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L’affare del calcio, a Firenze si dimette Stefano Pioli: in A è la 12/a panchina che salta

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Salta ancora una panchina in Serie A, quella della Fiorentina. E’ il 12/o cambio di allenatore, ma il primo in questa stagione per dimissioni del diretto interessato, Stefano Pioli, e non per esonero da parte della societa’ di appartenenza. In attesa che il club viola renda noto il nome del sostituto, non rimane che ricordare come l’ultimo in ordine di tempo, prima di Pioli, era stato Davide Nicola, cacciato dall’Udinese una ventina di giorni fa e rimpiazzato con Igor Tudor. La cacciata di Nicola, che sulla panchina dell’Udinese aveva preso a stagione in corso il posto dello spagnolo Julio Velazquez, arriva ad una settimana da quella di Beppe Iachini, che l’Empoli aveva ritenuto di dover avvicendare con il rientrante Aurelio Andreazzoli, tecnico che a sua volta, sempre a stagione in corso, aveva dovuto cedere il posto al collega celebre anche per l’inseparabile cappellino stile baseball. Sette giorni prima era toccato a Eusebio Di Francesco, costretto a lasciare la Roma dopo la fatale eliminazione dalla Champions: al suo posto anche qui un ritorno, anche se a distanza di anni, con Claudio Ranieri a fare da traghettatore fino a fine stagione. Prima del cambio sulla panchina giallorossa era stato Pippo Inzaghi il 28 gennaio scorso a dover lasciare la guida del Bologna a Sinisa Mihajlovic. Prima ancora erano stati Cesare Prandelli e Marco Baroni a subentrare rispettivamente a Ivan Juric alla guida del Genoa e a Moreno Longo del Frosinone, mentre Davide Nicola aveva gia’ sostituito Julio Velazquez e Udine. Giampiero Ventura ha fatto spazio a Mimmo Di Carlo, sulla panchina del Chievo. L’ex ct azzurro aveva a sua volta sostituito Lorenzo D’Anna. A precedere i colleghi esonerati erano stati Davide Ballardini al Genoa (richiamato Ivan Juric) e appunto D’Anna al Chievo.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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