Collegati con noi

Cronache

La politica del “Bella Ciao!” a Napoli, c’è chi la canta in Consiglio comunale e chi protesta fuori scuola perchè non la vuole nella recita natalizia

Pubblicato

del

Nei giorni scorsi un papà di una studentessa napoletana, Paolo Santanelli (è nella foto), oggi un militante della Lega o forse un dirigente, comunque un napoletano che ha abbracciato il credo leghista, ebbe da ridire per la scelta dell’istituto (la scuola elementare De Amicis di Napoli) di far cantare l’inno dei partigiani, Bella Ciao, durante una recita natalizia. Da lì in poi la gran cassa politica, sulle chiacchiere di un genitore che rinnegava (?) la storia  dei partigiani che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo, ha cominciato a suonare e cantare in un senso e nell’altro. È questa l’Italiota che non si riconosce quasi in nulla. E allora polemiche su polemiche, denunce, esposti, richieste di interventi persino alla direzione scolastica regionale. Insomma più o meno le stesse ridicole storie dei musulmani che chiedono di rimuovere il crocifisso per non procurare fastidio a chi non è cattolico o non fare il presepe per lo stesso motivo. Oggi c’era Consiglio comunale a Napoli. Ebbene, prima dell’inizio, la maggioranza presente in Consiglio comunale, il sindaco, Luigi de Magistris, e gli esponenti della Giunta si sono alzati in piedi e hanno intonato in aula ‘Bella Ciao’. A proporre di cantare prima di cominciare, è stato il consigliere di Napoli Sinistra in Comune, Mario Coppeto, a seguito delle polemiche che in questi giorni ci sono state per la recita di Natale della scuola ‘De Amicis’, nel quartiere Chiaia, e le polemiche di uno o due genitori. Oggi contro l’inserimento del canto partigiano nella recita natalizia è stato annunciato anche un flash mob promosso dalla Lega e da alcune associazioni all’esterno della scuola De Amicis.

Advertisement

Ambiente

Maxi incendio nei boschi del Casertano, indagata una donna

Pubblicato

del

Ha dato fuoco ad una porzione di bosco di 10 ettari a Monticello di Centurano, Caserta, una 68 enne: i Carabinieri Forestali di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica. La donna è indagata del delitto di incendio boschivo doloso.

Il provvedimento riflette gli esiti di un’attività investigativa, coordinata dai magistrati della IV Sezione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, specializzata nel settore della criminalità ambientale, che ha riguardato l’ incendio boschivo di vaste proporzioni – oltre 10 ettari – che ieri si è sviluppato il 21 agosto 2023 ai piedi del versante collinare denominato “Monticello” della frazione Centurano del comune di Caserta.

Carabinieri, incendio boschivo nel Casertano. VIDEO

Per domare le fiamme del vasto incendio si è reso necessario l’intervento di un Canadair inviato dalla Protezione Civile Nazionale di Roma e di un elicottero della Regione Campania, oltre a squadre antincendio dei Vigili del Fuoco di Caserta
Si precisa che il destinatario del provvedimento cautelare adottato nel contesto investigativo illustrato è da ritenersi presunto innocente sino a sentenza definitiva e, in ogni caso, le misure precautelari sono state assunte senza il contraddittorio con le parti e le difese; contraddittorio che avverrà davanti al giudice terzo, che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati ovvero imputati.

Continua a leggere

Cronache

Europarlamentare Lara Comi condannata a 4 anni e 2 mesi

Pubblicato

del

Quattro anni e due mesi di reclusione per corruzione, false fatture e truffa ai danni dell’Unione europea, per Lara Comi, esponente di Forza Italia ritornata a Strasburgo al posto di Silvio Berlusconi. E poi sei anni e mezzo all’imprenditore Daniele D’Alfonso, accusato di finanziamento illecito ai partiti, corruzione, turbativa d’asta e reati fiscali. Sono queste le pene più altre inflitte oggi dal Tribunale di Milano nel maxi processo sul caso battezzato ‘mensa dei poveri’ che ha visto alla sbarra 62 persone, tra cui una società, ma che si è concluso con 11 condanne e 51 assoluzioni, tra le quali quelle di due dei protagonisti sul fronte della politica, ossia l’ex vicecoordinatore lombardo azzurro ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella, scoppiato in lacrime alla lettura del dispositivo, e il suo allora compagno di partito ma eletto in Regione Lombardia Fabio Altitonante, ora sindaco di un Comune in Abruzzo.

Il collegio della sesta sezione penale, presieduto da Paolo Guidi, ha anche condannato a 2 anni Giuseppe Zingale, ex dg di Afol Metropolitana, ritenuto responsabile di istigazione alla corruzione del Governatore della Lombardia Attilio Fontana e di corruzione in concorso con Maria Teresa Bergamaschi, legale civilista ligure (ha preso 6 mesi) e con Lara Comi. L’europarlamentare si è vista anche riconoscere la truffa ai danni Ue attorno ai 500 mila euro per l’incarico al giornalista Andrea Aliverti (1 anno e 4 mesi) come suo portavoce durante il mandato da lei ricoperto qualche anno fa e per un secondo contratto tra il 2016 e il 2017 a un altro collaboratore.

“Continuerò a difendermi”, ha detto Comi, aggiungendo: “Sono stupita della sentenza di condanna. Tutti gli elementi emersi nel corso del dibattimento militavano per una pronuncia assolutoria”. Lo stesso pensiero del suo difensore, l’avvocato Gian Piero Biancolella: “Sono perplesso e avvilito”. Tra gli 11 condannati compaiono pure l’ex parlamentare di Fi Diego Sozzani (1 anno e 1 mese), Carmine Gorrasi, ex consigliere comunale di Busto Arsizio (Varese) ed ex segretario provinciale azzurro (2 anni) e Giuseppe Ferrari (2 anni e mezzo).

Per tutti, tranne che per Lara Comi e D’Alfonso, la pena è sospesa. Inoltre per l’eurodeputata sono state disposte, oltre alla confisca di 28 mila e 700 euro, anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, una delle pene accessorie di rito che riguarda anche i suoi presunti complici.

Se da un lato i giudici hanno sfoltito di molto l’elenco degli imputati – con grande sorpresa tra le file degli avvocati per aver assolto Tatarella, difeso da Nadia Alecci (“ritengo abbiano deciso come era giusto”) e Altitonante, e tra gli altri, il manager della multinazionale Acciona Agua Luigi Patimo, il patron della catena dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni con la società’ e Mauro De Cillis, ex responsabile operativo di Amsa – dall’altro ci sono i sei anni e mezzo per D’Alfonso: è vero che non gli è stata riconosciuta l’aggravante dell’aver favorito una cosca della ‘ndrangheta, ma è altrettanto vero che è stato ritenuto responsabile di episodi di finanziamento illecito a Sozzani, a Fratelli d’Italia e a Gorrasi, di corruzione, delle turbative d’asta relative a un appalto Amsa e uno con Acqua Novara Vco e infine di reati fiscali.

Insomma, sebbene le assoluzioni siano state 51, non è stata fatta tabula rasa dell’indagine della Procura di Milano su un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia, che vedeva al centro l’ex coordinatore di Fi a Varese Nino Caianiello, che ha patteggiato l’anno scorso 4 anni e 10 mesi.

Continua a leggere

Cronache

Campi Flegrei, il sindaco di Pozzuoli accusa: paure alimentate da fake news

Pubblicato

del

“Oggi abbiamo incontrato nuovamente i dirigenti scolastici di Pozzuoli. Abbiamo fatto il punto della situazione e ci siamo ritrovati sulla cosa più importante per noi in questo momento: dare la giusta informazione ai genitori e ai ragazzi. Quelli scolastici sono edifici monitorati e controllati continuamente, molti sono già stati oggetto di adeguamento sismico alle più recenti normative di sicurezza, in altri sono in corso lavori”. Lo dice, in una nota, il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni.

“Stiamo facendo un lavoro sinergico per dare un po’ di tranquillità in un momento in cui tanti nostri concittadini vivono di paure e di ansie, – ha detto ancora il primo cittadino – alimentate a volte da fake news che si propagano come un virus. Vi chiedo di fidarvi di noi, stiamo facendo un lavoro attento e meticoloso, tutti insieme, e sentiamo ogni momento la responsabilità di una città che sta attraversando un momento difficile. Fidatevi e affidatevi solo alle comunicazioni ufficiali, io vi prometto che ogni novità vi sarà comunicata in tempo reale, le notizie positive e anche quelle negative, che sono il primo a sperare di non ricevere. Manteniamo la calma e la fiducia negli scienziati, solo così sapremo dare il giusto peso alle nostre naturali paure”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto