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Cronache

La mappa dei progetti Pnrr, regione per regione

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  1. VALLE D’AOSTA, P.A DIGITALE: Elettrificazione della linea ferroviaria, digitalizzazione, potenziamento della rete energetica e riqualificazione dei borghi. Questi i principali progetti per i 397 milioni disponibili. Il progetto bandiera è un investimento di 6 milioni per la digitalizzazione della p.a.
  2. – PIEMONTE, DALLE RETI IDRICHE AL DISSESTO: Alla Regione il Pnrr porterà 6 miliardi di euro, di cui 4 già in cassa per progetti che spaziano dall’idrogeno verde alle scuole e al contrasto al dissesto idrogeologico. Per Torino la fetta è vicina ai 900 milioni di euro per attivare 300 cantieri. Alessandria prevede interventi per rendere più efficienti le reti idriche e opere compensative per il Terzo Valico.
  3. – LIGURIA, INFRASTRUTTURE MA ANCHE IA: I finanziamenti sono pari a oltre 7,2 miliardi di cui 4,9 per le infrastrutture. Spicca la diga foranea del porto di Genova che riceverà 500 milioni per la fase A con i lavori in partenza a maggio. Gli investimenti per la salute sono 189 milioni e riguardano soprattutto le case di comunità e i nuovi ospedali, mentre 100 milioni sono per progetti su robotica e intelligenza artificiale.
  4. – LOMBARDIA, RIVOLUZIONE VERDE: Sul territorio lombardo ricadranno oltre 11,5 miliardi tra Pnrr e Fondo complementare, il 12,6% dei fondi destinati all’Italia. Circa 4,5 miliardi andranno alla rivoluzione verde, 3 alla mobilità sostenibile. Con 1,5 miliardi saranno finanziati progetti su istruzione e ricerca, con altri 1,6 miliardi quelli su inclusione e coesione.
  5. – TRENTINO ALTO ADIGE, FOCUS SUL BYPASS DI TRENTO: In provincia di Bolzano i fondi per i progetti ammontano complessivamente a quasi 900 milioni. In Trentino arriveranno 1,59 miliardi. Le Missioni più finanziate sono istruzione e ricerca, con 153 milioni, digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo, con 150 milioni, e rivoluzione verde, con 188. Per il bypass ferroviario di Trento sono previsti 930 milioni.
  6. – VENETO, DALLA MENSA DEI POVERI ALL’ARSENALE: L’alta velocità da Verona a Padova, il grande canale irriguo nel cuore della pianura, l’Arsenale di Venezia ma anche la mensa per i poveri di Padova sono alcuni dei principali progetti nella Regione. I fondi sono pari a 6,9 miliardi di euro, 5,6 miliardi al netto dei progetti nazionali (Tav, scuole).
  7. – FRIULI PUNTA SULL’HYDROGEN VALLEY: Le assegnazioni di fondi ammontano a 1,9 miliardi. Strategico il progetto bandiera sull’idrogeno che prevede una Hydrogen Valley, finanziata con 14 milioni. Trieste conta assegnazioni per 140 milioni di euro e tra i progetti figura il più suggestivo e insieme più contestato: una cabinovia che dal Porto Vecchio si arrampica fin sul Carso.
  8. – EMILIA ROMAGNA, DAL SUPERCOMPUTER AL TRAM DI BOLOGNA: Sono 7 i miliardi pronti per essere spesi. A breve si apriranno i cantieri per la linea rossa del tram di Bologna che prevede un finanziamento di 151 milioni, che si sommano agli altri 222 per la seconda linea. Spazio alla ricerca, con 60 milioni per le infrastrutture necessarie al super computer del Cineca ‘Leonardo’, e alla sanità che vale 530 milioni.
  9. – MARCHE, FONDI PER LA DIGITALIZZAZIONE: Le risorse ammontano a 1,9 miliardi di euro, per mettere a terra circa 5mila progetti gestiti da Regione, Comuni, università, scuole e aziende ospedaliere. La parte più corposa è per la digitalizzazione (circa il 33%). Il 2026 sembra però troppo ravvicinato per alcuni progetti, come il raddoppio ferroviario “Orte-Falconara Marittima” di cui è attuatore Rfi.
  10. – TOSCANA, Circa 450 milioni per il completamento del sistema tramviario di Firenze, oltre 470 milioni per la sanità regionale con 76 case di comunità e 24 ospedali di comunità sul territorio regionale, più di 170 milioni per migliorare il servizio idrico. Il Pnrr in Toscana, all’ultimo check-up effettuato, vede un contributo diretto di 5,6 miliardi su 6,6 miliardi di euro di investimenti attivati, per un un totale di 5.920 interventi.
  11. – UMBRIA, PRIORITA’ ALLE INFRASTRUTTURE: L’Umbria ha intercettato finora 2,1 miliardi di euro: 1,8 miliardi per 200 progetti di importo superiore a un milione di euro e 300 milioni per 1.931 progetti minori. Per i progetti di taglio superiore al milione, 795 milioni sono destinati alle infrastrutture, 110 ai mezzi di trasporto, 225 alle scuole, gli asili, lo sport e per gli edifici pubblici.
  12. – LAZIO, OBIETTIVO SANITA’: Alla Regione sono destinati oltre 17 miliardi di euro per oltre 40 interventi. I progetti vanno dall’occupabilità, alle politiche attive del lavoro, fino alla valorizzazione dei luoghi storici. Predominante la sanità: si punta alla modernizzazione degli ospedali, oltre al potenziamento delle strutture di prossimità e alla stabilizzazione degli operatori sanitari.
  13. – ABRUZZO, TRA RICOSTRUZIONE E ROMA-PESCARA: Circa 216,5 milioni di fondi sono assegnati per progetti in ambito sanitario, 80 per le scuole, 620 per il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara. Parte consistente delle risorse arriva dal Piano complementare che, per le aree colpite dai terremoti, ammonta complessivamente a 1,78 miliardi.
  14. – MOLISE, SI PARTE DALLE SCUOLE: La Regione punta su edilizia scolastica, sanità, ambiente, impiantistica sportiva, sociale. Approvato e pubblicato l’avviso finalizzato alla selezione e al successivo finanziamento di proposte progettuali per la produzione di idrogeno rinnovabile. I fondi a disposizione ammontano a 16 milioni di euro.
  15. – CAMPANIA, DA SCAMPIA AI PANNOLINI: Si va dalla riqualificazione di interi quartieri, come Scampia e Taverna del Ferro alla rigenerazione di luoghi simbolo come l’Albergo dei Poveri, dalle linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli fino ad un impianto per il recupero dei pannolini. Ma la scadenza al 2026 per la spesa degli 11 miliardi totali per molti Comuni è già un incubo. I progetti più a rischio riguardano l’edilizia scolastica e la rigenerazione urbana.
  16. – BASILICATA, PIU’ COLLEGAMENTI PER MATERA: Tra Pnrr e Piano complementare affluiranno in totale 1,58 miliardi di euro. Le priorità sono le opere ferroviarie e stradali, che assorbono 700 milioni di euro: dall’ammodernamento della tratta “Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto” alla realizzazione della nuova linea “Ferrandina-Matera La Martella” (costo 365 milioni, 50 sul Pnrr).
  17. – PUGLIA, ATTENZIONE ALLA RIGENERAZIONE URBANA: Con i fondi Pnrr sarà parzialmente finanziata l’Alta velocità Napoli-Bari, ma la Regione con 980 milioni di euro è la terza in Italia per le risorse destinate alla rigenerazione urbana e la prima per ammontare dei finanziamenti (394 milioni) e numero di ‘Progetti innovativi nazionali sulla qualita’ dell’abitare’ (Pinqua) finanziati: 21. Nella città metropolitana di Bari sono finanziati con 1,2 miliardi progetti per mobilità , infrastrutture, parchi e verde urbano in 41 comuni.
  18. – CALABRIA, FONDI ALLA SANITA’: I finanziamenti sono pari a 4,3 miliardi. Priorità alla salute con il potenziamento delle case e degli ospedali di comunità. In materia di trasporti e mobilità, si prevede l’ammodernamento della linea Cosenza-Catanzaro con un appalto da 188,8 milioni di euro. Stenta invece ad affermarsi l’utilizzo dei 90 milioni per l’edilizia scolastica.
  19. – SARDEGNA, RETI IDRICHE ED ENERGETICHE: Il Pnrr servirà per riammodernare infrastrutture di trasporto e servizi ai cittadini e per colmare il gap col resto della Penisola. Le risorse ammontano a 1 miliardo e 320 milioni di euro ma sia la Regione che i Comuni non stanno ancora monitorando lo stato di avanzamento dei singoli lavori ed è pertanto difficile, al momento, capire se ci saranno progetti a rischio.
  20. – SICILIA, SFIDA SULLE FERROVIE: E’ sul fronte ferroviario la sfida più impegnativa. Sono cinque lotti lungo la tratta Palermo-Catania, per un totale di 1 miliardo e 440 mila euro, che rappresenta una quota parte di un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro (6 miliardi e mezzo coperti da altre fonti di finanziamento).

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Uccisa con una mazza da baseball, fermato il marito

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Una donna di 66 anni è stata uccisa a colpi di mazza da baseball questa mattina intorno alle 9.30 in centro a Salsomaggiore Terme, paese della provincia di Parma. La vittima, di nazionalità straniera, è stata aggredita dal marito che l’ha colpita più volte al corpo e alla testa. Soccorsa dal 118, la donna sarebbe morta sul posto. Il marito è stato fermato dai carabinieri e si trova in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il presunto autore del femminicidio è stato fermato da una carabiniera libera dal servizio. La militare, richiamata dalla richiesta di aiuto della vittima, è intervenuta da sola. Ha bloccato l’uomo, poi è stata coadiuvata dalla pattuglia del radiomobile di Salsomaggiore immediatamente sopraggiunto. Il tempestivo intervento non è bastato a salvare la vita della 66enne.

Si chiama Meena Kumari, 66 anni, di nazionalità indiana, la donna uccisa dal marito questa mattina intorno alle 9.30 nel centro di Salsomaggiore Terme (Parma). Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe aggredito la donna in casa, di fronte anche ad alcuni familiari, e la vittima, nel disperato tentativo di salvarsi, sarebbe poi scesa in strada per chiedere aiuto. L’uomo l’avrebbe però raggiunta e continuato a colpirla sino a ucciderla.

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Interrogatorio di Filippo Turetta, dichiarazione spontanea di conferma dell’omicidio di Giulia

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Primo interrogatorio in carcere per Filippo Turetta che all’inizio si è avvalso della facoltà di non rispondere e si è messo a piangere poi ha confermato quanto aveva detto alla polizia tedesca sull’omicidio di Giulia Cecchettin rendendo dichiarazioni spontanee al gip di Venezia Benedetta Vitolo. A spiegarlo ai giornalisti è stato il legale di Turetta, l’avvocato Giovanni Caruso: Turetta ha detto, ha “ritenuto doveroso rendere dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca”. Cioè aveva ammesso sostanzialmente di aver ucciso Giulia e di non avere avuto il coraggio di togliersi la vita. Si tratta di dichiarazioni di conferma come le ha chiamate il legale di Turetta.

 

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Due agenti della Polfer feriti con un coltello a Napoli

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Due agenti della Polfer aggrediti e feriti con un coltello da un extracomunitario nei pressi della stazione di piazza Garibaldi a Napoli. L’episodio risale a ieri sera e viene riferito dalla Federazione Sindacale di Polizia che esprime solidarietà ai colleghi vittime dell’aggressione. “Gli agenti – rende noto Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato – sono stati allertati perché l’uomo stava creando problemi fuori da un locale e, quando sono intervenuti, ha improvvisamente tirato fuori un coltello scagliandosi contro di loro”. Uno dei due agenti ha riportato ferite lievi a una mano, l’altro è stato raggiunto alla spalla e ne avrà per una ventina di giorni dato che il fendente ha interessato il muscolo. L’aggressore ha tentato di fuggire allontanandosi dalla stazione ma è stato rintracciato poco dopo dai poliziotti della Squadra Volante e arrestato.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai due colleghi rimasti feriti ieri sera a Napoli – prosegue il sindacalista – e auguriamo loro una pronta guarigione. Un ennesimo grave episodio che testimonia l’assoluta centralità del lavoro degli operatori in uniforme, sempre presenti e sempre pronti a fronteggiare pericoli subdoli e continui cui, senza di loro, sarebbero esposti i cittadini”. “La funzione delicatissima e assai pericolosa a difesa della sicurezza e dell’incolumità altrui – prosegue – continua a richiedere ai colleghi in ogni parte del territorio e in qualsiasi contesto sacrifici importanti in termini di impegno, professionalità e salute, che meritano il fondamentale riconoscimento della collettività e soprattutto della politica”.

“Ora confidiamo in un giudizio rapido e severo – commenta Mauro di Giacomo, segretario Fsp Napoli -, perché non si vanifichi il valido intervento dei colleghi e, soprattutto, perché non rimanga impunita una condotta gravissima. Perché questo significherebbe sottovalutare, per non dire ignorare, il sacrificio di quelli che, per garantire la sicurezza altrui, mettono continuamente la propria vita a rischio”.

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