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La guerra sullo Statuto e le cause civili degli espulsi, il M5s rischia di rallentare la nascita del partito di Conte

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Un avvocato, ma questa volta cagliaritano e specializzato nel recupero crediti, potrebbe rendere piu’ compliati i tempi di ‘incoronazione di Giuseppe Conte alla guida del M5s. L’intoppo potrebbe avere origine nel tribunale di Cagliari dove una consigliera M5s ha fatto ricorso contro la sua espulsione: in quella sede il giudice non solo ha sospeso il suo allontanamento ma ha nominato l’avvocato Silvio De Murtas come curatore legale del Movimento, non riconoscendo a Vito Crimi alcuna autorita’ per rappresentare il M5s dopo la pronuncia degli Stati generali che hanno votato per darsi una nuova governance collegiale. Ma questi sono fatti accaduti gia’ da tempo: la novita’ sta ora nel fatto che il tribunale ha trasmesso alla Procura il decreto di nomina del curatore speciale: un atto che, in base alle norme di procedura civile, consente ora al Pm di adottare tutti i provvedimenti necessario per, dice la legge, “la costituzione della normale rappresentanza”. Vale a dire che nei prossimi giorni la procura di Cagliari dovrebbe sollecitare Grillo, garante del M5s, ad indire le votazioni per la nomina dei componenti del Comitato direttivo. Ma dove? Su Rousseau, naturalmente, perche’ – e’ convinta la socia della piattaforma Enrica Sabatini- “da statuto, tutte le votazioni del M5s devono essere fatte sulla piattaforma Rousseau”. Per usare la piattaforma, tuttavia, Davide Casaleggio esige il pagamento degli arretrati: se non si arriva ad un reciproco riconoscimento “l’alternativa e’ la paralisi” spiega una fonte vicina alla Casaleggio. Una sorta di “stallo alla messicana”- spiegano alcuni esponenti M5s- e’ d’altra parte quello da settimane in corso tra Casaleggio, Conte e i parlamentari. L’ex premier non ve vuole sapere delle vecchie diatribe legali del M5s e tanto meno di questa nuova grana. E non commenta. Grillo ne vuol sapere ancora di meno di lui. E fonti dei vertici M5s precisano di non voler commentare indiscrezioni non ufficiali e di parte. In questo contesto, pero’, il Movimento mette a segno un punto a suo favore: il Senato ha infatti respinto il ricorso intentato dai 5 Stelle “cacciati” dal gruppo dopo il voto contro il governo Draghi. Si pronuncera’ ad ore la Camera mentre pende il ricorso degli espulsi in sede civile, con richiesta di danni. E pure un ricorso alla Corte Costituzionale per violazione, tra l’altro, del principio del divieto del vincolo di mandato. “Giudichera’ la giustizia, ma anche i cittadini” commenta il senatore espulso Nicola Morra.

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Ue: nuovo colloquio telefonico von der Leyen-Meloni

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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la premier Giorgia Meloni hanno avuto un colloquio telefonico ieri in serata. Lo riferisce una portavoce dell’esecutivo Ue. La conversazione si è concentrata su “tutte le questioni di interesse comune attuale”, compreso il sostegno all’Ucraina e il dossier dei dazi nel quadro della trattativa tra l’Ue e l’amministrazione Trump.

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Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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