato per potersi confidare. Ed è proprio l’efficacia di una comunicazione ‘su misura’ fatta per le donne (ma al tempo stesso aperta a tutti) l’anima di questa campagna informativa, con l’obiettivo primario di far uscire dall’isolamento chi sta subendo violenza attraverso la diffusione di uno strumento sicuro come il 1522 che garantisce l’assoluto anonimato e offre una concreta via d’uscita. Il latte e gli altri prodotti di largo consumo a marchio Coop con il richiamo al numero 1522 posto proprio vicino all’etichetta (perché sono le donne a leggere con più attenzione le caratteristiche degli alimenti), gli scontrini e gli adesivi, la borsa di tela in edizione limitata firmata dall’illustratrice Diana Ejaita, insieme alla raccolta fondi i cui proventi saranno devoluti a Differenza Donna (che poi li indirizzerà a enti e associazioni impegnate nel sostegno e nell’accoglienza delle vittime di violenza), costituiscono dunque le armi intelligenti di una solidarietà diffusa ed empatica, per combattere un fenomeno di fronte al quale, spiega Maura Latini, ad di Coop Italia, presentando a Roma la campagna, “un grande Paese democratico come l’Italia non può permettersi di stare fermo. Se Coop si impegna magari anche qualcun altro si mette in moto: la violenza di genere si combatte tutti insieme”. “Il 1522 è un numero prezioso, ha bisogno di una grande eco e le aziende come Coop sono fondamentali perché entrano in milioni di case”, prosegue Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, “la violenza maschile contro le donne è un fenomeno per lo più sommerso. Non basta dire alle donne di denunciare, serve una mobilitazione che non le faccia sentire sole”. “Le donne vittime di violenza sono spesso confuse, hanno paura di non essere credute”, spiega ancora Maria Spiotta, responsabile per Differenza Donna del numero 1522, ” per questo la prima cosa è l’accoglienza e noi abbiamo più di 30 operatrici altamente specializzate che informano su tutte le possibilità per il sostegno sul territorio. Il nostro numero è per tutti, anche per gli uomini così come per le donne migranti, a cui diamo un servizio h24, in 11 lingue e consulenze specialistiche legali e sanitarie”.
Il tennis, la guerra, poca politica, il cinema, tante curiosità. Google riavvolge il nastro del 2023 e mostra nel suo consueto appuntamento annuale i personaggi, i fatti e i termini che hanno più destato l’attenzione nelle ricerche degli italiani nell’anno che sta per finire. Ci sono Jannik Sinner, la guerra in Israele e Gaza, gli addii a Maurizio Costanzo e Silvio Berlusconi, il significato di lutto nazionale, ChatGpt e il film di Paola Cortellesi C’è ancora domani. Sinner, il giovane talento del nostro tennis che ha fatto riesplodere la popolarità di questo sport, è primo nella classifica dei personaggi di ‘Un Anno di Ricerche su Google’. E’ seguito dall’attaccante della Roma Lukaku e dall’evergreen Peppino di Capri. In ordine sparso ci sono anche Marta Fascina, Elly Schlein e Andrea Giambruno, ex compagno di Giorgia Meloni.
La guerra in Medio Oriente, la Striscia di Gaza, Hamas e i Kibbutz, sono invece i termini che nel nostro paese hanno segnato il picco di traffico sul motore di ricerca nelle classifiche dei ‘perchè’ e ‘cos’è’; insieme al 41bis, ChatGpt – il popolare software che ha dato uno scossa all’intelligenza artificiale – e Fabio Fazio che ha lasciato la Rai. Tra i personaggi celebri che sono venuti a mancare nel 2023, gli italiani hanno cercato Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi, uno dei pochi politici presenti in queste classifiche di fine anno, Matteo Messina Denaro, Toto Cutugno, Gianluca Vialli, Francesco Nuti, l’ex star di Friends Matthew Perry, Tina Turner, Michela Murgia e Gina Lollobrigida. Nella classifica dei ‘cosa significa?’, invece ai primi posti ci sono i termini lutto nazionale, transgender, Papa emerito, e anche Apayinye, una parola – mistero dell’algoritmo – nata su TikTok e usata in risposta a chi non capisce una domanda.
Tra i film che hanno fatto più tendenza nel nostro paese nel 2023 ci sono Oppenheimer, Barbie e il campione d’incassi C’è ancora domani; Paola Cortellesi è anche nella lista delle attrici e attori che hanno registrato un picco di ricerche degli italiani insieme a Chiara Francini e Luisa Ranieri. Mare Fuori, Buongiorno, mamma! e Lidia Poët sono invece ai primi posti delle serie tv in Italia. Sulla scia di Sanremo, la lista dei cantanti vede in cima Rosa Chemical, Fedez e Marco Mengoni (la sua canzone Due vite è anche la più cercata tra i testi). Infine, tra le curiosità, le ricette più popolari tra gli italiani sono le lenticchie, i bigoli e lo scammaro, un piatto povero della cucina napoletana. Mentre tra i ‘come vestirsi’, gli italiani hanno cercato consigli sul carnevale, matrimoni e funerale.
In occasione del suo venticinquesimo compleanno festeggiato a settembre, Google ha redatto anche una classifica dei trend più cercati di sempre a livello globale. Anche qui c’è un po’ d’Italia, con Leonardo da Vinci e la Gioconda, risulati l’artista e l’opera d’arte più popolari di sempre. Taylor Swift, da poco nominata personaggio 2023 dal Time, è la più cercata di sempre nella categoria cantautori-cantautrici; i Beatles nella sezione rock band, Cristiano Ronaldo è al top degli atleti. La trilogia più cercata di sempre è The Twilight Saga. Minecraft il videogioco. Beyonce e Rihanna, sono rispettivamente le Grammy winner e l’icona di stile, più cercate di sempre.
Fu un omicidio di mafia – ai danni di un presunto esponente di un clan rivale – l’investimento avvenuto la sera del 24 luglio scorso a Pignola (Potenza): è l’accusa con la quale oggi Polizia e Carabinieri hanno fermato Michele Sarli, eseguendo un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Potenza. La vittima, Luciano Lotito, era a bordo di un ciclomotore: secondo l’accusa, Sarli, alla guida di un’auto, lo tamponò “con premeditazione”, spingendolo per circa 17 metri “fino a farlo cadere violentemente a terra, lasciandolo esanime e gravemente ferito, tanto da cagionargli la morte qualche giorno più tardi”. Le indagini coordinate dalla Procura distrettuale potentina hanno portato ad acquisire “elementi sul movente del grave gesto delittuoso, da ricondurre a dinamiche di criminalità organizzata fra contrapposti gruppi operanti in provincia di Potenza”. In particolare, la vittima apparteneva ad clan “Riviezzi” di Pignola, “storicamente contrapposto al clan ‘Martorano-Stefanutti’ di Potenza, ai cui ambienti Sarli era collegato”.
Nella suggestiva cornice della Biblioteca comunale “Plinio il Vecchio” a Bacoli, si è svolta la prima edizione dei Campi Flegrei del Premio Internazionale dedicato a Domenico Savio. Un evento unico nel suo genere in Italia, il premio è stato istituito per onorare la memoria di Domenico Savio, giornalista, dirigente politico e sindacale comunista, fondatore del PCIM-L e editore del mensile “L’Uguaglianza Economica e Sociale” negli anni ’80.
La cerimonia di premiazione è stata un omaggio a coloro che hanno contribuito alla crescita civile e sociale dell’Italia attraverso il mondo del lavoro, la cultura e l’arte. Un totale di nove premiati sono stati celebrati per il loro impegno e la loro dedizione in vari campi.
Il marittimo di lungo corso Vincenzo Di Maio, l’instancabile lavoratrice Assunta Maria Lucci, l’odontotecnico del presidente della Repubblica, il partigiano Sandro Pertini, Giovanni Mazzetta, il musicista Vittorio Caputo, il Professore del Liceo “Seneca” Ernesto Salemme, il conduttore della “Radiazza” Gianni Simioli (nella foto in evidenza) e la memoria di Mario Rannello e Peppino Scotto Di Luzio sono stati gli illustri destinatari del premio. A ciascun premiato è stata consegnata una pergamena incorniciata, un segnalibro, una penna del Premio e una bottiglia di vino D.O.C. dell’isola d’Ischia “Pietratorcia” offerta da Vito Iacono.
Tra gli ospiti illustri, la famosa cabarettista napoletana Lucia Cassini ha riscosso grande successo in sala. Dalla Russia, è intervenuto il Professore universitario Vadim Chercasov, grande estimatore di Domenico Savio.
Uno dei momenti più emozionanti è stato il conferimento del Premio al martoriato popolo palestinese. A ritirare il premio in nome e per conto dell’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh, è stato Essam Quadri, un alto diplomatico dell’Ambasciata a Roma. Accolto con la fascia tricolore dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione, Quadri ha donato a Gennaro Savio la Kefiah in segno di solidarietà con la causa del popolo palestinese.
“Buongiorno a tutte e a tutti”, ha dichiarato Essam Quadri, “e grazie per aver premiato qui a Bacoli il popolo palestinese”. Il sindaco Giosy Della Ragione ha calorosamente abbracciato Quadri, sottolineando l’importanza di celebrare i valori di democrazia, antifascisti e repubblicani in un contesto che rimarca la bellezza dell’Italia, a partire proprio da Bacoli attraverso la figura di Domenico Savio.
Al termine delle premiazioni, gli organizzatori hanno espresso la loro gratitudine a Michele Scotto Di Carlo, Francesca Illiano, Angelo Giancotti e hanno consegnato una targa di ringraziamento al sindaco Josi Della Ragione per il patrocinio morale concesso.
Gennaro Savio, figlio di Domenico, ha evidenziato il successo straordinario del Premio e ha ringraziato l’amministrazione di Bacoli per il prezioso patrocinio morale che ha reso possibile questo indimenticabile evento. L’iniziativa ha dimostrato di essere non solo un tributo a Domenico Savio ma anche un riconoscimento tangibile per coloro che, attraverso il loro impegno, hanno contribuito a plasmare la storia sociale e culturale del nostro Paese.
Tutti i premiati e le motivazioni
ASSUNTA MARIA LUCCI
Il suo nome e cognome, a ragion veduta, potrebbe essere considerato un sinonimo di lavoro ed onestà. Donna riservata e lavoratrice infaticabile, ha trascorso tutta la vita dedicandosi completamente al lavoro nella piccola salumeria di famiglia. Benvoluta da tutti, col raggiungimento dell’età della pensione è quotidianamente impegnata a prendersi cura dei suoi adorati nipoti.
GIOVANNI MAZZETTA
Maestro appassionato per tanti giovani odontotecnici, ha messo le sue competenze al servizio di medici dalla fama internazionale. La sua modestia e la sua umanità gli hanno permesso di conoscere e relazionarsi con personaggi del calibro di Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica Partigiano protagonista della Guerra di Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, che negli anni si è affidato alla sua straordinaria professionalità nel campo dell’odontotecnica, ma, soprattutto, nel corso della sua vita Mazzetta è stato concretamente solidale con gli ultimi e gli emarginati della società, a partire dai malati di AIDS. Figlio delle montagne abruzzesi, in gioventù ha patito le difficoltà legate alla vita rurale, maturando una coscienza di classe e comunista. Domenico Savio più volte si è affidato alle sue sapienti mani di odontotecnico intrattenendosi a conversare in un clima sempre di grande stima reciproca e condivisione ideale.
VITTORIO CAPUTO
Operaio infaticabile, ha lavorato per quasi quarant’anni, e sino all’età della pensione, presso l’industria “Selenia” del Fusaro. Nel corso della sua vita ha sempre coniugato il duro impegno per il lavoro con la passione per la musica iniziando a suonare, all’età di tredici anni, il sassofono contralto nel Complesso Bandistico “Città di Bacoli” di cui, tutt’oggi, a settant’anni suonati, per bravura ed esperienza ne è un autorevole ed apprezzato componente. Il suo innato amore per la musica è da decenni un positivo esempio per le giovani leve, ed in modo particolare per tutti coloro che vogliono imparare a suonare il sassofono contralto.
ERNESTO SALEMME
Professore di italiano e latino presso il Liceo “Seneca” di Bacoli, sin dai suoi primi anni di insegnamento rappresenta un importante e sicuro punto di riferimento per tutti i liceali. Uomo di grande cultura, da sempre mette il suo sapere a disposizione di tutta la comunità bacolese ed in modo particolare dei giovani. Autore di diversi libri ambientati nella sua città natia, da decenni condivide la sua passione per il teatro con i più giovani, avvicinando le nuove generazioni all’arte della recitazione. Persona mite e benvoluta, è apprezzato da tutti per le sue straordinarie doti umane.
VINCENZO DI MAIO
Marittimo di lungo corso, ha lavorato sodo sull’acqua salata solcando i mari e gli oceani di tutto il mondo mettendo sempre a disposizione delle nuove leve della navigazione la sua straordinaria professionalità. Instancabile militante del PCIM-L, è stato più volte candidato col Partito alle elezioni politiche ed amministrative. Legato a Domenico Savio da uno straordinario rapporto di sincera e profonda amicizia, lo ha sempre sostenuto in tutte le battaglie politiche e sociali portate avanti in difesa degli interessi del mondo del lavoro e degli ultimi della società.
AL MARTORIATO POPOLO PALESTINESE
che da sempre viene privato di una propria nazione e che da decenni subisce l’occupazione dei propri territori da parte del governo israeliano. In queste settimane, così come avviene periodicamente nella storia di questa popolazione oppressa, sta subendo una terribile repressione militare. Nella striscia di Gaza, infatti, è attualmente in atto un nuovo genocidio che è già costato la vita a migliaia e migliaia di civili, per lo più donne e bambini. Al massacrato popolo palestinese, Domenico Savio nel corso di tutta la sua esistenza, ha espresso piena ed incondizionata solidarietà sostenendone la lotta attraverso i suoi scritti ed i suoi interventi politici.
GIANNI SIMIOLI
Straordinario, talentuoso, versatile ed apprezzatissimo showman a tutto tondo, da anni conduce su Radio Marte, “La Radiazza”, programma radiofonico attraverso il quale dà quotidianamente voce ai senza voce, rendendo pubbliche le denunce più disparate di tutti quei cittadini che hanno subito torti ed ingiustizie. E lo fa con grande impegno civico e coraggio. Ed anche per questo, molte volte le sue segnalazioni e le sue inchieste giornalistiche riescono ad ottenere l’effetto sperato. Costantemente in prima linea nelle battaglie contro soprusi ed illegalità, si è sempre battuto a difesa dei diritti civili dei discriminati della nostra società e a difesa del patrimonio ambientale di tutta la regione Campania, a partire dai quei Comuni interessati dall’inquietante e nocivo fenomeno cosiddetto della “Terra dei “Fuochi”, consistente nell’innesco di roghi di rifiuti che diffondono nell’atmosfera diossina e altri gas inquinanti. Spesso ha dato voce alle denunce politiche, sociali e giornalistiche di Gennaro Savio intervistando in diretta radiofonica.
PEPPINO SCOTTO DI LUZIO, PREMIO ALLA MEMORIA
Parlamentare della XII Legislatura della Repubblica Italiana, dal 1994 al 1996, sia a Roma da Deputato comunista che sul territorio comunale con cortei di protesta e manifestazioni di occupazione, si è battuto affinché i beni dell’ex Centro Ittico Tarantino Campano venissero espropriati e tornassero nella disponibilità dei Comuni di Bacoli e Taranto. Se oggi la Casina Vanvitelliana, il Palazzo dell’Ostrichina, i complessi di Cinque Lenze e Parco della Quarantena nonché i Laghi Miseno e Fusaro, con le rispettive piste ciclabili, sono spazi pubblici a disposizione della collettività locale è grazie anche alle sue lotte. Nonostante la diversa appartenenza partitica che negli anni ha dato vita a confronti politici anche molto vivaci tra di loro, sin da giovane è stato legato a Domenico Savio da un sincero rapporto di stima ed amicizia.
MARIO RANNELLO, PREMIO ALLA MEMORIA
Operaio dal 1945 presso il Silurificio del Fusaro, successivamente ha proseguito la sua attività lavorativa all’Alfa Romeo. All’interno delle fabbriche dove ha lavorato, ha speso tutte le sue energie nello svolgimento dell’attività di sindacalista pur di difendere con impegno e coerenza il riconoscimento dei diritti delle operaie e degli operai. Dirigente del Partito Comunista Italiano, negli anni ’60 nella Città di Bacoli è stato anche eletto più volte Consigliere comunale. Nell’ex P.C.I. faceva parte dell’ala operaia che si contrapponeva alle nuove leve piccolo borghesi che in pochi anni hanno portato, a livello locale e nazionale, il Partito definitivamente alla deriva revisionista. Per tutta la sua esistenza è stato punto di riferimento politico ed umano per la collettività nel suo insieme e, soprattutto, per i più deboli della società. Giocatore della Sibilla Calcio, è stato sempre molto vicino ai giovani.