Il tennis mondiale dovrà fare a meno di Jannik Sinner fino a maggio, dopo l’accordo con la WADA sul caso Clostebol, che ha portato alla sua sospensione per tre mesi. Un vuoto che si fa sentire nel circuito, sia per il suo peso competitivo che per il dibattito scatenato attorno alla vicenda.
Sinner, dopo il trionfo agli Australian Open, avrebbe dovuto tornare in campo all’ATP 500 di Doha, ma la squalifica ha cambiato i piani. Nonostante l’accordo abbia evitato un lungo arbitrato del TAS, la decisione ha diviso l’opinione pubblica e il mondo del tennis tra chi sostiene il sistema e chi critica la gestione dei controlli antidoping.
Il dibattito sul sistema antidoping
La squalifica di Sinner ha acceso un confronto tra i giocatori. Alcuni, come Aryna Sabalenka, hanno espresso preoccupazione per la facilità con cui si può risultare positivi involontariamente: “Se qualcuno ha usato una crema su di te e tu risulti positivo, ti attaccheranno e non ti crederanno”, ha dichiarato la numero uno del ranking WTA.
Dall’altro lato, c’è chi guarda alla vicenda con sarcasmo, come Daniil Medvedev, che auspica una maggiore equità nei trattamenti futuri: “Se la WADA dice ‘abbiamo scoperto la violazione, ti diamo due anni’, tu rispondi ‘no, no, voglio un mese’”, ha ironizzato il russo.
Anche Carlos Alcaraz, principale avversario di Sinner nella corsa al numero uno, ha commentato: “Che lui ci sia o no, il mio obiettivo resta il numero 1”.
Il sostegno a Sinner
Non sono mancate parole di incoraggiamento. Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis, ha parlato di un’ingiustizia:“Lui ha giocato per quasi un anno con un macigno addosso e ci ha mostrato quanto abbia le spalle larghe. La WADA doveva dimostrare di esistere e l’ha fatto nel peggiore dei modi”.
Messaggi di solidarietà sono arrivati anche da Andrea Vavassori, Casper Ruud e Richard Gasquet.
La corsa al numero uno: chi può insidiare Sinner?
Nonostante la sua assenza dai campi fino a maggio, Sinner resta il numero uno del mondo, con un margine di vantaggio su Alexander Zverev e Carlos Alcaraz. Per superarlo prima degli Internazionali d’Italia, lo spagnolo dovrebbe ottenere 3.720 punti, mentre il tedesco ne necessiterebbe 2.545.
Alcaraz inizierà la sua rincorsa da Doha, dove è testa di serie numero uno e punta a un percorso agevole fino alla semifinale, dove potrebbe affrontare Novak Djokovic. Il serbo, però, al primo turno dovrà vedersela con Matteo Berrettini, in cerca di riscatto dopo la sconfitta nella finale di Wimbledon 2021.
Un ritorno atteso
Se tutto andrà secondo i piani, Sinner tornerà in campo agli Internazionali d’Italia, con l’obiettivo di mantenere il primato nel ranking ATP e prepararsi al meglio per Roland Garros e Wimbledon. Intanto, il tennis mondiale si divide, e il dibattito sul sistema antidoping resta più aperto che mai.