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Cronache

Latte, ancora proteste dure dei pastori: formalizzate già alcune denunce

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Dopo i fascicoli in Procura, la formalizzazione delle prime denunce. Strascichi giudiziari inevitabili per le proteste dei pastori in Sardegna contro il crollo del prezzo della latte di pecora. La Polizia di Nuoro ne ha confermate oltre dieci. E la Procura dello stesso capoluogo e’ pronta ad inviare i primi avvisi di garanzia, forse gia’ nelle prossime ore ma piu’ probabilmente dopo il voto per le Regionali di domani. La tensione e’ ancora alta tra gli allevatori: la trattativa sul prezzo e’ stata rinviata al tavolo con il prefetto di Sassari – anche questo appuntamento potenzialmente ‘caldo’ e’ stato previsto a elezioni concluse – dopo la fumata nera dei vertici di Cagliari e Roma. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini e’ stato chiaro sin da subito. E lo ha ribadito in questi giorni di campagna elettorale, che lo ha visto girare la Sardegna in lungo e un largo. “Mai un manganello contro i pastori”. Ma ha anche assicurato che garantira’ “il libero e democratico esercizio del voto”. Le indagini, pero’, non possono fermarsi davanti all’apertura dei seggi. Cosi’, tutte le informative sugli episodi di violenza avvenuti in questi ultimi 15-20 giorni, stanno arrivando a maturazione. Quasi tutte le Procure sarde, da Cagliari a Sassari passando per Nuoro e Lanusei, hanno sul tavolo fascicoli sul caso latte. E gli investigatori della questura e della Digos di Nuoro hanno chiuso i loro accertamenti. Ipotizzano nei confronti dei pastori denunciati diversi reati: si va dalla violenza privata ai danneggiamenti, dal deturpamento della cosa altrui al blocco stradale sino alla resistenza a pubblico ufficiale e al mancato preavviso di manifestazione. La maggior parte delle contestazioni sarebbe avvenuta lungo le strade dell’Isola, a partire dalle principali – la statale 131 ‘Carlo Felice’ alle 131 Dcn nel nuorese – e davanti ai caseifici presidiati. Per quanto riguarda la provincia di Nuoro, i manifestanti sono accusati di aver bloccato diversi autotrasportatori costringendoli ad aprire le valvole delle cisterne per gettare a terra tutto il latte contenuto. Altri si sarebbero resi responsabili di veri e propri assalti a camion e furgoni agendo anche a volto coperto. Le denunce, a Nuoro come altrove, arrivano da piu’ parti: dalle forze dell’ordine testimoni oculari, ma anche dai camionisti aggrediti o dai titolari dei caseifici costretti a sospendere la produzione per i presidi ai cancelli delle aziende. Oggi, a poche ore dal voto, si e’ registrata una nuova protesta. Una quarantina di pastori del nuorese ha gettato una decina di litri di latte ai margini della carreggiata della strada provinciale 73. L’azione e’ scattata intorno alle 11 ed e’ finita un’ora dopo. Una manifestazione pacifica, comunque vigilata dalla Polizia. Anche se in maniera sporadica, dunque, gli allevatori potrebbero continuare a protestare anche ad urne aperte.

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Cronache

Vance: felice di averlo visto ieri, lo ricorderò per sempre

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“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

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Figli violenti tra Napoli e Portici, due arresti dei carabinieri

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Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.

I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.

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Malore durante gita di Pasqua, donna di Pozzuoli muore in agriturismo in Irpinia

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Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.

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