Collegati con noi

In Evidenza

La Lazio vince in casa Napoli, e l’Atalanta è prima

Pubblicato

del

Il Napolicade ancora in casa, dopo l’Atalanta la Lazio che nelle ultime stagioni e’ la bestia nera del Maradona. E cambia la classifica: ora in testa c’e’ Gasperini, che con la Dea e’ in piena corsa per lo scudetto. Baroni invece si gode una Lazio a pieno regime, ora terza pari punti con Fiorentina (all’ottava vittoria di fila) e Inter, mentre Juve e Milan perdono terreno, Comunque sia, in vetta e’ un’avvincente corsa a cinque: ora Atalanta 34, Napoli32, Inter, Fiorentina e Lazio 31.

E al prossimo turno Lazio-Inter. Al Maradona, Napoli e Lazio sotto la pioggia danno vita uno scontro piu’ equilibrato di quello in Coppa Italia di giovedi’, perche’ Conte schiera stavolta tutti i titolari. Ma l’esito e’ analogo, e l’1-0 firmato da un gran gol di Isaksen nel finale, su splendido lancio di Noslin, e’ meritato. Per Conte un piccolo campanello d’allarme, perche’ il Napoli ha attaccato, ha creato (poche) occasioni, ma non e’ mai parso cattivo o incisivo. Lukaku non si sblocca, e la terza sconfitta in campionato e’ anche la seconda in casa contro squadre di vertice, dopo il ko piu’ spesante con l’Atalanta. Sorride invece Baroni: manovra e compattezza della Lazio sono una promessa di nuovi successi.

Con l’ottava vittoria consecutiva (di misura su un generoso Cagliari) la Fiorentina risponde alla nona di fila dell’Atalanta e disegna una serie A sempre piu’ avvicente. Delle tre grandi tradizionali resiste spavalda solo la favorita Inter, mentre il Milan arranca in un limbo di altalenante mediocrità. Quanto alla Juve, sempre falcidiata da infortuni a raffica, continua ad essere l’unica imbattuta, ma il dato poco consola Thiago Motta perchè e’ arrivato il nono pareggio e stavolta, a fatica, contro i suo ex del Bologna che stavano per infliggergli una cocente delusione. Si toglie forse definitivamente dalla zona retrocessione il coriaceo Empoli che travolge in trasferta un Verona sempre più in crisi, che potrebbe esonerare il tecnico Zanetti. In attesa di Monza-Udinese, il Como conquista un punto prezioso a Venezia in una gara flagellata dal pioggia e dal vento, ma il 2-2 è l’ennesima delusione per i padroni di casa e per il suo allenatore Di Francesco, sempre in bilico, anche per un gol nel recupero annullato su segnalazione del Var.

La Fiorentina fa sul serio: il dramma sfiorato col grave malore di Bove poteva deprimere i viola che hanno reagito invece con carattere. Tutti a sfare la spola con l’ospedale di Careggi e oggi il suo amico romano Cataldi gli ha dedicato il gol che ha steso il Cagliari in una gara non facile, gestita con consumato mestiere da un gruppo maturo. Palladino ha gestito il turnover affidandosi a De Gea, Comuzzo, Gosens, Adli e Cataldi, poi in corso d’opera sono entrati anche gli altri big Kean, Colpani e Gudmundsson. Il Cagliari nella ripresa ha cercato di recuperare ma la difesa viola ha fatto buona guardia. Otto vittorie di fila la Fiorentina non le ha messe in fila neanche negli anni dei due scudetti, ma nel 1960 con la squadra di Carniglia e Hamrin finita seconda. Per aspettare il recuperato della gara con l’Inter bisognerà probabilmente aspettare febbraio, ma intanto nelle prossime gare la Fiorentina avrà un probante tour de force con Bologna, Juventus e Napoli.

La serie A al momento è divisa in vari tronconi: Atalanta, Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina si battono per scudetto e zona Champions. La Juve prova ad agganciarsi come, con minori possibilità, Milan e Bologna che devono recuperare una gara. Poi c’e’ un gruppo di squadre che stazionano a centroclassifica, fra le quali la Roma, che ha dato un primo segnale di tardivo risveglio travolgendo il Lecce, e la sorpresa Empoli che ha stravinto a Verona. Impressionante la prova dei toscani cha hanno confezionato un 4-1 nel primo tempo grazie a una doppietta dell’ispirato Sebastiano Esposito (contemporaneamente ai suoi fratelli Salvatore e Francesco Pio, in gol in serie B con lo Spezia). Per il Verona, al quarto ko di fila (e con la peggiore difesa con 37 gol subiti) sembra imminente l’addio in panchina di Zanetti. Alla corsa salvezza partecipano anche Monza, Lecce e Cagliari, oltre a Como e Venezia che si sono sfidate in un delicato incontro in un clima da tregenda, con pioggia e vento protagonisti.

Il Venezia passa con Nicolussi Caviglia il cui tiro viene deviato casualmente da Pohjanpalo. Nella ripresa il vento disturba Candela che infila goffamente nella propria porta. E i lombardi arrivano al sorpasso con una conclusione perentoria di Belotti, al suo 114/o centro in serie A. Sembra un destino crudele per i veneti, ma una prodezza da calcio d’angolo di Oristanio, con una traiettoria che diventa letale anche per il forte vento, beffa Reina e confeziona un pari che fa piu’ comodo al Como. Il Venezia rimane malinconicamente ultimo e staccato, e recrimina per un gol nel recupero di Nicolussi Caviglia cancellato dal Var per un millimetrico fuorigioco di Pohjanpalo.

Advertisement

Cronache

Fieg, destinare a giornali quota risorse per cinema e spettacolo

Pubblicato

del

“Riteniamo sia da superare la periodicità degli interventi di sostegno e potenziamento delle pagine culturali dei quotidiani con un’integrazione della norma che renda strutturale la previsione degli interventi per gli anni successivi al 2025” e che si debba “destinare una percentuale minima, di almeno il 2%, delle risorse destinate annualmente al sostegno del cinema degli spettacoli dal vivo per ampliare l’offerta culturale dei quotidiani, così da assicurare la necessaria copertura informativa al complesso dell’attività di cinema, spettacoli e cultura”. Lo ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, intervenendo in Commissione Cultura della Camera dove sono in corso le audizioni sul decreto Cultura. Riffeser ha comunque giudicato il decreto “un primo provvedimento sperimentale che può sicuramente dare un contributo al settore molto in difficoltà com’è quello della carta stampata e che ha indotto molti editori a ridurre foliazioni e contenuti”.

Continua a leggere

Esteri

Rapporto Open Doors, ‘in Nigeria record di omicidi dei cristiani’

Pubblicato

del

La Corea del Nord è il Paese più difficile per i cristiani. Lo dice il Rapporto Watch List 2025 della Ong Porte Aperte/Open Doors, diffuso oggi, che ogni anno compila la lista dei 50 Paesi con la maggiore persecuzione o discriminazione dei cristiani nel mondo. Nello specifico: al sesto posto c’è la Nigeria, che detiene il record di cristiani uccisi a causa della violenza jihadista. Sono 4.118 sui 4.998 totali nel mondo. Il secondo è la Repubblica Democratica del Congo con 261. Si tratta di uno dei pochi numeri assoluti in calo rispetto allo scorso anno, quando i cristiani uccisi furono 5.621. Secondo Porte Aperte il calo è dovuto ai mesi antecedenti alle elezioni in Nigeria, periodo in cui i massacri si sono fermati per poi ricominciare dopo il voto. Nel Paese africano c’è stato anche il numero più alto di rapimenti di cristiani, 3.300 sui 3.906 globali, ma in generale è tutta la fascia del Sahel a essere particolarmente difficile a causa dei gruppi islamisti.

Un focus riguarda anche Pakistan e Afghanistan: il Pakistan, costantemente tra le prime dieci nazioni in cui la vita dei cristiani è più difficile, si trova al settimo posto ed è il secondo per le violenze contro i cristiani. Sale all’ottavo posto dal decimo il Sudan, seguito dall’Iran. Decimo posto per l’Afghanistan, dove la violenza sui cristiani è calata dopo le persecuzioni degli anni precedenti che hanno portato molte comunità a fuggire. “La vita dei cristiani non è ora più sicura”, si legge, “ma semplicemente i talebani hanno smesso di cercarli”. L’India, undicesimo in classifica, è lo Stato con il maggior numero di cristiani arrestati : 2.332 su 4.125, seguito da Eritrea (400), Cuba (75) e Nicaragua (60). Il Paese centroamericano è salito fino alla trentesima posizione a causa del governo Ortega che limita la vita dei cristiani. Sull’India, evidenzia il Rapporto, “c’è una grossa preoccupazione in vista delle elezioni del prossimo anno, che potrebbero esacerbare il clima e il conflitto tra le confessioni religiose”. Tra i nuovi Paesi in cui la persecuzione ha raggiunto il livello “estremo” ci sono la Siria e l’Arabia Saudita. Fra gli altri dati emersi globalmente ci sono anche 14.766 attacchi alle Chiese e ai luoghi di culto mentre sono decine di migliaia le aggressioni personali e alle attività economiche.

Continua a leggere

Esteri

Kate Middleton, cancro in remissione: il ritorno alla vita pubblica con un messaggio di speranza

Pubblicato

del

Il 2025 si apre con un ritorno significativo per la principessa del Galles, Kate Middleton, che ha annunciato ufficialmente di essere in remissione dal tumore che l’ha colpita. Come primo impegno pubblico dell’anno, Kate ha scelto di visitare il Royal Marsden Hospital di Londra, l’ospedale dove ha ricevuto le cure, per ringraziare il personale sanitario e incontrare i pazienti.

Una battaglia personale e il ritorno alla normalità

Kate, 43 anni, ha terminato la chemioterapia diversi mesi fa, ma ha deciso di prendersi il tempo necessario per recuperare fisicamente e psicologicamente prima di tornare ai suoi impegni pubblici. In un post su Instagram, ha condiviso con i suoi sostenitori le difficoltà della transizione dalla fine delle cure alla vita normale:
«Finire la terapia non significa tornare immediatamente alla vita di prima. Restano sfide importanti da affrontare, tra cui effetti collaterali a lungo termine legati alla terapia».

Una visita piena di umanità e gratitudine

Durante la visita al Royal Marsden, fondato nel 1851 e oggi uno dei principali centri oncologici del Regno Unito, Kate ha dimostrato il calore e l’empatia che la rendono uno dei membri più apprezzati della famiglia reale. Ha abbracciato medici, infermieri e pazienti, mostrando un particolare sostegno a una madre, Tina Adumou, la cui figlia è in terapia intensiva. «È nelle mani migliori», ha sottolineato la principessa, visibilmente commossa.

Sui social, Kate ha espresso il suo profondo rispetto per l’ospedale e ha ringraziato chi l’ha sostenuta durante questo difficile percorso:
«Non avremmo potuto chiedere di più. L’attenzione e i consigli ricevuti sono stati eccezionali».

Obiettivi chiari come patrona del Royal Marsden

Kate ha assunto ufficialmente il ruolo di patrona dell’ospedale, affiancando il marito William. Ha dichiarato il suo impegno per sostenere la ricerca oncologica, migliorare le cure cliniche e promuovere il benessere dei pazienti e delle loro famiglie. «Possiamo salvare più vite e trasformare l’esperienza di tutti coloro che vengono toccati dal cancro», ha affermato.

Un anno difficile per i Windsor

La battaglia contro il cancro ha segnato profondamente la famiglia reale, coinvolgendo anche re Carlo, che continua le terapie senza rinunciare ai suoi doveri ufficiali. Il principe William ha descritto il 2024 come uno dei periodi più duri della sua vita, un anno iniziato con le operazioni della moglie e del padre.
«È stato un periodo terribile», ha dichiarato, rievocando anche il dolore vissuto in passato con il divorzio dei genitori e la tragica perdita della madre Diana.

Un messaggio di speranza per il futuro

Mentre Kate torna alla vita pubblica e re Carlo prosegue le sue cure, il 2025 si prospetta come un anno di ripresa e speranza per i Windsor. La principessa del Galles, con il suo messaggio di forza e resilienza, continua a ispirare chiunque affronti la dura battaglia contro il cancro, dimostrando che anche nei momenti più difficili si può trovare un nuovo equilibrio.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto