Collegati con noi

Sport

La Juventus batte la Roma ed è campione d’inverno, le milanesi “steccano”

Pubblicato

del

Una rete del ‘solito’ Mandzukic regala alla Juventus il titolo di campione d’inverno a due giornate dalla finire del girone d’andata: l’1-0 sulla Roma allo ‘Stadium’ riporta i bianconeri a +8 sul Napoli che nel pomeriggio aveva battuto con analogo punteggio la Spal. Ma il turno prenatalizio – contrassegnato dalla ritrovata contemporaneita’ dei dieci match nell’arco di un’unica giornata, come non accadeva da tempo – sancisce anche la caduta e la crisi delle milanesi. L’Inter non va aoltre l’1-1 in casa del Chievo, raggiunta dall’intramontabile Pellissier al 91′ dopo il vantaggio iniziale di Perisic. Fa addrittura peggio il Milan che si inchina alla Fiorentina su una prodezza di Chiesa. Risultati che hanno almeno la valenza di infiammare la corsa per Champions ed Europa League perche’ la Lazio surclassa il Cagliari e scavalca i rossoneri al quarto posto, mentre dietro sono addirittura sette le squadre racchiuse nello spazio di 3 punti. Nel big match della giornata, La Juventus non sbaglia un colpo e il Napoli è sempre a -8. La Roma fa una buona partita ma la squadra del momento e le numerosissime assenze pesano al cospetto della prima della classe. Nel primo tempo la tiene a galla un super Olsen, autore di due parate strepitose, ma nella ripresa con un assetto piu’ spregiudicato mettono pressione ai padroni di casa, mai comunque veramente impensieriti per l’ennesima serata grigia di Schick. Guadagna spazio anche la Samp che espugna Empoli con una doppietta del subentrato Caprari. Cade pesantemente l’Atalanta che cede 3-1 al Genoa di Prandelli grazie a un gol e mezzo (vale una deviazione di Toloi) di Piatek. Emozioni a ripetizione nel pari tra Sassuolo e Torino con coda di polemiche per un gol di Iago Falque annullato in ritardo, mentre il Frosinone regala al neo tecnico Baroni un punto in rimonta a Udine. Il tutto, con un gran utilizzo della Var sui diversi campi, come a Empoli che ha visto ben sei reti e altrettante ‘moviole’ richieste da Calvarese (che proprio un anno fa di questo periodo fa non era invece mai andato a bordo campo). Meno facile del previsto il successo del Napoli su una Spal bene organizzata. Il Var annulla un gol di Insigne in apertura per fuorigioco, poi ci pensa Albiol a sbloccare di testa. Sugli scudi il portiere Meret, protagonista di due grandi interventi nel finale. Milan sempre piu’ dimesso dopo il ko interno con la Fiorentina, terza partita senza gol. Viola sornioni, trovano il jolly con un gran tiro di Chiesa dalla distanza, rischiano poco anche perche’ il primo tiro di Higuain e’ dopo un’ora. Lafont salva il risultato su Rodriguez e tanti fischi salutano l’uscita dal campo dei rossoneri. La Lazio caccia i fantasmi contro il Cagliari e regala un Natale sereno ai suoi tifosi. Milinkovic trova il gol del vantaggio e si emoziona, dopo un girone d’andata deludente. Acerbi pesca il raddoppio di rapina e prova a dimenticare il gol in recupero a Bergamo che il Var non gli ha concesso. Premiato col tris anche capitan Radu che festeggia la presenza 264, settimo con Negro nella storia della Lazio. Per i sardi gol della bandiera con Joao Pedro su rigore. Nel turno di mezzo pomeriggio, al Bentegodi Spalletti la sblocca con Perisic, controlla la partita, va vicino con Icardi al raddoppio ma sul finale Pellissier sfugge alla distratta difesa e con un pallonetto beffa Handanovic e le ambizioni nerazzurre. Pari senza reti invece nel derby emiliano Parma-Bologna Natale felice per i tifosi di Genova. La Samp espugna Empoli dopo una gara splendida, con 6 interventi del Var. Gran gol di Ramirez per il pari iniziale, poi Quagliarella segna per la settima giornata di fila (non succedeva dai tempi di Di Natale). Caputo trova il pari ma Giampaolo estrae il jolly Caprari che con due gol spettacolari fissa un 4-2 d’altri tempi. Prandelli festeggia il 3-1 del Genoa su un’Atalanta che spreca un rigore discusso con Ilicic. Alla distanza Lazovic e Piontek fanno la differenza e Gasperini chiude in nove per l’espulsione di Palomino e Toloi. Splendido pari tra Empoli e Torino: Belotti spiana la strada col 60/o gol in carriera, Brignola recupera in chiusura, poi giallo con gol di Iago Falque convalidato e poi annullato col Var. Il Frosinone recupera a Udine con un rigore di Ciano, che aveva anche colpito la traversa. I laziali tornano a sperare inguaiando i friulani che restano in zona retrocessione.

Advertisement

Sport

Como: contro l’Inter Pepe Reina tra i pali per l’addio

Pubblicato

del

Raggiunto anche l’obiettivo del decimo posto, il Como nell’ultima di campionato diventa protagonista nella lotta per lo scudetto. Venerdì sera al Sinigaglia arriva l’Inter, desiderosa di regalarsi un sogno prima di tuffarsi nella finale di Champions League. I lariani, reduci da 2 pareggi e 6 successi, cercano un altro risultato utile per raggiungere quota 50 punti in classifica e dopo aver superato il Napoli (ultimo ko dei partenopei in stagione) proveranno a fare lo sgambetto anche ai nerazzurri. Tra i pali possibile ultima passerella per Pepe Reina che in settimana ha annunciato il suo addio al calcio. Squalificato in difesa Edoardo Goldaniga: giocherà Ivan Smolcic, accanto a uno tra Marc-Oliver Kempf e Fellipe Jack. Ballottaggio anche in attacco, con Tasos Douvikas e Patrick Cutrone che si giocano una maglia da titolare. L’obiettivo è chiudere questa prima magica stagione in Serie A regalando un’altra notte da ricordare ai propri tifosi.

Continua a leggere

In Evidenza

Roland Garros: Sinner si scalda, Berrettini rinuncia

Pubblicato

del

Ancora poche ore di riposo ma i riflettori del tennis mondiale sono già accesi sul Roland Garros. Mentre Jannik Sinner si prepara per arrivare in forma, nel giorno dei sorteggi la sorpresa, negativa per i tifosi italiani, è il forfait di Matteo Berrettini: il 29enne romano non parteciperà a causa degli ormai consueti problemi fisici che lo affliggono da tempo. Gli azzurri saranno quindi nove in totale, guidati ovviamente da Jannik Sinner.

Il campione di Sesto Pusteria debutterà da numero 1 al mondo. Nella parte alta del tabellone con lui ci saranno Novak Djokovic e Alexander Zverev, possibili avversari in semifinale. Nel primo turno Sinner affronterà il francese Arthur Rinderknech mentre al secondo potrebbe esserci un altro transalpino, Richard Gasquet che disputerà il suo ultimo torneo. Alejandro Davidovich Fokina potrebbe essere la prima testa di serie nel percorso verso la finale, che prevede un possibile ottavo contro Arthur Fils o Andrey Rublev, e un eventuale quarto contro Jack Draper.

Intanto dopo la secca smentita di Carlos Moya indicato come probabile nuovo coach di Sinner nel 2026, arriva una mezza conferma che qualcosa si stia muovendo in questa direzione da parte di un altro spagnolo, Alex Corretja: “Ne sento parlare da settimane, credo che onestamente alla fine succederà”. Quanto al tabellone di Parigi, Lorenzo Musetti, testa di serie numero 8, debutterà con un giocatore delle qualificazioni. In caso di vittoria affronterà il vincente tra Valentin Royer o Roberto Carballes Baena.

In un possibile terzo turno potrebbe trovare Brandon Nakashima mentre agli ottavi potrebbe esserci Holger Rune. Matteo Arnaldi (n.29) sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime; in caso di vittoria, possibile un derby con Flavio Cobolli. Sorteggio non fortunato per Lorenzo Sonego con lo statunitense Ben Shelton, testa di serie n.19. Mattia Bellucci dovrà cercare l’impresa contro l’inglese Draper, testa di serie n.5. Luciano Darderi se la vedrà con Sebastian Korda; Luca Nardi con l’ungherese Fabian Marozsan. Francesco Passaro trova l’olandese Jesper De Jong. Nella parte bassa ci sarà ovviamente Carlos Alcaraz: il numero 2 al mondo è già in clima Slam e ha testato il centrale dell’impianto parigino. Lo spagnolo ha fatto qualche scambio con Draper, amico e spesso partner in allenamento di Jannik Sinner oltre che vincitore ad Indian Wells e finalista a Madrid. Ai quarti potrebbe scontrarsi con Musetti.

Il murciano è tornato a calcare la terra del centrale dalla finale olimpica persa lo scorso anno contro Djokovic. Tra le donne Jasmine Paolini finisce nella parte alta del tabellone, quella con Iga Swiatek, Aryna Sabalenka. Parte bassa invece per Coco Gauff. L’italiana, numero 4 del mondo, potrebbe incontrare ai quarti la polacca Swiatek, attuale numero 5 che lo scorso anno la sconfisse in finale qui a Parigi. Intanto incassa i complimenti di Andy Roddick, ex numero 1 del mondo, che nel suo podcast esalta le qualità della tennista azzurra, vincitrice agli Internazionali d’Italia: “Non fa mai la scelta sbagliata. La palla può anche finire fuori di un centimetro, ma gioca sempre il colpo giusto – spiega – Non sorprende che sia numero 4 del mondo, ha fatto un lavoro straordinario. E’ una grande giocatrice, molto divertente da guardare. Sembra una vincente. Chi avrebbe scommesso un anno fa che sarebbe arrivata al Roland Garros da quarta nel ranking davanti a Iga Swiatek”.

Continua a leggere

Sport

Malagò ai saluti: lascio un Coni prestigioso

Pubblicato

del

Orgoglioso, sereno, senza rancore o amarezza. Così si descrive Giovanni Malagò nel giorno della sua ultima Giunta Nazionale. Il mandato da presidente del Coni, infatti, scadrà il prossimo 26 giugno con le nuove elezioni in programma al Cpo Giulio Onesti e i candidati, oggi, sono tre: Luciano Buonfiglio (presidente Fick), Luca Pancalli (presidente uscente Cip) ed Ettore Thermes (velista).

“Due candidature hanno un peso specifico diverso – dice Malagò riferendosi a quelle di Buonfiglio e Pancalli -. Ma se dovessi rispondere in questo momento, non credo che allora si presenterà qualcun altro da qui al 5 giugno”. Quella, infatti, sarà la scadenza ultima per avanzare le proprie candidature e concorrere poi ufficialmente alla poltrona di presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Parlare oggi di un favorito, però, è difficile perché il mondo sportivo sui nomi di Buonfiglio e Pancalli, appare ancora molto spaccato. Ma nel frattempo c’è una certezza, almeno secondo Malagò. “Lascio un Coni prestigioso e con grandi risultati, con diverse manifestazioni che renderanno grande questo paese (Milano-Cortina e i giochi olimpici giovanili invernali, ndr) – le parole del presidente del Coni -. Sono stati quattro anni belli, importanti, anche complicati. La vita va saputa accettare, io sono sereno. Oggi prevale l’orgoglio, non l’amarezza. Il bello di essere presidente di un ente pubblico è che hai due mamme o due papà che sono il Cio e il Governo”.

Poi l’augurio al suo successore affinché possa “continuare a mantenere unità nello mondo sport”. Unità che oggi secondo Malagò è presente, fatto salvo per qualche presidente come Angelo Binaghi (Fitp) e Paolo Barelli (Fin). Per questo anche Gianni Petrucci, presidente Fip, a più riprese si è augurato che il prossimo presidente del Coni possa riportare in Consiglio anche due federazioni così in ascesa. Intanto al 26 giugno manca poco più di un mese e la volata finale è appena cominciata.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto