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Spettacoli

La Rai caccia Memo Remigi e Striscia la notizia gli dà il Tapiro-Polpo d’oro per le molestie in tv

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Un Tapiro d’oro avvolto da un polpo a Memo Remigi, che ha molestato la collega Jessica Morlacchi in diretta durante una puntata di Oggi è un altro giorno su Rai1, di cui il cantante era ospite fisso. E’ quello che sarà consegnato stasera durante Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) da Valerio Staffelli. La Rai ha annunciato ieri di aver interrotto il suo contratto dopo averlo allontanato dalla trasmissione. “Più che un Tapiro questo potrei definirlo un Tapirlo, perché mi sento davvero un pirla!”, ammette Remigi. “Mi scuso con Jessica, con Serena Bortone, con la Rai e anche con il pubblico. Mi sono sempre comportato in maniera pulita, ma stavolta ho commesso un grave errore: è stato un gioco tra amici venuto male”. “Che gioco è toccare il culo a una persona?”, lo incalza l’inviato di Striscia. E il cantante risponde: “A volte porta fortuna, ma non questa volta”, commenta Remigi, che sul suo futuro aggiunge: “Temo che in Rai sia finito. Spero di fare qualche altra cosa, magari scrivere un libro” .

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Luca Tommassini, l’operazione a cuore aperto per salvargli la vita e il ‘grazie’ a Fiorello

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Luca Tommassini, coreografo e ballerino di fama mondiale, definisce il 2025 come il suo “anno del cuore nuovo”, una metafora che racchiude non solo la sua recente operazione alla valvola mitrale, ma anche un percorso di rinascita personale e professionale. Dopo giornate difficili, segnate anche da eventi traumatici come un furto nella sua abitazione e l’incendio della sua vecchia casa a Malibu, Tommassini riparte più determinato che mai.

Il cuore e l’intervento salvavita

«Lavoro senza sosta da quando ho 11 anni», racconta Tommassini. Negli ultimi due anni, tra il tour mondiale con Laura Pausini e la trasmissione mattutina con Fiorello, il suo corpo ha lanciato segnali d’allarme. «Fiorello mi guardò e disse: “È il cuore”», ricorda. E aveva ragione. Grazie all’intervento del dottor Piergiorgio Bruno del Policlinico Gemelli, Luca ha affrontato un’operazione a Natale. «Quando mi hanno stubato, il dolore era insopportabile», confessa. Ma la determinazione a evitare farmaci come il Fentanyl, che considera un nemico letale, lo ha aiutato a superare le difficoltà.

Un passato tra successi e ombre

La sua carriera lo ha portato a collaborare con leggende come Madonna, Michael Jackson, e Whitney Houston. Ma dietro le luci del palcoscenico si nascondevano ombre: «Fino ai 21 anni ero un atleta sanissimo. Poi, lavorare con Whitney fu un inferno. Cocaina, crack, crystal meth: più della metà di quelle persone non c’è più, compresa lei».

Grazie a Heather Parisi e a uno spettacolo in Italia, Tommassini ha trovato la forza di cambiare rotta. «Tornare da mia madre mi ha fatto chiudere con tutto», afferma. Un legame profondo con Parisi, che è andato oltre il lavoro, ma che non lo ha mai definito con etichette: «Ho amato uomini e donne. La mia lotta per essere libero è iniziata da bambino, con una madre disposta a tutto per proteggermi».

Una famiglia speciale e ricordi indelebili

La sua famiglia, per molti anni, è stata anche Madonna: «Ero il suo ballerino di fiducia. Mi propose di avere un figlio insieme, ma io sognavo una famiglia mia». Alla fine, fu Carlos Leon, personal trainer della pop star, a diventare il padre di Lola.

Luca non ha mai smesso di guardare a Michael Jackson come a una guida: «Era il mio faro. Grazie a Madonna ho potuto ballare anche con lui. Ogni volta che un bambino lo ascolta e sorride, è la prova che Michael è eterno».

Il futuro, tra rinascita e nuovi sogni

Oggi, Tommassini guarda al futuro con ottimismo e una rinnovata voglia di creare. Nonostante le difficoltà, si definisce fortunato: «La mia vita è stata un sogno, con alti e bassi. Il 2025 è l’anno del cuore nuovo, e sono pronto per ogni sfida».

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Cinema

Addio David Lynch, icona del cinema onirico e visionario

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Addio a David Lynch. L’acclamato regista di Velluto Blu, Mulholland Drive e della serie tv Twin Peaks, è morto a 78 anni. Fumatore incallito, Lynch aveva annunciato lo scorsa estate di avere l’enfisema e che non avrebbe più potuto lasciare casa per dirigere nuovi film. “C’è un grande vuoto nel mondo ora che non è più con noi. Ma come avrebbe detto: ‘Punta gli occhi sul donut e non sul buco in mezzo'”, ha annunciato la famiglia su Facebook alludendo al dolce fritto, tipico della tradizione americana, simile ai bomboloni. Regista, sceneggiatore, produttore, musicista e artista visivo, Lynch era nato a Missoula, nel Montana. Sposato quattro volte, negli anni ’80 aveva avuto con Isabella Rossellini una relazione sentimentale con risvolti professionali: lei aveva recitato in uno dei film più celebri di David, il thriller psicologico Velluto Blu del 1986.

Tre volte candidato agli Oscar (più un Oscar alla carriera nel 2019), Lynch era famoso per il suo particolare stile cinematografico che fondeva surrealismo, noir e simbolismo onirico: era considerato tra i più influenti maestri del cinema contemporaneo ed era spesso paragonato a Luis Bunuel. Aveva cominciato come pittore e creatore di shot animati e live action, per poi farsi notare nel 1977 con Eraserhead, un’opera dall’umorismo nero diventata preso di casa nel circuito dei film di mezzanotte. Con The Elephant Man del 1980 (la storia della vita tragica di Joseph Merrick) era stato candidato per la prima volta agli Oscar, mentre Mulholland Drive del 2001, una lettera d’amore avvelenata a Hollywood che intreccia mistero e surrealismo, aveva vinto il premio per la miglior regia a Cannes. Negli anni Novanta era tornato alla ribalta per Twin Peaks, la serie rivoluzionaria che ha ridefinito il genere televisivo con narrazioni enigmatiche e atmosfere inquietanti.

Lynch aveva poi girato nel 2006 Inland Empire con Laura Dern, una delle sue attrici preferite. Più di recente aveva lavorato a Twin Peaks: The Return, un reboot in 18 puntate della serie originale, in onda nel 2017 su Showtime con al centro Kyle MacLachlan, un altro dei suoi attori cult. Lo scorso agosto Lynch, che da decenni praticava la meditazione trascendentale, aveva annunciato la malattia al giornale britannico Sight and Sound. L’enfisema lo aveva confinato a casa, incapace di muovere solo pochi passi prima di perdere il respiro. Tre anni fa il regista aveva detto addio alle sigarette: “Il fumo è qualcosa che ho amato moltissimo, ma alla fine ha avuto la meglio. Era parte della mia vita artistica: l’odore del tabacco, accendere una sigaretta, poi tornare a guardare cosa avevi fatto, o a riflettere su varie cose.

Niente al mondo è così bello, ma nel frattempo mi stava uccidendo”. Tornando poi a parlare con i fan su X dopo che le sue frasi erano state riprese da varie pubblicazioni, Lynch aveva precisato che, “enfisema a parte”, era “in ottima forma” e che non aveva “assolutamente intenzione di andare in pensione”. Restano intanto nel cassetto almeno due progetti: la sceneggiatura del film Antelope Don’t Run No More, apparentemente completata nel 2010, e la serie in 13 puntate su Netflix Wisteria/Unrecorded Night che nel 2020 sembrava nelle fasi iniziali di sviluppo.

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Spettacoli

Da Bianca Balti a Malgioglio, il Sanremo corale di Conti

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La sorpresa è Bianca Balti, la top model famosa in tutto il mondo che ha deciso di condividere con i fan, via social, la sua esperienza con la malattia. Confermate invece le indiscrezioni su Geppi Cucciari, Katia Follesa, Mahmood, Alessia Marcuzzi, all’Ariston arrivano anche Cristiano Malgioglio, Nino Frassica, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. “È un bel cast all’insegna di un festival che va fatto insieme”, dice Carlo Conti al Tg1 svelando i nomi dei co-conduttori di Sanremo 2025, al via martedì 11 febbraio.

“La prima serata, molto istituzionale, dedicata ai trenta Big in gara, condurrò da solo… a meno che non riesca a convincere due amici storici”, è la postilla aggiunta con un sorriso da Conti, che finora aveva escluso la presenza sul palco di Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. La seconda serata, mercoledì, “sarà piena di energia, voglia di vivere, con una donna straordinaria, una guerriera, la nostra meravigliosa Bianca Balti”, annuncia. Con lei sul palco, “per una serata piena di sana follia”, anche Malgioglio, con le sue stravaganze, direttamente dal bancone della giuria di Tale e quale show, e Frassica, che al festival è già stato nel 2016, proprio con Conti, ed è poi tornato nel 2018 con Claudio Baglioni e nel 2022 con Amadeus, come uno dei volti di punta della fiction Rai.

Giovedì ecco Miriam Leone, “l’eleganza”, la definisce Conti, l’ex Miss Italia tra le attrici più amate dal pubblico, attesa su Rai1 nei panni di Miss Fallaci, la fiction dedicata agli esordi della grande giornalista; Elettra Lamborghini, “la voce, l’energia musicale”, già in gara nel 2020 con Musica (e il resto scompare); e Katia Follesa, “la freschezza e la comicità”, che finora hanno accompagnato la sua carriera, da Zelig a Lol, da Comedy Match al teatro. Venerdì la serata dedicata alle cover “sarà molto glamour e chic, ma anche piena di ironia”, anticipa il direttore artistico, che ha voluto accanto a sé Mahmood e Geppi Cucciari. Il cantante, incoronato re dei singoli 2024 con Tuta Gold, il brano con cui è stato in gara all’Ariston l’anno scorso, torna con i galloni da conduttore sul palco dove ha vinto nel 2019 con Soldi e nel 2022 con Brividi in coppia con Blanco.

È un ritorno anche per Cucciari, reduce dal successo di Splendida cornice su Rai3, sarta nel cast all star al femminile di Diamanti di Ferzan Ozpetek, che veleggia verso i 13 milioni di euro al box office: anche lei al festival è già stata nel 2012, tra battute su Sanremo e l’appello per la cooperatrice Rossella Urru (rapita in Algeria e poi liberata qualche mese dopo) e nel 2017, quando scosse il festival schierandosi con l’allora sindaca di Roma Virginia Raggi contro il titolo sessista di Libero (“Je suis patata bollente”) e invocando la verità sul caso Regeni. Atmosfera più istituzionale, assicura Conti, per la finale di sabato 15 febbraio, con Alessandro Cattelan, già annunciato, e Alessia Marcuzzi che – come aveva rivelato qualche giorno fa al Corriere della Sera – si sentiva “pronta” per condurre Sanremo, finalmente “al calduccio” dell’Ariston dopo due edizioni al freddo con Fiorello.

“E poi magari ci sarà un’altra sorpresa”, promette in chiusura di collegamento con il Tg1 Conti, che delle reazioni dei suoi compagni di avventura dice: “C’è energia. Sono molto contenti. Bianca è negli Stati Uniti ed è felice – credo che ci sia la mamma che sta seguendo il tg – come anche Elettra, Katia, Geppi, Mahmood e gli altri”. Quanto a Malgioglio, “la prima cosa che mi ha detto è stata: devo pensare a come vestirmi”, scherza il direttore artistico.

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