Collegati con noi

Spettacoli

La forza di Balti illumina Sanremo, Damiano emoziona

Pubblicato

del

Giorgia, Simone Cristicchi, Fedez, Achille Lauro, Lucio Corsi: è la top five, in ordine casuale, della seconda serata del festival di Sanremo, in base al giudizio del televoto e della giuria delle radio. Una serata illuminata dall’entusiasmo e dalla forza di Bianca Balti che mostra le cicatrici della malattia e dalla performance intensa di Damiano David che rende omaggio a Lucio Dalla. Uno show che scorre via veloce, guidato con passo da maratoneta dal re Carlo Conti, dopo aver superato a pieni voti l’esame del debutto: 12,6 milioni di telespettatori e il 65.3% di share, con la benedizione della total audience.

Inquadratura in bianco e nero, giacca nera con mega fiocco di raso, l’ex frontman dei Maneskin suggella la sua svolta romantica con l’interpretazione di Felicità di Dalla. Con lui sul palco Alessandro Borghi e il nipote, il piccolo Vittorio Bonvincini che si commuove. “Devo ringraziare Damiano per questa canzone stupenda e per avermi fatto assistere dal vivo al suo talento incredibile. Vittorio ci è sembrato la persona giusta per rappresentare questo passaggio dalla sonnolenza alla ricerca della felicità, il senso di questo brano che è dedicato ai giovani, ai giovanissimi”, “alle future generazioni”, chiosa Conti. Poi Damiano canta la sua Born with a Broken Heart: ad applaudire in platea c’è anche la fidanzata Dove Cameron.

L’Ariston si illumina all’ingresso di Bianca Balti. “Non sono venuta a fare la malata, ma a celebrare la vita”, aveva spiegato incontrando la stampa. Il sorriso è aperto, la risata spontanea, la testa calva post chemio e gli outfit di piume, lurex e perline lasciano scoperte le cicatrici degli interventi subiti. “Cosa ti piace di te?”, le chiede Conti. “Tutto”, risponde la top model. E quando il direttore artistico le dice “sei un esempio per le donne, forte”, replica: “Noi donne siamo sempre un grande esempio per gli uomini”. Fedele ai suoi look stravaganti, Cristiano Malgioglio scende le scale con un abito nero e rosso, enorme bavero scultura e strascico di velo rosso “lungo 50 metri”. L’enorme fiocco rosso che avvolgeva l’anno scorso i Ricchi e Poveri evidentemente ha fatto scuola. “È talmente bello essere qui, in 50 anni di carriera in cui ho avuto la fortuna di lavorare con i più grandi, non so se è un regalo, forse per tutte le cose che ho fatto me lo meritavo anche, ti ringrazio Carlo, ringrazio la Rai”, dice emozionato. Anche Nino Frassica fa se stesso. Elegante in smoking, ma con il ciuffo nero alla Malgioglio: “Signore e signori, vince… Si sa da novembre”, scherza il comico siciliano prima di lanciare la ‘aticilbbup’ o meglio, capovolgendo il foglio, la pubblicità. E poi assicura: “In questo momento gli italiani che stanno guardando il festival sono il 119 per cento”, prima di scorporare – a modo suo – i target tra “suore, ladri di cavallo, Antonio Canavacciuolo, nebbia in Val Padana e complimenti per la trasmissione”. Ironizza sugli anniversari: “Oggi sono 39 anni, 9 mesi e 18 giorni dal mio esordio in Rai con Quelli della notte”.

Lancia la biografia di Malgioglio: “Da questo libro saranno tratti un film, una maglietta, un profumo e un liquore”, poi finge di introdurre Bruno Vespa: “Vuole presentare il libro”. Incanta il piccolo Alessandro Gervasi, che a sei anni suona al pianoforte – troppo alto lo sgabello, irraggiungibili i pedali – Champagne di Peppino Di Capri, l’artista a cui darà il volto da bambino nell’omonima fiction di Rai1. Con la schiettezza della sua età, tiene un po’ il broncio e a Conti che gli chiede se vuole restare risponde semplicemente: “No”. Sfilano all’Ariston quindici Big: applausi per la poetica Volevo essere un duro di Lucio Corsi, standing ovation per Simone Cristicchi e la dolorosa dedica alla mamma malata in Quando sarai piccola. Ma quando Giorgia sale sul palco con La cura per me, non ce n’è per nessuno: vola con voce, l’interpretazione è superlativa.

In gara anche Rocco Hunt con l’energia di Mille vote ancora, Elodie tutta piume con Dimenticarsi alle 7, i The Kolors a caccia del nuovo tormentone con Tu con chi fai l’amore, Serena Brancale con lo spacco vertiginoso in Anema e Core, Fedez d’impatto con Battito, Francesca Michielin (che si commuove a fine esibizione) con Fango in Paradiso. E poi ancora Marcella Bella, Bresh, Achille Lauro, Rkomi, Rose Villain, Willie Peyote. In apertura di serata, la gara delle Nuove Proposte: la finale di domani sarà al maschile, tra Alex Wyse con Rockstar e Settembre con Vertebre. Battute Vale Lp e Lil Jolie, che propongono Dimmi tu quanto sei pronto per fare l’amore (e lanciano un messaggio contro la violenza sulle donne, sollevando due cartelli con la scritta ‘Se io non voglio / tu non puoi), e Maria Tomba, con Goodbye (voglio good vibes). Tutti e quattro i semifinalisti parteciperanno al Sanremo Giovani World Tour, che da maggio toccherà Montreal, Toronto, Miami, New York e Chicago.

Advertisement

Spettacoli

Will Smith torna all’hip hop, esce nuovo album

Pubblicato

del

Will Smith torna alle sue radici hip hop e annuncia la data di uscita del suo primo album in vent’anni, ‘Based on a True Story’ sarà disponibile dal 28 marzo. “E’ ufficiale – si legge in un post su Instagram dell’attore e rapper – il mio nuovo album Based on a True Story esce il 28 marzo. Tra due settimane!! Prenotatelo. E’ tanto che ci lavoro e non vedo l’ora di farvelo ascoltare”. Anche suo ultimo album, ‘Lost and Found’, fu pubblicato nel mese di marzo, ma nel 2005. Based on a True Story contiene 14 tracce e comprende collaborazioni con artisti come DJ Jazzy Jeff, che con Smith era parte del duo hip hop, ‘DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince’, Teyana Taylor e Jac Ross.

L’album è stato preceduto da diversi singoli, l’ultimo in ordine di tempo, ‘Beautiful Scars’ uscito lo scorso gennaio. In un’intervista di alcuni mesi fa a Extra, l’artista ha parlato di quanto gli ci è voluto per portare a termine il suo progetto. “Sai, ci ho lavorato per un anno e mezzo – disse -. Questo progetto è senza dubbio la musica più personale e forte che abbia mai fatto. E darò qualche anticipazione tra un mese o giù di lì”. Dopo aver annunciato la data di uscita del nuovo album, in un altro post su Instagram Smith si è riunito con Tatyana Ali, co protagonista con lui in, ‘Willy, il principe di Bel-Air (The Fresh Prince of Bel-Air)’ e la rapper Doechii. Insieme hanno fatto un salto nel passato, al 1990, e hanno ricreato una scena storia della sitcom in cui la Ali, che interpretava la cugina Ashley Bank, balla nella sua stanza ascoltando musica con le cuffie, mentre Will si insinua silenziosamente alle sue spalle e imita i suoi movimenti.

Hanno preso parte al trend ‘Anxiety’, brano di Doechii auto pubblicato nel 2019 su YouTube e ri registrato quest’anno e uscito ufficialmente sulle piattaforme in streaming il 4 marzo. “Ho aspettato 35 anni perché questo ballo diventasse di tendenza”, ha scritto Smith ironicamente nel post. L’attore premio Oscar (Una famiglia vincente – King Richard, 2022) ha avuto un passato da fenomeno del rap, ha vinto numerosi Grammy, gli Oscar della musica, di cui l’ultimo nel 1999 per la miglior canzone rap solista, ‘Gettin’ Jiggy wit It’, contenuta nell’album, ‘Big Willie Style’. Di successo anche, ‘Men in Black’, il suo primo singolo da solista, colonna sonora del film omonimo del 1997, in cui Smith interpreta anche il ruolo da protagonista. L’uscita del nuovo album potrebbe rappresentare per l’artista una sorta di rilancio della sua reputazione dopo il famoso fuori programma durante la 94/a edizione degli Oscar nel 2022.

L’attore salì sul palco del Dolby Theatre e schiafeggiò il presentatore Chris Rock, che aveva scherzato sulla testa rasata di sua moglie Jada Pinkett Smith con un riferimento al film Soldato Jane. La Pinkett Smith soffre di alopecia (patologia che porta alla perdita dei capelli, ndr) e all’epoca decise di non coprirsi la testa con sciarpe e cappelli, di lì il riferimento al personaggio del soldato Jane. Per il suo gesto, l’attore è stato bandito dagli Oscar per dieci anni, Academy tuttavia non gli ha revocato la statuina vinta nello stesso anno.

Continua a leggere

Spettacoli

Peppino di Capri: Champagne? Volevo regalarla ad Aznavour, poi ho capito che era mia

Pubblicato

del

Un successo planetario, un brano iconico e una carriera straordinaria. Peppino di Capri (foto Imagoeconomica in evidenza) racconta la sua storia e i segreti di “Champagne” in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

“Champagne” e il colpo di fulmine tardivo

Quando Peppino di Capri compose “Champagne”, non pensava di interpretarla lui stesso.

“All’inizio non la volevo nemmeno. Pensavo di darla a Modugno o Aznavour.”

Poi, però, qualcosa scattò:

“Una mattina mi svegliai, riascoltai il mio provino e mi chiesi: ‘Ma perché devo regalarla a loro? Me la canto io’.”

Una decisione che ha cambiato la sua vita e gli ha regalato un successo immortale. Tuttavia, il debutto della canzone non fu un trionfo immediato:

“A Canzonissima del 1973 arrivai quinto su nove, vinse la Cinquetti. Ci restai male. Mi diedi sei mesi per vedere se avrebbe avuto successo. Se non fosse andata, avrei smesso di cantare.”

Il resto è storia: migliaia di concerti, 5 milioni di euro solo di diritti d’autore e un brano diventato il simbolo dei brindisi in tutto il mondo.

Dai pescatori in Argentina ai matrimoni di lusso

La popolarità di “Champagne” ha superato ogni confine.

“Il posto più strano dove l’ho cantata? Su una spiaggia in Argentina. Dei pescatori riparavano le reti canticchiando la mia canzone. Mi sono unito a loro e abbiamo finito per fare foto insieme.”

E poi ci fu lo Scià di Persia:

“Suonammo solo per lui e Farah Diba, dietro un paravento. Pensavamo che alla fine ci avrebbe regalato un tappeto persiano, invece i miei musicisti ricevettero solo una foto dello Scià e della regina con una cornice di plastica. Io almeno l’avevo di legno.”

Tra gli aneddoti più curiosi, anche un ricco libanese che pagò l’intero cachet dell’orchestra per un’unica esecuzione di “Champagne” al compleanno della figlia.

I Beatles e lo sketch di Troisi

Peppino di Capri ha calcato palcoscenici con artisti leggendari. Nel 1965 aprì il concerto dei Beatles:

“Bravi, ma scostanti. Se la tiravano un po’.”

E poi ci fu Massimo Troisi, che lo rese protagonista di uno sketch comico:

“Inventò un Bossi leghista che teneva la mia collezione di dischi nascosta tra le bottiglie di liquore. Sapere che scelse proprio me per quella gag fu una gioia.”

L’incontro con Sophia Loren e il duetto con Berlusconi

A una festa romana delle sorelle Fendi, Peppino si esibì al piano. A fine serata, Sophia Loren si avvicinò:

“Mi prese sottobraccio e disse: ‘Guagliò, vien’ a ccà, parlamme nu poco in napoletano’.”

Anche Silvio Berlusconi fu un suo estimatore:

“Al matrimonio del figlio di un politico campano mi si avvicinò e mi chiese: ‘Lei conosce le mie canzoni?’. Poi mi rubò il microfono e si mise a cantare tutto il mio repertorio.”

Il Festival di Sanremo e l’aneddoto con Enrico Ruggeri

Peppino di Capri ha partecipato a 15 edizioni di Sanremo. Nel 1976 vinse con Non lo faccio più, un brano che neanche lui considerava tra i suoi migliori:

“Avevo già l’impermeabile addosso quando mi gridarono: ‘Peppino, hai vinto!’.”

Nel 1980, dietro le quinte del Festival, Enrico Ruggeri lo definì “il nonnetto della musica”.

“Mia moglie Giuliana si offese, avrebbe voluto reagire. Io le dissi di lasciar perdere: ‘Diventeranno vecchi anche loro’.”

Il rapporto con l’amore e la fedeltà

Peppino ha amato tanto, ma ha sempre avuto una visione chiara sull’amore:

“Se ami davvero, rinunci alla scappatella. I traditori non mi piacciono. In Champagne lui si innamora sul serio, è lei a tradire il fidanzato e poi torna da lui.”

Il film sulla sua vita

Il 24 marzo andrà in onda su Rai Uno Champagne, il film che racconta la sua vita.

“L’ho trovato molto emozionante. La voce nelle canzoni sembra proprio la mia, incredibile.”

Dai concerti internazionali ai duetti con i grandi della musica e della politica, Peppino di Capri ha attraversato le generazioni con la sua inconfondibile voce e le sue melodie senza tempo. E a chi gli chiede se beve champagne, risponde:

“Fa male alla voce. Mi bagno appena le labbra.”

Continua a leggere

Spettacoli

Serena Rossi: la scossa di terremoto è stata terribile, ma Napoli non molla mai

Pubblicato

del

“Quando ho sentito la scossa a Napoli, mi sono svegliata di colpo: una violenta botta ha fatto tremare tutto. Ci siamo abbracciate, ero a casa da mia sorella, cercando di rassicurarci dicendo: ‘Non passa, non passa… quando finirà?'”: ospite di Francesca Fialdini a Da noi… a ruota libera, Serena Rossi (foto Imagoeconomica in evidenza) descrive così la sensazione di impotenza di fronte al terremoto che sta scuotendo l’area flegrea. “Ma la mia città non molla mai”, sottolinea l’attrice.

L’intervista si apre con la testimonianza di solidarietà di Fialdini: “Prima di parlare del tuo spettacolo Serenata a Napoli, che debutterà tra poco, vorrei mandare un forte abbraccio a tutti gli abitanti dell’area flegrea che stanno affrontando un momento molto delicato”. Per Serena Rossi, “Napoli è molto più di una città: è un patrimonio culturale e musicale che scorre nelle vene. Napoli ha una storia immensa, è parte del nostro Dna. In famiglia, la musica ci unisce tutti”. E si commuove nel vedere le testimonianze di giovanissime attrici della scuola artisti di Scampia, che la trovano un simbolo di riscatto: “È una gioia immensa… mi ha lasciata senza parole. Sono lacrime che mi appartengono”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto