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L’arbitro Rocchi, 3 legni, un rigore sbagliato e la Juventus vincono al San Paolo: il campionato è già finito

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Il Napoli al San Paolo ha una sola possibilità di provare a rendere questo campionato ancora in qualche modo godibile: battere la Juventus. Non è mai una sfida qualunque Napoli – Juventus. Ancor di più in questi anni dove il predominio bianconero è stato scalfito solo dal Napoli. Il  tifo, la passione, la competizione è da match più improntate del campionato. E sugli spalti il tifo è infernale, anche se non c’è il tutto esaurito. Troppo vantaggio quello della Juventus. Carlo Ancelotti vuole provare a vincerla la partita, schierando una formazione che davanti mette Milik, Insigne e Callejon, con Mertens che forse entra nella ripresa. Le due squadre in campo adottano lo stesso modulo di gioco, esercitano entrambe le squadre una pressione asfissiante sui portatori di palla. Fino al minuto 16 non succede nulla. Al 25 minuto cambia la partita. Un tocco all’indietro di Malcuit costringe Meret ad una uscita garibaldina. Sembra corretta ma Ronaldo rovina al suolo come se fosse stato colpito da una mossa di karatè. È una punizione dal limite con espulsione di Meret perchè era – secondo l’arbitro – una chiara azione da gol. Entra Ospina, Napoli in dieci. La punizione la tira Pjanic al minuto 28: insacca alle spalle di Ospina. Il Napoli reagisce subito e al 29 minuto, dopo una bella discesa Zielinsky batte a rete e prende il palo. Nemmeno il tempo di assestarsi  e al 39 minuto Emre insacca con un colpo di testa un traversone da sinistra. È il gol del 2 a 0. Il secondo tempo comincia col Napoli che mette dentro Mertens, la Juventus che perde dopo pochi minuti Pjanic per un fallo e doppia ammonizione, dunque espulsione. Al 60 minuto lampo del Napoli. Cross da sinistra di Insigne, tap in di Callejon, palla in rete. Il Napoli è in palla. Accorcia la distanza e preme per pareggiare. E’ un assedio alla porta della Juventus. Al 69 minuto traversa di Zielinsky. Al 71 minuto tiro fortissimo da destra di Fabian Ruiz, deviato in angolo. L’assedio si ferma al minuto 81 con un fallo di mano in area. Ma l’arbitro non vede nulla. È un rigore netto. Poi va al Var (quello che non aveva voluto consultare quando ha espulso Meret) e scopre che è rigore. Tira insigne ma la palla finisce sul palo. Secondo palo. Si soffre ancora. E si perde.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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Champions, il PSG conquista la semifinale in casa del Barça: 4-1

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Pazzesca Champions quest’anno: il Paris Saint-Germain ha compiuto un’autentica impresa al vincendo 4-1 contro il Barcellona all’Olimpic Lluis Companys (non giocare al Camp Nou non ha portato fortuna…) e conquistando così un posto nelle semifinali della Champions League. La squadra di Luis Enrique è riuscita a ribaltare il 2-3 subito al Parco dei Principi grazie ai gol di Dembelé, Vitinha e di Mbappé, che,uscito dal torpore, si è ‘svegliato’ nel finale ed ha regalato alla squadra una doppietta, segnando prima su rigore poi alla sua maniera. Tuttavia, è stato soprattutto il giovane talento del Barcellona, Lamine Yamal, a stupire tutti con un’assist straordinario che ha portato Rafinha al gol del momentaneo vantaggio catalano già nei primi minuti. A soli 16 anni, Lamine Yamal ha dimostrato di avere un talento fuori dal comune, facendo già parlare di sé come il futuro del calcio.

La partita sembrava essere sotto il controllo dei padroni di casa, ma la svolta è arrivata al 30’ quando Araujo è stato espulso, lasciando il Barça in inferiorità numerica. Xavi, allenatore del Barcellona, ha deciso di sostituire proprio Yamal, una mossa che è stata poi criticata alla luce degli eventi successivi. Il PSG ha pareggiato con Dembelé e nella ripresa grazie anche ad una bella prestazione dell’ex Napoli Fabian Ruiz ha preso il controllo del centrocampo, portandosi in vantaggio con un gol di Vitinha. La situazione è precipitata per il Barça quando Xavi è stato espulso per proteste, e il PSG ha segnato il terzo gol su rigore, con Mbappé.

Nonostante i tentativi di reazione del Barcellona, il PSG ha continuato a dominare e ha chiuso la partita con il quarto gol, siglato da Mbappé. I parigini proseguono così il loro cammino verso il sogno di conquistare la Champions League, un obiettivo per il quale la proprietà qatariota ha investito ingenti somme di denaro, assemblando una squadra di stelle internazionali. Tuttavia, il futuro di Mbappé sembra essere altrove, con il Real Madrid che potrebbe essere la sua prossima destinazione. A fine gara da registrare la delusione e la rabbia di Xavi Alonso che ha accusato l’arbitro con un rosso a suo dire eccessivo, di aver condizionato la partita. Gigio Donnarymma, portiere del PSG si è detto emozionato per la sua prima semifinale di Champions: giocherà contro il Borussia Dortmund.

 

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