Un tuffo nella storia e nell’archeologia per l’annuale festa dell’Arma dei Carabinieri del Comando Interregionale Ogaden di Napoli, che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia: il Teatro Grande di Pompei per quest’anniversario numero 209. A fare da padrone di casa il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel. È stata un’edizione particolarmente suggestiva che ha avuto inizio con la lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Tra le autorità politiche, civili e militari, sia nazionali che locali, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; sul palco, accanto alla Bandiera di Guerra del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” e al reparto di formazione, in rappresentanza delle componenti territoriali e specializzate dell’Arma, erano schierati i Gonfaloni del Comune di Napoli, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Pompei. Erano altresì presenti i delegati delle Rappresentanze militari, i dirigenti locali delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacali tra Militari, nonché rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestale, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, oltre che i familiari di militari decorati caduti nell’adempimento del dovere.
Nelle ore che hanno preceduto la cerimonia, il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, ha reso onore a tutti i Caduti dell’Arma, deponendo una corona di fiori presso la tomba del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, collocata nella Basilica di Santa Chiara a Napoli e, successivamente, al Sacrario della sede del Comando Legione Carabinieri “Campania”.
Nel suo intervento, il Generale Rispoli si è rivolto direttamente ai Carabinieri del Comando Interregionale tracciando le linee di indirizzo professionale ed etico da seguire nell’espletamento del servizio istituzionale. Ha sottolineato l’importanza del loro operare per garantire e fortificare la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. Nella complessità e specificità del territorio, ha evidenziato come l’esempio, l’altruismo, la professionalità e la prossimità di ogni singolo Carabiniere consente di perseguire la legalità in tutte le sue forme, a difesa dello Stato e delle persone, a contrasto di ogni declinazione di criminalità, aggressione o devianza. Ha quindi esortato ad agire sempre con ponderazione, tatto e terzietà, non mancando però in audacia, determinazione e capacità resiliente, avendo come obiettivo il bene comune della sana, prospera e civile convivenza. Ha ricordato come sia necessario rappresentare un punto di riferimento per tutti i cittadini, esempio di rettitudine, serietà ed abnegazione, anche attraverso un approccio paziente, qualificato ed umano nella gestione di ogni evenienza. Il Generale ha ribadito l’importanza di lavorare in sinergia con le altre Istituzioni dello Stato e della società civile, per contribuire concretamente ad abbattere l’omertà, la connivenza con il malaffare, l’attrattività del crimine e delle mafie, garantendo così a tutti la possibilità di stare sempre dalla parte giusta.
Durante la cerimonia sono state, inoltre, consegnate onorificenze e ricompense a 45 militari, distintisi in complesse e delicate attività investigative per contrastare la criminalità o che hanno messo a repentaglio la propria incolumità per soccorrere e salvare persone in grave difficoltà.
Tra queste spiccano la Medaglia di Bronzo al Merito Civile concessa ad un Brigadiere che a Mondragone ha salvato gli inquilini di uno stabile completamente avvolto dalle fiamme; l’Encomio Solenne del Comandante Generale dell’Arma concesso ad un Appuntato Scelto che, a Napoli, libero dal servizio, nell’ottobre del 2022 è intervenuto da solo nel corso di una rapina ad esercizio commerciale, riuscendo a bloccare un malvivente al termine di violenta colluttazione, nonostante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco al suo indirizzo. Sono poi stati consegnati Encomi Solenni del Comandante Interregionale ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata i quali, distintamente, hanno condotto articolate e complesse attività investigative che, tra il 2021 e il 2022, hanno portato all’arresto di un latitante di camorra già condannato a 30 anni di reclusione per omicidio, nonché alla disarticolazione di gruppi criminali di tipo camorristico dediti a gravi reati in materia di armi, stupefacenti, estorsione, riciclaggio, scommesse illegali, con l’esecuzione di complessive 78 misure cautelari e il sequestro di oltre 20 milioni di euro di beni.
Pari ricompensa è stata concessa a due militari del Comando Provinciale di Foggia che, nel maggio 2022, sebbene liberi dal servizio, si sono introdotti in un edificio saturo di fumo e gas a seguito di una esplosione di una caldaia, portando in salvo un giovane esamine, gravemente ferito. Sono stati altresì conferiti Encomi Semplici del Comandante Interregionale ai militari della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli che, nel dicembre 2021, al termine di complessa indagine, in territorio estero, hanno catturato un pericoloso latitante di camorra già condannato a 25 anni di reclusione e ai militari della Compagnia di Lagonegro (PZ) che, nel marzo 2022, hanno disarticolato un gruppo criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, con l’arresto di 103 persone complessive.
La cerimonia è terminata con il tributo di riconoscimenti, per la meritoria attività costantemente svolta a favore delle collettività, a quattro Comandanti di Stazione, uno per ogni Legione di competenza del Comando Interregionale “Ogaden” (“Campania”, “Puglia”, “Abruzzo e Molise” e “Basilicata”) ed in particolare ai Comandanti delle Stazioni Carabinieri di Trentola Ducenta (CE), Bitonto (BA), Bucchianico (CH) e Bella (PZ).
Hanno tentato di scappare utilizzando un lenzuolo i due detenuti che ieri hanno provato a evadere dal carcere di Bellizzi, ad Avellino. I due carcerati sono stati però bloccati dalla polizia penitenziaria, mentre cercavano di superare il muro di recinzione. Un terzo, che come gli altri due si era allontanato dalla sezione di isolamento, sentendosi braccato, ha invece deciso di rientrare. Nel frattempo, all’esterno, era già scattato il piano predisposto per il contrasto alle evasioni dai penitenziari: il carcere è stato cinturato dalle forze dell’ordine e il funzionario della Polizia di Stato delegato dal questore di Avellino Pasquale Picone, raggiunto il complesso penitenziario, ha coordinato la “macchina organizzativa” tenendo costantemente informati sia il questore, sia l’autorità giudiziaria. Sono state anche fatte arrivare ulteriori pattuglie per presidiare le vie di fuga dalla città. I due detenuti, identificati, sono posti in altra cella sotto stretto controllo della polizia penitenziaria. Solo a notte fonda la situazione è rientrata.
“Il sistema penitenziario campano oramai è allo sbando – commentano il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio – oramai tra i detenuti si è diffuso un senso di impunità perché non vengono applicati criteri sanzionatori. Chiediamo ai vertici del dipartimento nonché alla politica di valutare l’operato del provveditore della Campania perché a tutt’oggi non è riuscito neanche a mandare un supporto al carcere di Avellino”. “Oramai in Campania la situazione è fuori controllo”, dichiara il segretario regionale del Sappe in Campania Tiziana Guacci. Siamo molto preoccupati per la situazione del carcere di Avellino ma anche degli altri istituti penitenziari campani. Da tempo aspettiamo segnali dai vertici dipartimentali: abbiamo richiesto un tavolo di confronto con il prefetto al fine di trovare soluzioni condivise visto che la situazione rischia di compromettere l’ordine pubblico”.
È di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni ed un’altra di 24 anni. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del Comando di Milano che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino.
Carabinieri e polizia scientifica stanno indagando per capire le dinamiche dell’evento. Sul posto anche 118 e polizia locale. I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per procedere al raffreddamento degli ambienti ed al conseguente smassamento.
Nuova vittima sul lavoro in provincia di Brescia. Un operaio di 55 anni è infatti morto travolto da un carico. È accaduto nei capannoni della Bettoni Plastiche di Torbole Casaglia. L’uomo stava movimentando un carico quando ha perso l’equilibrio e il peso lo ha schiacciato.