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Cronache

Latte, in arrivo Dl per aiuti su mutui e rispetto quote

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Mancava una gamba al Tavolo di filiera sulla crisi del latte ovino sardo convocato al Ministero delle Politiche agricole. E la trattativa, in assenza degli industriali del lattiero-caseario, e’ apparsa subito in salita, nonostante le promettenti novita’ normative emerse. Erano presenti il ministro Centinaio e i sottosegretari Pesce e Manzato, una delegazione dei pastori sardi, le organizzazioni agricole e cooperative, ma il posto vuoto lo ha lasciato la controparte industriale. “Per noi la trattativa e’ finita – ha detto Assolatte – quando abbiamo proposto un acconto che e’ del 20% superiore alla proposta iniziale e che corrisponde a 25 milioni in piu’ di costo industriale”. Quindi nessun confronto oggi tra i pastori sardi e i trasformatori sul prezzo del latte, ma “importanti passi avanti. Esco da questa riunione molto soddisfatto”, ha detto il ministro Gian Marco Centinaio. Tra le novita’ odierne, il presidente del Consiglio GiuseppeConte ha autorizzato l’atto di emanazione di un decreto legge per affrontare le emergenze agricole. Prevede il “contributo dello Stato agli interessi sui mutui, la definizione di misure di monitoraggio per assicurare il rispetto delle quote e l’avvio del registro telematico del latte ovi-caprino”. Intanto il ministero dell’Interno ha affidato al Prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, i compiti di analisi, sorveglianza e monitoraggio delle attivita’ della filiera. Firmato inoltre il decreto ministeriale di proroga al 31 luglio 2019 dell’atto programmatorio relativo al pecorino romano. E il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ha annunciato la disponibilita’ della Regione stessa a stanziare un milione di euro, oltre ai 18 milioni gia’ deliberati martedi’ dalla Sfirs (Societa’ finanziaria della Regione), per sostenere, in collaborazione con l’Ice, progetti di internazionalizzazione. Ancora in ottica di promozione, confermato l’impegno della grande distribuzione per il sostegno al pecorino sardo. Per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, “va trovata una soluzione a una questione che e’ di mercato”. Il ministro Centinaio ha proposto la costituzione di un Tavolo tecnico che verra’ a breve convocato dal Prefetto Marani: “In questa sede – ha annunciato Centinaio – ragioneremo sulla indicizzazione del prezzo del latte ovino, dopo aver definito una metodologia sui prezzi finali dei prodotti, correlando comunque il prezzo del latte alle dinamiche del mercato del formaggio Dop Sardo. Vogliamo mettere soldi (circa 50 milioni, tra fondi statali, regionali e Banco di Sardegna) per ristrutturare la filiera, ed evitare che tra qualche anno ci sia di nuovo un problema di prezzo”. Nella riunione al Ministero, i pastori sardi hanno chiesto di azzerare, con dimissioni spontanee, gli organismi dei consorzi di tutela, “per una questione anche morale nei confronti della Sardegna e dei produttori”, nonche’ di garantire una rappresentanza effettiva dei pastori stessi. “E’ normale che questa richiesta non possa farla il ministro, – ha rilevato Centinaio -, ma la puo’ caldeggiare. E la metteremo al Tavolo tecnico del Prefetto il piu’ velocemente possibile. Usciamo da questo Tavolo quasi tutti con il sorriso sule labbra, ma e’ normale che ci siano esigenze diverse”. Di sorrisi pero’ tra i rappresentati dei pastori sardi se ne sono visti pochi. “Spero solo che gia’ domani si possa parlare della griglia per il prezzo latte dal prefetto a Sassari, perche’ la questione deve essere discussa nell’immediato”, ha detto Gianuario Falchi, uno dei rappresentanti dei pastori sardi. Intanto le elezioni sono a un passo: “Combattero’ al fianco dei pastori sardi fino a che il prezzo del latte non arrivera’ ad un prezzo accettabile”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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